Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DP 3 domenica A

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  • Lettura - Gen 2, 4b-17 : La creazione dell'uomo.
    Il brano odierno appartiene a un racconto lungo e famoso, a sua volta dipendente da antichi miti orientali e dalle loro immagini simboliche. La Bibbia se ne serve soprattutto per insegnare la cura di Dio per l'uomo: questi viene dalla terra con poca acqua, ha un leggero alito vitale, ma viene collocato in un giardino ricchissimo d'acqua come custode e lavoratore. A lui anche "l'albero della vita", non quello della "morte": ma l'uomo dovrà credere alla parola del Dio amico al riguardo. Di fatto non ci crederà e sarà la "morte", pur continuando a vivere.
  • Salmo - Sal 103, 24. 27-30 - Rit.: Benedetto il Signore che dona la vita.
  • Epistola - Rm 5, 12-17 : Per un solo uomo il peccato, per un solo Uomo la grazia.
    La vicenda triste di Adamo soggiace al testo di San Paolo: dal progenitore l'irruzione del peccato e della morte e tutta la storia umana ne è segnata. Ma ancor di più essa è segnata dalla presenza di Gesù Cristo, vero ed eterno Adamo! A sottolineare questa presenza tende la pagina paolina.
  • Vangelo - Gv 3, 16-21 : Dio ha dato il suo Figlio, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
    Il rabbino Nicodemo era un uomo che credeva nella legge mosaica come fonte di salvezza, ma era pure in ricerca di Altro. Gesù propone se stesso e la fede in lui come via alla vera Vita e come il più prezioso dono del Padre all'umanità. La fede suppone l'amore alla luce della verità e perciò resta aperta a ogni uomo. Analogamente a Giovanni Battista e allo stesso Gesù: uomini che operarono secondo verità. Anche Nicodemo compirà il suo cammino verso la piena Verità.