Arcidiocesi di Cracovia

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Arcidiocesi di Cracovia
Archidioecesis Cracoviensis
Chiesa latina
Wawel cathedral.PNG
Arcivescovo Marek Jędraszewski
Sede Cracovia
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Polonia
diocesi suffraganee
Bielsko-Żywiec, Kielce; Tarnów
Ausiliari Robert Józef Chrząszcz,
Janusz Edward Mastalski, Damian Andrzej Muskus, O.F.M.
Parrocchie 448 (32 vicariati )
Sacerdoti 2.080 di cui 1.169 secolari e 911 regolari
757 battezzati per sacerdote
1.390 religiosi 2.316 religiose
1.627.236 abitanti in 5.730 km²
1.575.424 battezzati (96,8% del totale)
Eretta 28 ottobre 1925
Rito romano
Indirizzo
ul. Franciszkanska 3, 31-004 Krakow, Polska
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2021 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Polonia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


L' arcidiocesi di Cracovia (in latino: Archidioecesis Cracoviensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Polonia.

Territorio

L'arcidiocesi comprende la città di Cracovia, parte di Jaworzno, i distretti di Cracovia (in parte), di Limanowa (in parte), di Nowy Targ (in parte), di Oświęcim (la maggior parte), di Wadowice (la maggior parte), di Bochnia (una piccola parte), di Myślenice, di Sucha, dei Tatra, di Wieliczka, di Chrzanów e di Olkusz (una piccola parte).

Sede arcivescovile è la città di Cracovia, dove si trova la cattedrale dei Santi Stanislao e Venceslao.

Il territorio si estende su 5.730 km².

Provincia ecclesiastica

La provincia ecclesiastica di Cracovia, istituita nel 1925, comprende le seguenti suffraganee:

Storia

Le origini della diocesi di Cracovia si fanno risalire al IX secolo, legate alla missione inviata da san Metodio ad un principe della Vistola; di quest'epoca sono noti i vescovi Wiching, Prohor e Prokulf, probabilmente di lingua e liturgia greca, come più tardi lo saranno anche i vescovi Lambert e Czesław.

La diocesi latina di Cracovia fu eretta nel X secolo, poco prima dell'anno 1000, forse ad opera del re Miecislao nell'anno 984. L'invasione boema del 1039 comportò la distruzione degli archivi ecclesiastici, di conseguenza le origini della diocesi e i nomi dei primi tre vescovi restano incerti o leggendari. Il primo vescovo noto è Poppone, suffraganeo dell'arcivescovo di Gniezno.

L'importanza della sede di Cracovia crebbe nel corso dell'XI secolo, in particolare grazie alle vicende che videro coinvolti il re Boleslao II di Polonia ed il vescovo Stanislao di Cracovia e che portano alla morte di quest'ultimo, ben presto venerato come martire. Nel 1172 la potenza dei vescovi era tale che Gedko ebbe la forza ed il carattere di far deporre ed esiliare il re Miecislao III il Vecchio. Di certo, l'importanza di Cracovia era legata a filo doppio alla presenza nella città della casa reale polacca; Gniezno tuttavia rimase la sede primaziale polacca e l'unica sede metropolitana della Nazione.

La prima cronotassi dei vescovi fu compilata nel 1266, la seconda nel 1347. In origine, la diocesi comprendeva le città di Sandomir e Lublino e tutta la Piccola Polonia. Papa Martino V il 27 ottobre 1427 sottrasse il distretto di Lublino alla giurisdizione dei vescovi di Cracovia e lo attribuì alla diocesi di Chełm (oggi arcidiocesi di Lublino), ma per la resistenza del vescovo di Cracovia, alla fine di una lite il vescovo di Chełm rinunciò all'ampliamento. Dal 1443 al 1791 i vescovi di Cracovia furono anche duchi di Siewierz.

Grande lustro alla città e alla sede episcopale fu dato dalla fondazione dell'università, che divenne una delle più prestigiose e importanti d'Europa, grazie anche all'opera dell'umanista e cardinale Zbigniew Oleśnicki.

Le vicende politico-militari che portarono alle tre spartizioni della Polonia ebbero delle conseguenze anche per la sede di Cracovia. In seguito alla prima spartizione (1772), la diocesi perse il territorio a sud della Vistola, con il quale fu eretta la diocesi di Tarnów. Nel 1790 larghe porzioni di territorio comprensive delle regioni di Kielce e di Lublino furono annesse alla diocesi di Chełm. Con la terza spartizione della Polonia (1795), tutto il territorio diocesano divenne parte dell'Impero austriaco: questo determinò il recupero di parte dell'antico territorio a sud della Vistola, per la contemporanea soppressione della diocesi di Tarnów (1805). In seguito al congresso di Vienna e la contestuale creazione della Repubblica di Cracovia, la diocesi si trovò nuovamente divisa e perse ancora il territorio a sud della Vistola, sul quale venne eretta la diocesi di Tyniec (1821).

