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- 1Cor 10,16-17 : Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo. - Il calice dell'Eucaristia è comunione con il sangue di Cristo, e il pane eucaristico è comunione con il suo corpo.
- 1Cor 11,23-26 : Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore. - Paolo ripresenta ai corinzi il racconto dell'istituzione dell'Eucaristia: essa è un annuncio del sacrificio di Cristo, in attesa del suo ritorno.
- 1Cor 12,3-7.12-13 : Noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo. - Lo Spirito Santo rende possibile proclamare che Gesù è Signore, ed è la sorgente di tutti i carismi. Il corpo di Cristo, similmente al corpo umano, ha molte membra: tutti sono dissetati dallo stesso Spirito.
- 1Gv 2,1-5 : Gesù Cristo è vittima di espiazione per i nostri peccati e per quelli di tutto il mondo. - Gesù è il paraclito dei credenti presso il Padre; l'amore a lui si realizza nell'osservanza dei suoi comandamenti.
- 1Gv 3,1-2 : Vedremo Dio così come egli è. - I fedeli sono realmente figli di Dio.
- 1Gv 3,18-24 : Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo. - Osservando i comandamenti il fedele rimane]] nell'amore di Dio.
- 1Gv 4,7-10 : Dio è amore. - Dio ha amato gli uomini per primo e ha mandato loro il suo Figlio come vittima di espiazione per i loro peccati.
- 1Gv 4,7-16 : Dio ci ha amati. - Dio è la fonte dell'amore, poiché egli ha amato gli uomini per primo, mandando il suo Figlio come vittima di espiazione per i loro peccati. Gli uomini quindi devono amarsi gli uni gli altri.
- 1Pt 1,17-21 : Foste liberati con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia. - Cristo, in virtù del cui sangue gli uomini sono liberati dal peccato, predestinato da prima della creazione del mondo, è risuscitato, ed è il fondamento della fede e della speranza di chi crede in Dio.
- 1Pt 2,20b-25 : Siete tornati al pastore delle vostre anime. - Ai cristiani perseguitati Pietro indica l'esempio di Cristo che, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, ma portò i nostri peccati nel suo corpo quando fu crocifisso, e in questa maniera li ha guariti e ricondotti a Dio.
- 1Pt 2,4-9 : Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale. - I discepoli sono edificati su Cristo, pietra viva, per la costruzione dell'edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per essere nazione santa e popolo che Dio si è acquistato.
- 1Pt 3,15-18 : Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. - I discepoli sono invitati ad adorare Cristo e a rendere ragione della loro speranza in lui a chiunque gliene chieda ragione, con dolcezza e tutto rispetto, soffrendo operando il bene, come Gesù.
- 2Cor 13,11-13 : La grazia di Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo. - L'apostolo Paolo conclude la sua lettera con i saluti e con la formula trinitaria liturgica.
- Ap 21,1-5 : Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi - La visione di Giovanni rivela una nuova creazione che si attua con la risurrezione di Cristo venuto a liberare l'umanità dal peccato e dalla morte.
- Ap 21,10-14.22-23 : L’angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo. - Nella visione di Giovanni la città del nuovo popolo di Dio appare in tutto il suo splendore come luogo di incontro di tutti gli uomini e di piena comunione con Dio.
- Ap 5,11-14 : L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza. - Nella visione dell'apostolo Giovanni, gli angeli e i santi stanno davanti a Dio e celebrano una solenne liturgia di lode.
- Ap 7,9.14-17 : L'Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. - Gesù Cristo è l'Agnello che ha dato la sua vita per la salvezza degli uomini, ed è il loro Pastore che li guida e li disseta alle acque della sua vita divina.
- At 1,1-11 : Fu elevato in alto sotto i loro occhi. - Durante quaranta giorni Gesù si mostrò agli Apostoli vivo dopo la sua passione, e ordinò loro di attendere di essere battezzati in Spirito Santo; riguardo al tempo della ricostituzione di Israele, Gesù indica l'orizzonte della missione universale; quindi viene elevato in alto ed è nascosto da una nube.
- At 1,1-11 : Fu elevato in alto sotto i loro occhi. - Durante quaranta giorni Gesù si mostrò agli Apostoli vivo dopo la sua passione, e ordinò loro di attendere di essere battezzati in Spirito Santo; riguardo al tempo della ricostituzione di Israele, Gesù indica l'orizzonte della missione universale; quindi viene elevato in alto ed è nascosto da una nube.
- At 1,1-11 : Fu elevato in alto sotto i loro occhi. - Durante quaranta giorni Gesù si mostrò agli Apostoli vivo dopo la sua passione, e ordinò loro di attendere di essere battezzati in Spirito Santo; riguardo al tempo della ricostituzione di Israele, Gesù indica l'orizzonte della missione universale; quindi viene elevato in alto ed è nascosto da una nube.
- At 10,25-27.34-35.44-48 : Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo. - Nella casa del centurione Cornelio Pietro è testimone del dono ad essi dello Spirito e li fa battezzare.
- At 11,1-18 : Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita. - Pietro racconta ai giudeo-cristiani che lo rimproverano di essere entrato in casa di uomini non circoncisi e di aver mangiato con loro come una visione lo ha convinto a recarsi da Cornelio, e come lo Spirito Santo era sceso su di lui e sulla sua famiglia prima ancora che venisse battezzato.
