Template:Pagina principale/LiturgiaRA/TA 3 domenica B

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  • Lettura - Is 51, 1-6 : Guardate ad Abramo vostro padre, perché io chiamai lui solo.
    Di nuovo a Babilonia durante l'esilio (586 - 538) ci riporta il profeta, chiamato DeuteroIsaia. Tra i suoi connazionali esiliati alcuni cercano Dio, ma sono dubbiosi circa la speranza del ritorno a Sion e di una nuova e gioiosa vita. Ma Dio non fu capace di generare un popolo numeroso da due povere persone come il vecchio Abramo e la sterile Sara? Così farà ancora: le rovine diventeranno un Eden risuonante di gioia e di canti. Molte nazioni, anche lontane come le isole del Mediterraneo, vedranno, anzi ne gioiranno con Israele! Il linguaggio apocalittico finale serve a rilanciare quegli avvenimenti di salvezza a un lontano e misterioso futuro avvento di Dio in Israele e nel mondo.
  • Salmo - Sal 45, 2-3. 5-9 - Rit.: Nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
  • Epistola - 2Cor 2, 14-16b : I credenti, profumo di Cristo nel mondo.
    Dopo e alla luce del primo avvento di Cristo, Paolo parla ancora della sua opera di evangelizzatore: è come un diffondere il buon profumo del Signore e del suo Vangelo. Purtroppo, nemmeno allora mancarono delusioni e opposizioni. Ma l'Apostolo continua la sua missione.
  • Vangelo - Gv 5, 33-39 : Voi scrutate le Scritture: sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
    In mezzo alla sua gente ebrea, in particolare a chi gli credeva, Gesù offre testimonianze a suo favore: il Battista, le sacre Scritture, le proprie opere compiute insieme col Padre suo. Ma alcuni rifiutano quelle testimonianze e quindi rimangono chiusi anche verso di lui. Sono esperienze e storie che possono ripetersi tra i due avventi di Cristo: quello già avvenuto e quello futuro, anzi con quelli di ogni giorno... Anche a motivo delle testimonianze che noi rendiamo o non rendiamo al Signore.