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  • Epistola - Rm 8, 3b-9a : Dio mandò il Figlio nella carne, perché vivessimo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
    Per l'ebreo-cristiano Paolo la vera vita dipende dall'azione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questa non tende alla condanna dei peccatori, ma della potenza del peccato e della morte. Da essa deriva anche un nuovo modo di agire: non più quello della «carne» (egoismo e sue passioni), ma quello «secondo lo Spirito» (forza di amore e di risurrezione), più efficace dell'antica Torah.
  • Vangelo - Lc 4, 14-22 : Gesù nella sinagoga di Nazaret legge il rotolo di Isaia: queste cose si sono adempiute.
    Anche in Galilea e nell'oscura Nazaret si rende presente la vera Sapienza di Dio: è in Gesù, nella sua parola e nella sua azione di salvezza offerta a tutti con la forza del suo Spirito. Eppure Gesù è anche un ebreo come altri, inserito nella vita e nelle usanze della sua gente. Simile a lui dovrà essere la sua Chiesa.