- At 11,19-26 : Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. - I cristiani di lingua e cultura greca si disperdono a causa della persecuzione scoppiata a seguito della lapidazione di Stefano, e annunciano il Vangelo ad Antiochia. La Chiesa di Gerusalemme allora vi manda Barnaba, e questi poi porta Saulo in quella città, e insieme formano i discepoli.
- At 12,24-13,5 : Riservate per me Bàrnaba e Sàulo. - Barnaba e Paolo tornano da Gerusalemme, e ad Antiochia celebrano con i fratelli il culto del Signore e digiunano; durante ciò lo Spirito Santo indica l'orizzonte della missione per i due apostoli, che iniziano da Cipro il loro viaggio apostolico.
- At 13,13-25 : Dalla discendenza di Davide, Dio trasse il Salvatore, Gesù. - Paolo nel suo discorso nella sinagoga di Antiochia di Pisidia ricorda le grandi opere fatte da Dio nella storia della salvezza per preparare la venuta del Messia, Gesù.
- At 13,14.43-52 : Ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani. - Paolo rivolge anche ai pagani l'annuncio della salvezza; la Parola di Dio si diffonde in tutta la regione e questo fatto suscita la gelosia dei Giudei che scacciano Paolo e Barnaba dal loro territorio.
- At 13,26-33 : Dio ha compiuto per noi la promessa risuscitando Gesù. - Ad Antiochia di Pisidia Paolo annuncia il compimento delle parole dei profeti}}: Gesù, ucciso per mano di pagani, è stato risuscito da Dio.
- At 13,44-52 : Noi ci rivolgiamo ai pagani. - Ad Antiochia di Pisidia la gente mostra interesse per l'annuncio di Paolo e Barnaba e molti abbracciano la fede in Gesù; ciò suscita invidia e gelosia tra i Giudei, per cui i due apostoli, dichiarandosi mandati dal Signore per essere luce tra le genti (cfr. Is| 49,6), iniziano a predicare ai pagani. La crescente ostilità li costringe a lasciare la città.
- At 14,19-28 : Riferirono alla Chiesa quello che Dio aveva fatto per mezzo loro. - A Listra Paolo subisce un tentativo di lapidazione, e deve fuggire a Derbe. Iniziano quindi il cammino di ritorno, visitando le comunità che avevano fondato e stabilendovi anziani. Giunti ad Antiochia, raccontano tutte quello che Dio aveva fatto per mezzo loro, soprattutto il fatto che ai pagani aveva aperto la porta della fede.
- At 14,21b-27 : Riferirono alla comunità tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro. - Paolo e Barnaba di ritorno dal loro primo viaggio missionario, esortano i discepoli a rimanere saldi nella fede e si preoccupano di consolidare le comunità che hanno fondato costituendo alcuni anziani come responsabili, con il compito di sostenere e infondere coraggio di fronte alle prove e persecuzioni.
- At 14,5-18 : Vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente. - Paolo deve fuggire da Iconio; a Listra guarisce uno storpio, e ciò fà sì che la gente li creda dei; Paolo spiega allora che egli non è una divinità, e li invita a convertirsi all'unico Dio creatore.
- At 15,1-2.22-29 : È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie. - La prima comunità, riunita in concilio, sotto la guida dello Spirito Santo, decide le norme di convivenza tra pagani e cristiani.
- At 15,1-6 : Fu stabilito che salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. - Ad Antiochia giungono alcuni giudeo-cristiani che insegnano che non potranno salvarsi quanti non si fanno circoncidere. Paolo e Barnaba si oppongono loro, e si stabilisce di dirimere la questione a Gerusalemme; anche là qualcuno sostiene la necessità della circoncisione.
- At 15,22-31 : È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie. - Il Concilio di Gerusalemme invia ad Antiochia Giuda e Sila con Paolo e Bàrnaba, consegnando loro la lettera nella quale comunica le decisione prese riguardo ai cristiani provenienti dal paganesimo; ad Antiochia la lettera è accolta con gioia.
- At 15,7-21 : Ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio. - Al Concilio di Gerusalemme Pietro afferma chiaramente che è per la grazia del Signore Gesù che si ottiene la salvezza, giudei e pagani; a sua volta Giacomo riconosce che Dio chiama alla fede anche "altri uomini", e formula le indicazioni pratiche a cui dovranno attenersi i convertiti dal paganesimo: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue degli stessi.
- At 16,1-10 : Vieni in Macedonia e aiutaci! - Nel suo secondo viaggio missionario Paolo visita Derbe e Listra; qui prende con sé Timoteo, non senza averlo fatto circoncidere, e con lui visita le comunità e trasmette le decisioni del Concilio di Gerusalemme.
- At 16,11-15 : Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo. - Giunto a Filippi, Paolo inizia a predicare Cristo a un gruppo di donne che si riuniva presso il fiume: tra esse c'è Lidia, commerciante di porpora, che si fa battezzare con la sua famiglia e invita Paolo e i suoi compagni ad abitare nella sua casa.