I cambiamenti politici furono all'origine non solo delle modifiche territoriali suindicate, ma anche dei cambiamenti di provincia ecclesiastica. Dopo la terza spartizione della Polonia, la sede metropolitana di Gniezno si trovava in Prussia; per questo motivo gli imperatori austriaci spinsero affinché la sede di Cracovia non dovesse dipendere da un metropolita "straniero". Ed è così che il 19 agosto 1807, per effetto della bolla Quoniam carissimus di papa Pio VII, entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Leopoli. Nel 1818, in seguito alle decisioni del congresso di Vienna, Cracovia cambiò ancora metropolita e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Varsavia (ora nell'impero russo).

Nella seconda metà dell'Ottocento la diocesi visse un lungo periodo di sede vacante dal 1851 al 1879; in questo periodo la sede fu retta da due vicari apostolici, uno per la parte austriaca della diocesi, con sede a Cracovia, ed uno per la parte russa, con sede a Kielce.[1]

Il 20 gennaio 1880 furono rivisti e precisati i confini con la vicina diocesi di Tarnów e contestualmente Cracovia fu resa immediatamente soggetta alla Santa Sede.[2]

Il 28 dicembre 1882 cedette la porzione di territorio che si trovava nel Regno del Congresso per il ristabilimento della diocesi di Kielce.

All'inizio del XX secolo, la diocesi contava 850.000 cattolici, 4.000 protestanti e 60.000 giudei con un totale di 197 parrocchie. L'imperatore d'Austria aveva il privilegio di nomina, dopo aver consultato i vescovi della Galizia.

Cracovia fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana il 28 ottobre 1925 con la bolla Vixdum Poloniae unitas di papa Pio XI: contestualmente le furono assegnate come suffraganee le diocesi di Tarnów, di Kielce, di Częstochowa e di Katowice.

Nel corso del XX secolo si distinsero alcuni arcivescovi di Cracovia. Il cardinale Puzyna contribuì indirettamente all'elezione di papa Pio X per il veto, di cui era ambasciatore, del governo austriaco verso il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Il governo del cardinale Sapieha fu il più lungo nella storia della sede di Cracovia, segnato da diversi momenti difficili per la città, quali la prima guerra mondiale, l'occupazione hitleriana, la seconda guerra mondiale, i primi anni del regime comunista.

Dal 1964 al 1978 è stata retta da Karol Józef Wojtyła, eletto papa con il nome di papa Giovanni Paolo II. Cracovia è la prima diocesi non italiana che ha avuto il proprio ordinario eletto papa dopo 456 anni, l'ultima era stata Tortosa il cui arcivescovo era stato eletto papa con il nome di Adriano VI nel 1522.

L'8 dicembre 1981 Giovanni Paolo II, con il motu proprio Beata Hedvigis, istituì a Cracovia la Pontificia Accademia Teologica, oggi Pontificia Università Giovanni Paolo II, che trae origine dalla facoltà di teologia dell'Università Jagellonica fondata nel 1397 da papa Bonifacio IX.

Il 25 marzo 1992 la diocesi ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle nuove diocesi di Bielsko-Żywiec[3] e di Sosnowiec[4].

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Annuario Pontificio 1872, p. 159.
  2. (LA) Decreto Sanctae apostolicae sedis, in «Leonis XIII. pontificis maximi Acta», vol. II, p. 4.
  3. La diocesi di Bielsko-Żywiec ha acquisito i decanati di Andrychów, Biała, Kęty, Oświęcim, Żywiec I e Żywiec II. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 143
  4. La diocesi di Sosnowiec ha acquisito il decanato di Jaworzno. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 154
  5. Eubel (vol. I, p. 214) riporta l'anno 1392; potrebbe trattarsi di un refuso, visto che la nomina di Lampugnani a Płock è del 1393.
  6. Il 19 ottobre 1464 nominato vescovo di Cuiavia. Cfr. Eubel, vol. 2, p. 270.
  7. Dal 2 ottobre 1493 anche arcivescovo di Gniezno. Cfr. Eubel, vol. 2, p. 160.
  8. Morì il 3 aprile 1525. Cfr. Eubel, vol. 3, p. 180.
Bibliografia
  • (LA) Bolla Quoniam carissimus, Bullas Brevia Acta S. S. a congregationis institutione ad praesens - Pars prima, Roma, 1891
  • (LA) Bolla Vixdum Poloniae unitas, Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale - ANNUS et VOL. XVII, Roma, 1925 p.521 - 528
  • (LA) Bolla Totus Tuus Poloniae populus, Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale - ANNUS et VOL. LXXXIV, Roma, 1992 p. 1100
Collegamenti esterni