Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DM 6 domenica B

• Lettura - Is 45, 20-24a : Volgetevi a me e sarete salvi, voi tutti confini della terra.
  Tutta la seconda parte del Libro di Isaia (chiamata Deuteroisaia) è ambientata a Babilonia e nell'esilio (585-538 a.C.) e tende a sostenere la fede traballante di Israele, ma si rivolge anche ai pagani. Il profeta, a nome del suo Dio, riafferma la nullità degli idoli e un chiaro monoteismo: Dio è uno solo ed è l'unico e misterioso salvatore per tutti. Egli ha preannunciato pure l'arrivo del re persiano Ciro, Suo servo anche per il ritorno dall'esilio.
• Salmo - Sal 64, 2-6 - Rit.: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

• Epistola - Ef 2, 5c-13 : Per grazia siete stati salvati mediante la fede.
  Con entusiasmo San paolo ricorda agli ex idolatri di Efeso che ora sono "salvati" per la grazia di Dio in Cristo Gesù, non per i loro meriti. Insieme a Israele anch'essi sono "vicini" e membri di un'unica Chiesa, chiamati tutti a rispondere alla grazia con opere buone.

• Canto al Vangelo - cfr. Mt 20, 16 :
  Gli ultimi saranno primi, dice il Signore, e i primi, ultimi.

• Vangelo - Mt 20, 1-16 : Gli operai dell'undicesima ora.
  Con questa parabola Gesù parla del vero Dio: è uno che non fa torto a nessuno, ma non agisce né secondo il proprio profitto (compensa generosamente anche gli ultimi) né in base alle sole opere dei vignaioli. Questi pensano solo ai propri meriti e protestano contro la bontà di quel Signore. La parabola è "Evangelo-buona notizia" per tutti, ma insegna anche che i rapporti umani non possono basarsi solo sui meriti delle persone: l'uomo è più di quello che fa o non fa.