- At 16,22-34 : Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia. - A Filippi Paolo e Sila vengono bastonati e incarcerati; verso mezzanotte, mentre pregano, un terremoto apre le porte della prigione; il carceriere, scosso dalla meraviglia, si getta i piedi di Paolo, li libera, e, ricevuto l'annuncio di Cristo, si fa battezzare con tutta la sua famiglia, quindi apparecchia la tavola pieno di gioia.
- At 17,15.22-18,1 : Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. - Paolo giunge ad Atene, dove tiene discorso dell'Areopago, nel quale parte dal Dio creatore e dalle sue opere, e giunge all'annuncio del giudizio, che avverrà tramite Cristo risorto; non tutti lo ascoltano, anzi molti lo deridono. Solo alcuni accolgono la sua parola e diventano credenti.
- At 18,1-8 : Paolo si stabilì in casa loro e lavorava, e discuteva nella sinagoga. - A Corinto Paolo si unisce ad Aquila e Priscilla, venuti da Roma, e discute il sabato nella sinagoga, tra le ostilità crescenti, che lo portano a rivolgersi ai pagani; la sua predicazione fa sì che giunga alla fede Crispo, capo della sinagoga.
- At 18,23-28 : Apollo dimostrava attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. - Mentre San Paolo continua i suoi viaggi evangelizzatori, Aquila e Priscilla aiutano un predicatore di nome Apollo che nella sinagoga insegnava ciò che si riferiva a Gesù, ma poichè la sua conoscenza si limitava al battesimo di Giovanni, lo guidano a colmare le lacune del suo messaggio e a diventare un fervente annunciatore di Gesù Cristo.
- At 18,8-18 : Io ho un popolo numeroso in questa città - Paolo si ferma a Corinto un anno e mezzo dedicandosi all'evangelizzazione, Dio stesso gli assicura protezione ed efficacia del suo ministero e questo infonde in Paolo nuovo slancio alla sua missione
- At 19,1-8 : Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede? - A Efeso Paolo incontra dodici discepoli di Giovanni che non sanno nulla dello Spirito Santo: a fronte dell'annuncio che ricevono dall'apostolo si fanno battezzare, e quando Paolo impone loro le mani si manifesta lo Spirito. Paolo continua poi ad annunciare il Regno di Dio nella sinagoga per tre mesi.
- At 2,1-11 : Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare. - Mentre si compiono a Gerusalemme i giorni della Pentecoste lo Spirito Santo scende sui discepoli riuniti in uno stesso luogo e si manifesta con i segni del vento, del tuono e del fuoco; lo Spirito fa sì che parlino in altre lingue, e i giudei di molte provenienze li odono proclamare le opere di Dio nella loro lingua nativa.
- At 2,1-11 : Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare. - Mentre si compiono a Gerusalemme i giorni della Pentecoste lo Spirito Santo scende sui discepoli riuniti in uno stesso luogo e si manifesta con i segni del vento, del tuono e del fuoco; lo Spirito fa sì che parlino in altre lingue, e i giudei di molte provenienze li odono proclamare le opere di Dio nella loro lingua nativa.
- At 2,1-11 : Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare. - Mentre si compiono a Gerusalemme i giorni della Pentecoste lo Spirito Santo scende sui discepoli riuniti in uno stesso luogo e si manifesta con i segni del vento, del tuono e del fuoco; lo Spirito fa sì che parlino in altre lingue, e i giudei di molte provenienze li odono proclamare le opere di Dio nella loro lingua nativa.
- At 2,14.22-33 : Non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere. - Nel discorso del giorno di Pentecoste Pietro annuncia la risurrezione di quel Gesù che era stato crocifisso; il Padre lo ha risurrezione, lo ha innalzato alla sua destra e lo ha colmato dello Spirito, che Egli ha effuso sugli Apostoli.
- At 2,14.36-41 : Dio lo ha costituito Signore e Cristo. - Nel giorno di Pentecoste, all'annuncio di Pietro della risurrezione di Gesù molti giudei si pentono; Pietro chiede loro di battezzarsi nel nome di Gesù, e sono tremila quanti lo fanno.
- At 20,17-27 : Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù. - Nel suo discorso agli anziani di Efeso, Paolo fa un bilancio della sua vita, affermando che tutta la sua vita è stata dedicata a predicare e istruire circa il Regno di Dio, e questo è l'unica cosa che gli interessa.
- At 20,28-38 : Vi affido a Dio, che ha la potenza di edificare e di concedere l'eredità. - Nel discorso di commiato agli anziani di Efeso, Paolo li esorta a vegliare su se stessi e sul gregge loro affidato, proteggendolo dai lupi rapaci, come egli ha fatto per tre anni. Dalla comunità Paolo non ha esigito nulla, ma si è mantenuto con il proprio lavoro. Segue il commiato, segnato dal presentimento della prossima morte dell'Apostolo.
- At 22,30;23,6-11 : È necessario che tu dia testimonianza anche a Roma. - L'ufficiale romano fa comparire Paolo davanti al Sinedrio: lì l'apostolo afferma di essere chiamato a giudizio a causa della speranza nella risurrezione dei morti; ciò provoca una forte disputa, e Paolo deve essere portato via per non essere linciato. Nella notte in carcere il Signore gli annuncia che gli renderà testimonianza anche a Roma.
- At 25,13-21 : Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo. - Il governatore romano Festo narra al re Agrippa di Paolo, delle accuse mossegli dai Giudei, e del fatto che si è appellato al giudizio di Cesare.
- At 28,16-20.30-31 : Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio. - In catene a Roma, Paolo chiama i notabili dei giudei e annuncia loro il Vangelo; per due anni può accogliere tutti quelli che lo visitano e continuare verso di loro la sua opera di evangelizzatore.
- At 3,13-15.17-19 : Avete ucciso l'autore della vita, ma Dio l'ha risuscitato dai morti. - Pietro e gli altri apostoli sono testimoni della risurrezione di Gesù, la cui morte era nei piani di Dio.
- At 4,23-31 : Terminata la preghiera, tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza. - Pietro e Giovanni liberati dal carcere leggono alla luce del salmo Sal| 2 le ostilità di cui sono oggetto, e con gli altri discepoli chiedono a Dio il coraggio di non desistere dalla predicazione e il suo intervento attraverso guarigioni, segni e prodigi.
- At 4,32-37 : Un cuore solo e un'anima sola. - La vita dei primi cristiani si caratterizza per la forte comunione tra loro, che si esprime nella messa in comune dei loro beni materiali e nella solidarietà, come mostra il caso di Barnaba.
- At 4,8-12 : In nessun altro c'è salvezza. - Pietro annuncia che lo storpio è stato guarito nel nome di Gesù Cristo.
- At 5,17-26 : Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo. - L'Angelo del Signore libera gli apostoli conducendoli fuori dal carcere; essi ritornano nel Tempio e riprendono a insegnare.
- At 5,27-32.40-41 : Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo. - Nonostante la proibizione fatta dal Sinedrio di non insegnare più nel nome di Gesù gli apostoli continuano a predicare e compiere miracoli. Ne deriva il loro arresto e la professione di Pietro che a nome di tutti riafferma la risurrezione di Cristo.
- At 5,27-33 : Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo. - Davanti al Sinedrio, che aveva loro imposto di non insegnare nel nome di Gesù, gli apostoli affermano con forza che bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, dal momento che Dio ha risuscitato Gesù.
- At 5,34-42 : Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù. - Essendo gli apostoli davanti al sinedrio, Gamaliele, dottore della legge, invita a riflettere sul fatto che se l'operato degli apostoli viene dagli uomini svanirà da solo, ma se viene da Dio il sinedrio rischia di porsi contro lui stesso; perciò gli apostoli vengono flagellati e rilasciati.
- At 6,1-7 : Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo. - Il compito principale degli apostoli è la preghiera e l'evangelizzazione e poiché aumentava il numero dei discepoli scelgono i sette, a cui affidano il servizio delle mense.
- At 6,1-7 : Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo. - Il compito principale degli apostoli è la preghiera e l'evangelizzazione e poiché aumentava il numero dei discepoli scelgono i sette, a cui affidano il servizio delle mense.
- At 6,8-15 : Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava. - Stefano, uno dei sette, fa grandi prodigi e segni, e discute con gli ebrei ellenisti. Accusato di bestemmia contro Mosè e contro Dio, è condotto davanti al Sinedrio: egli avrebbe affermato che Gesù distruggerà il Tempio di Gerusalemme e sovvertirà le usanze di Mosè.
- At 7,51-8,1 : Signore Gesù, accogli il mio spirito. - Stefano, uno dei sette, professa davanti al Sinedrio la sua fede in Cristo Signore, e viene lapidato: muore affidandosi a Gesù, così come Gesù si era affidato al Padre, e, come Gesù, perdonando i suoi uccisori.
- At 8,1-8 : Andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola. - Dopo il martirio di Stefano, gli ellenisti vengono perseguitati e si spargono nel paese; Filippo predica in Samaria.
- At 8,26-40 : Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato? - Filippo, uno dei sette, incontra sul cammino di Gaza l'eunuco della regina d'Etiopia Candace che, mentre ritorna al suo paese da Gerusalemme, legge la profezia di Is| 53 senza capirla. Filippo gli annuncia il kerigma e, richiesto dall'eunuco, lo battezza.
- At 8,5-8.14-17 : Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo. - L'evangelizzazione realizzata da Filippo in Samaria porta molto frutto e genera grande gioia; da Gerusalemme gli apostoli, informati della cosa, mandano Pietro e Giovanni, e attraverso l'imposizione delle mani di essi i battezzati ricevono lo Spirito.
- At 9,1-20 : Egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni. - Saulo va a Damasco per incarcerare i discepoli di Cristo, ma questi lo chiama, lo fa cadere a terra e gli si rivela come "Gesù che tu perseguiti", e lo lascia cieco. A Damasco poi il Signore gli manda Anania, che prega su di lui, gli impone le mani e lo fa vedere: Paolo si fa quindi battezzare.
- At 9,26-31 : Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore. - Appoggiato da Barnaba, Paolo è introdotto nella comunità cristiana di Gerusalemme, e lì può predicare apertamente nel nome di Gesù.
- At 9,31-42 : La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero. - Pietro compie miracoli grazie alla potenza del nome di Gesù: guarisce Enea di Lidda e Tabita di Giaffa; ciò fa sì che molte persone credano nel Signore.
- Dt 4,32-34.39-40 : Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n’è altro. - La condiscendenza di YHWH verso il popolo d'Israele l'ha portato a scendere e a cercarsi un popolo.
- Dt 7,6-11 : Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti. - Mosè ricorda al popolo d'Israele la sua condizione di popolo consacrato a YHWH, da lui scelto per amore e per fedeltà al giuramento fatto ai patriarchi; Dio fedele mantiene la sua alleanza per mille generazioni.
- Dt 8,2-3.14-16 : Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto. - Alla soglia della terra promessa Mosè ricorda al popolo d'Israele le prove del deserto e i doni di YHWH, in particolare quello della manna: il popolo l'ha ricevuta per imparare che non si vive di solo pane, ma di quanto esce dalla bocca del Signore.
- Eb 9,11-15 : Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza. - Cristo è entrato una volta per sempre nel Santuario del cielo con il proprio sangue.
- Eb 9,24-28; 10,19-23 : Cristo è entrato nel cielo stesso. - Con il suo sacrificio Cristo è entrato nel santuario del cielo una volta per sempre per annullare il peccato e per aprire agli uomini la strada ; Egli è il sacerdote grande della casa di Dio.
- Ef 1,17-23 : Lo fece sedere alla sua destra nei cieli. - Paolo professa il mistero di Cristo risorto e glorificato, costituito capo della Chiesa.
- Ef 3,8-12.14-19 : Conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza. - Paolo, che ha conosciuto il mistero nascosto da secoli, lo fa conoscere.
- Ef 4,1-13 : Raggiungere la misura della pienezza di Cristo. - Gesù, asceso al cielo, distribuisce i doni per l'edificazione della Chiesa: apostoli, profeti, evangelisti, ad pastori e maestri.
- Es 24,3-8 : Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi. - Il sacrificio alle falde del Sinai: Mosè legge il libro dell'alleanza e il popolo d'Israele si impegna a rispettarla.
- Es 34,4-6.8-9 : Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso. - A Mosè che sale sul Sinai YHWH proclama il suo nome: egli è lento all'ira e ricco di amore e fedeltà; Mosè impetra da lui il perdono per il popolo.
- Ez 34,11-16 : Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. - Ezechiele rimprovera ai pastori, re e capi del popolo i loro crimini e annuncia che Dio stesso sarà pastore del suo popolo.
- Gal 5,16-25 : Il frutto dello Spirito. - La carne produce le opere che le sono proprie: chi le compie non erediterà il Regno di Dio; anche lo Spirito ha i suoi frutti di amore e di pace.
- Gen 14,18-20 : Offrì pane e vino. - Abramo incontra Melchisedech, re di Salem, che gli offre pane e vino e lo benedice. Abramo gli dà la decima del bottino.
- Gv 10,1-10 : Io sono la porta delle pecore. - Gesù presenta la similitudine del pastore, che entra nel recinto delle pecore per la porta, chiama le sue pecore e le conduce fuori, e queste lo conoscono e lo seguono. Egli è venuto perché tutti abbiano in lui vita abbondante.
- Gv 10,1-10 : Io sono la porta delle pecore. - Gesù presenta la similitudine del pastore, che entra nel recinto delle pecore per la porta, chiama le sue pecore e le conduce fuori, e queste lo conoscono e lo seguono. Egli è venuto perché tutti abbiano in lui vita abbondante.
- Gv 10,11-18 : Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. - Gesù è il buon pastore: conosce le sue pecore e le sue pecore lo conoscono, come il Padre conosce lui e lui conosce il Padre.
- Gv 10,22-30 : Io e il Padre siamo una cosa sola. - Nel Tempio, nel Portico di Salomone, durante la festa della Dedicazione, Gesù viene interrogato riguardo alla sua identità di Messia. Egli risponde che le sue opere gli danno testimonianza, e quelli che sono sue pecore lo ascoltano e lo seguono: il Padre gliel'ha date.
- Gv 10,27-30 : Alle mie pecore io do la vita eterna. - Solo Gesù è il vero Pastore che può guidare le sue pecore al Padre, e nessuno le può rapire lontano da Gesù perché Lui e il Padre sono una cosa sola.
- Gv 12,44-50 : Io sono venuto nel mondo come luce. - La missione di Gesù viene dal Padre che lo ha mandato; chi ascolta la parola di Gesù ma non la osserva verrà condannato dalla Parola stessa che Egli ha annunziato, perché ha parlato a nome di suo Padre.
- Gv 13,16-20 : Chi accoglie colui che manderò, accoglie me. - Durante l'ultima cena, dopo la lavanda dei piedi, Gesù raccomanda agli apostoli di seguire il suo esempio, predice inoltre il tradimento di Giuda a conferma delle parole della Scrittura perchè quando questo si avvererà possano credere. In ultimo invita all'accoglienza reciproca che è accoglienza di Lui.
- Gv 13,31-33a.34-35 : Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni agli altri. - Gesù prima della sua morte affida ai suoi discepoli un nuovo comandamento: quello di amarsi gli uni gli altri per essere testimoni nel mondo del suo dono d'amore.
- Gv 14,1-12 : Io sono la via, la verità e la vita. - Gesù invita i suoi discepoli ad avere fede in lui, e assicura i suoi che nella casa del Padre di sono molti posti; egli va a preparare loro un posto; per arrivarvi l'unica strada è Gesù stesso. Chi conosce Gesù conosce il Padre: il Padre è in Gesù e Gesù è nel Padre, e Gesù compie le sue opere. Coloro che hanno fede in Gesù potranno compiere opere di Gesù e anche di più grandi.
- Gv 14,1-6 : Io sono la via, la verità e la vita. - Gesù invita i suoi discepoli ad avere fede in lui, e assicura i suoi che nella casa del Padre di sono molti posti; egli va a preparare loro un posto. Per arrivare al Padre l'unica strada è Gesù stesso.
- Gv 14,15-16.23-26 : Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa. - Gesù promette ai suoi l'invio del Paraclito, che starà con i discepoli per sempre e ricorderà tutto quello che Gesù ha insegnato; l'amore a Gesù, che consiste nell'osservare i suoi comandamenti, fa sì che il Padre venga all'uomo.
- Gv 14,15-21 : Pregherò il Padre e vi darà un altro Paraclito. - Gesù ritornerà dai suoi discepoli: essi lo vedranno, e sapranno che Egli è nel Padre e il Padre in Lui. A chi osserva i suoi comandamenti Cristo si manifesterà.
- Gv 14,21-26 : Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa. - Amare Gesù significa osservare i suoi comandamenti; questo amore ottiene l'amore del Padre e quello di Gesù e la sua manifestazione: Gesù e il Padre prendono dimora in chi li ama, e il Paraclito viene anche lui a ricordare tutto ciò che Gesù ha detto.
- Gv 14,23-29 : Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. - Gesù promette ai credenti il suo Spirito perchè li aiuti a comprendere e ad accogliere la sua Parola, li incoraggi nel momento della prova e li mantenga in pace.
- Gv 14,27-31 : Vi do la mia pace. - Nei suoi discorsi d'addio Gesù dona la sua pace ai suoi discepoli, e li invita a non temere, perché lui ritorna al Padre; presto verrà il "principe del mondo", ma Gesù ama il Padre e fa quanto egli gli ha comandato.
- Gv 14,7-14 : Chi ha visto me ha visto il Padre. - Chi conosce Gesù conosce il Padre: il Padre è in Gesù e Gesù è nel Padre, e Gesù compie le sue opere. Coloro che hanno fede in Gesù potranno compiere opere di Gesù e anche di più grandi.
- Gv 15,1-8 : Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto. - Gesù è la vite, e i suoi discepoli ne sono i tralci.
- Gv 15,1-8 : Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto. - Nei suoi discorsi d'addio Gesù si paragona alla vera vite, di cui i discepoli sono i tralci. Suo Padre ne è il vignaiolo, e dove porta frutto la pota perché ne porti di più; chi invece non porta frutto è reciso e buttato via.
- Gv 15,12-17 : Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. - Nei suoi discorsi d'addio Gesù comanda ai suoi discepoli di amarsi vicendevolmente come lui li ha amati, fino a dare la propria vita; ai suoi discepoli Gesù ha fatto conoscere tutto ciò che ha udito dal Padre.
- Gv 15,18-21 : Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo. - Nei discorsi d'addio Gesù annuncia ai suoi discepoli che subiranno persecuzioni, perché "un servo non è più grande del suo maestro": verranno perseguitati a causa di lui.
- Gv 15,26-16,4 : Lo Spirito della verità darà testimonianza di me. - Gesù promette agli apostoli l'invio del Paraclito, che renderà capaci di dar testimonianza di lui, soprattutto nelle persecuzioni che verranno.
- Gv 15,26-27;16,12-15 : Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera. - Il Paraclito, che Gesù manderà dal Padre, darà testimonianza di Gesù e sosterrà la testimonianza dei discepoli.
- Gv 15,9-11 : Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena. - Nei discorsi d'addio Gesù invita i suoi discepoli a rimanere nel suo amore, e ciò avviene quando si osservano i comandamenti del Padre. Questo amore ha come risultato la gioia piena.
- Gv 15,9-17 : Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. - L'amore, che ha la sua fonte nel Padre, diventa la regola di vita per gli uomini nel comandamento dell'amore fraterno.
- Gv 16,12-15 : Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità. - Gesù non può rivelare tutto agli apostoli, molte cose avrebbe da dire loro ma essi non le capirebbero; solo l'invio dello Spirito Santo permetterà loro di comprendere tutta la verità su di Lui.
- Gv 16,12-15 : Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà. - Presto Gesù non sarà più visibile ai suoi, ma la comunità dei credenti sarà guidata dallo Spirito di verità che porterà alla comprensione delle parole del maestro.
- Gv 16,16-20 : Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. - Gesù ha spiegato che va al Padre, ma che dopo un poco i suoi discepoli lo rivedranno; nonostante essi non capiscano di cosa parla, Gesù assicura che la loro tristezza diventerà gioia.
- Gv 16,20-23a : Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia - Gesù preannuncia ai discepoli tristezza e afflizione perché sta per lasciarli, ma assicura che questa si trasformerà presto in gioia perché Egli ritornerà .
- Gv 16,23-28 : Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto. - Gesù invita i discepoli a pregare il Padre nel suo nome ed essi riceveranno quanto domandano perchè il Padre li ama e perciò dona largamente perché hanno amato Gesù e creduto che egli viene dal Padre.
- Gv 16,29-33 : Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! - I discepoli di Gesù si disperderanno e lo lasceranno solo, ma egli ha con sé il Padre, e invita i suoi ad avere pace in lui.
- Gv 16,5-11 : Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito. - Gesù sta per andare da colui che lo ha mandato e, quando sarà andato, invierà lo Spirito Santo, che permetterà loro di contrastare il peccato del mondo predicando la giustizia operata da Dio in Gesù.
- Gv 17,1-11 : Padre, glorifica il Figlio tuo. - Nella sua preghiera sacerdotale, Gesù chiede al Padre che lo glorifica come egli lo ha glorificato sulla terra facendo conoscere il suo nome; prega quindi per i suoi discepoli.
- Gv 17,11-19 : Siano una cosa sola, come noi. - Nella sua preghiera sacerdotale Gesù, chiede al Padre che custodisca nel suo nome coloro che gli ha dato, nell'unità e custodendoli dal maligno; per loro Gesù consacra se stesso.
- Gv 17,20-26 : Siano perfetti nell'unità. - Continuando la sua preghiera sacerdotale, Gesù chiede che i suoi discepoli siano uniti sul modello della sua unità con il Padre; a loro Gesù ha fatto conoscere il nome di Dio.
- Gv 19,31-37 : Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. - A Gesù morto in croce non vengono spezzate le gambe, perché si adempia la scrittura di Es| 12,46. Si compie anche Zc| 12,10.
- Gv 20,19-23 : Come il Padre ha mandato me anch'io mando voi. - La sera di Pasqua Gesù sta in mezzo ai suoi discepoli: dona loro la pace, li invia e, alitando su di loro, comunica loro lo Spirito Santo con la missione di perdonare i peccati.
- Gv 21,1-19 : Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce. - Gesù risorto si manifesta ai suoi, mangia con loro e affida a Pietro la cura pastorale dei fratelli nella fede.
- Gv 21,15-19 : Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. - Dopo l'apparizione sul lago, per tre volte Gesù domanda a Pietro se lo ama: per tre volte l'apostolo risponde affermativamente, e ogni volta Gesù gli affida il compito di pascere il suo gregge; infine Gesù gli predice il suo futuro martirio e gli rinnova l'invito a seguirlo.
- Gv 21,20-25 : Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera. - Pietro interroga Gesù riguardo al discepolo che egli amava, e la risposta enigmatica di Cristo allude a una sua permanenza fino al suo ritorno. Nella conclusione del suo Vangelo, il discepolo che Gesù amava pone la sua testimonianza a garanzia di quanto ha scritto.
- Gv 3,1-8 : Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. - Nicodemo va da Gesù, e riconosce che egli viene da Dio; Gesù gli risponde che bisogna rinascere, perché altrimenti non si può entrare nel Regno, né vi si entra se non si riceve lo Spirito.
- Gv 3,16-18 : Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. - Per amore al mondo il Padre ha consegnato il suo Figlio, perché nella fede in lui si possa arrivare alla vita eterna. La condanna non è frutto di una decisione di Dio, ma del rifiuto di credere da parte dell'uomo.
- Gv 3,16-21 : Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. - La salvezza dell'uomo sta nell'accogliere Cristo, luce venuta nel mondo. Se l'uomo preferisce le tenebre non potrà essere salvo.
- Gv 3,31-36 : Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. - Gesù viene dal Padre e lo rivela; chi crede in lui ha la vita eterna.
- Gv 3,7-15 : Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. - A Nicodemo Gesù spiega che il suo insegnamento è frutto di ciò che ha visto presso il Padre, e che verrà innalzato perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna.
- Gv 6,1-15 : Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano. - Con i cinque pani d'orzo e i due pesci Gesù sfama cinquemila uomini (moltiplicazione dei pani) e suscita meraviglia nella gente, che lo acclama come profeta e vuole farlo re. Ma Egli si ritira solo sul monte.
- Gv 6,16-21 : Videro Gesù che camminava sul mare. - Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani Gesù si rivela ai suoi discepoli camminando sulle acque, manifestando in questo modo la sua identità profonda, la sua natura divina: egli è indipendente dai condizionamenti naturali, è Signore della natura.
- Gv 6,22-29 : Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna. - A Cafarnao Gesù viene raggiunto dalla folla per la quale egli aveva moltiplicato i pani, e la esorta a cercare il pane che egli darà; l'opera di Dio è credere in colui che il Dio ha mandato.
- Gv 6,30-35 : Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo. - Di fronte ai giudei che chiedono un segno simile a quello della manna del deserto, Gesù afferma di essere lui stesso il pane della vita, che sfama chi crede in lui.
- Gv 6,35-40 : Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna. - Gesù, pane di vita, accoglie tutti quelli che si avvicinano a lui; la volontà di Dio è che egli non perda nulla di quanto riceve, e che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna e Risurrezione dei morti.
- Gv 6,44-51 : Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. - Per giungere a Gesù è necessario essere attirati dal Padre. Gesù è il pane della vita, chi ne mangia vivrà in eterno; il pane che Gesù darà è la sua carne per la vita del mondo.
- Gv 6,51-58 : La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. - Di fronte alla perplessità dei giudei Gesù ribadisce che occorre mangiare la carne del Figlio dell'uomo e bere il suo sangue per avere la vita eterna. Chi mangia la carne e beve il suo sangue rimane in Gesù e Gesù in lui.
- Gv 6,52-59 : La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. - Di fronte alla perplessità dei giudei Gesù ribadisce che occorre mangiare la carne del Figlio dell'uomo e bere il suo sangue per avere la vita eterna. Chi mangia la carne e beve il suo sangue rimane in Gesù e Gesù in lui.
- Gv 6,60-69 : Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. - Ai discepoli riesce difficile comprendere le parole di Gesù sulla sua carne da mangiare; alcuni si tirano indietro; i dodici, interrogati da Cristo, rispondono tramite Pietro con una solenne professione di fede nel Maestro.
- Lc 15,3-7 : Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta. - Gesù in questa parabola ci invita alla gioia per il peccatore che ritorna al bene e descrive la sollecitudine di Dio nell'andare in cerca di ciò che era perduto.
- Lc 24,13-35 : Lo riconobbero nello spezzare il pane. - Ai due discepoli di Emmaus si fa compagno di viaggio Cristo risorto, il quale spiega loro le Scritture e spezza con loro il pane, tanto che i due lo riconoscono e tornano a Gerusalemme dagli undici ad annunciare di averlo visto.
- Lc 24,35-48 : Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno. - Gesù appare e si fa riconoscere dai discepoli; li rende suoi testimoni e li invia ad annunciare la conversione e il perdono dei peccati
- Lc 24,46-53 : Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo. - Dopo aver ricordato ancora una volta che la sua morte e risurrezione appartenevano al disegno di Dio, Gesù annuncia che nel suo nome sarà predicata la conversione e il perdono dei peccati; ma i discepoli dovranno attendere lo Spirito che egli ha promesso; fuori Gerusalemme, verso Betania, Gesù benedice i suoi ed è portato in cielo; essi quindi ritornano in città pieni di gioia e si mantengono nel Tempio lodando Dio.
- Lc 9,11-17 : Tutti mangiarono a sazietà. - La moltiplicazione dei pani è un annuncio dell'Eucaristia; Gesù coinvolge i discepoli nell'opera messianica di imbandire un banchetto per tutti gli uomini.
- Mc 14,12-16.22-26 : Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue. - Gesù dà istruzioni per la preparazione della Pasqua, e nell'Ultima Cena dona il suo Corpo e il suo Sangue.
- Mc 16,15-20 : Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. - Il risorto invia gli Undici a proclamare il Vangelo a ogni creatura.
- Mt 11,25-30 : Io sono mite e umile di cuore. - Gesù loda il Padre perché si è rivelato ai piccoli; solo il Figlio conosce il Padre, e viceversa, e solo il Figlio può rivelare il Padre; Gesù può quindi invitare tutti sé: il suo giogo è leggero.
- Mt 28,16-20 : A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. - In Galilea, sul monte indicato dal Risorto, Gesù si fa vedere dagli Undici, e conferisce loro la missione di fare discepoli e di battezzare: Egli stesso sarà con loro sempre.
- Mt 28,16-20 : Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. - In Galilea, sul monte indicato dal Risorto, Gesù si fa vedere dagli Undici, e conferisce loro la missione di fare discepoli e di battezzare: Egli stesso sarà con loro sempre.
- Os 11,1.3-4.8-9 : Il mio cuore si commuove dentro di me. - YHWH esprime il suo amore di Padre verso il suo popolo; questo amore non è corrisposto, ma non per questo Dio darà sfogo alla sua ira.
- Pr 8,22-31 : Prima che la terra fosse, già la Sapienza era generata. - La Sapienza parla in prima persona: essa viene da Dio e sta sempre con Dio, lo accompagna in tutte le sue azioni. Essa vuole abitare con gli uomini e guidarli alla conoscenza di Dio.
- Rm 5,1-5 : Andiamo a Dio per mezzo di Cristo], nella carità diffusa in noi dallo Spirito. - Il credente è in pace con Dio ed è giustificato per mezzo di Cristo.
- Rm 5,5-11 : Dio dimostra il suo amore verso di noi. - Paolo afferma, nella sua Lettera ai Romani, che, Dio mediante la morte di Cristo ci ha riconciliati a se, ci ha donato la pace, la possibilità di accedere a Lui, una incrollabile speranza e il suo amore mediante il dono dello Spirito.
- Rm 8,14-17 : Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!". - Lo Spirito guida tutti i figli di Dio e li fa eredi con Cristo.
- Rm 8,8-17 : Quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. - L'uomo che ha ricevuto lo Spirito ha rinnegato i desideri della carne e ne ha fatto morire le opere; grazie allo Spirito l'uomo può gridare Abbà perché è figlio adottivo di Dio.