Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi e donatori (Hans Memling)

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Londra NationalGallery H.Memling TritticoDonne 1478.jpg

Hans Memling, Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi e donatori (1478 ca.), olio su tavola
Trittico Donne
Opera d'arte
Stato bandiera Regno Unito
Nazione - class="hiddenStructure noprint"
Comune Londra
Diocesi Westminster
Ubicazione specifica National Gallery, sala 63
Uso liturgico nessuno
Oggetto ancona portatile
Soggetto Madonna con Gesù Bambino in trono tra due angeli, santa Caterina d'Alessandria, santa Barbara, sir John Donne, la moglie Elisabetta e la figlia Anna
Datazione 1478 ca.
Ambito culturale
scuola fiamminga
Autore Hans Memling
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 71 cm; l. 131,5 cm

La Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi e donatori (detto Trittico Donne) è un'ancona portatile a trittico, dipinto nel 1478 circa, ad olio su tavola dal pittore tedesco Hans Memling (1435 ca. - 1494), conservata a Londra nella National Gallery.

Descrizione

L'ancona portatile è articolata in tre scomparti, di cui quelli laterali sono dipinti su entrambe le facciate, poiché potevano essere chiusi per celare e proteggere l'immagine principale.

I tre scomparti hanno una medesima ambientazione che continua da uno scomparto all'altro.

Scomparto centrale

Hans Memling, Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi e donatori (part. Autoritratto del pittore), 1478 ca., olio su tavola

Nello scomparto centrale, su uno sfondo con un paesaggio campestre che si perde in lontananza, punteggiato da edifici e segni della presenza umana, è incorniciato dalle colonne in controluce del portico in cui si svolge la scena, nel quale compaiono:

  • al centro:
    • Madonna con Gesù Bambino in trono: il Bambino è raffigurato nell'atto di benedire il committente; Maria è ritratta sullo sfondo di un drappo appeso, con un baldacchino sopra e un prezioso tappeto ai piedi.
  • a sinistra:
    • angelo sorridente che, posata la viola, offre a Gesù il pomo del Peccato originale, a ricordare la sua missione salvifica, alla quale rimanda anche il libro che Maria sta leggendo, mosso distrattamente dalla mano del Bambino.
    • santa Caterina d'Alessandria
    • sir John Donne inginocchiato, con al collo, sia lui sia la moglie, la decorazione dell'ordine a cui apparteneva con il pendente del leone di re Edoardo IV.
  • a destra:
    • angelo intento a suonare un organetto portatile;
    • santa Barbara
    • la moglie Elisabetta e la figlia Anna del donatore, entrambe inginocchiate.

Scomparti laterali

L'ancona portatile ha gli scomparti laterali chiudibili, poiché all'epoca si soleva mostrare lo scomparto centrale, solo in occasioni di particolari solennità. Per questo la maggior parte del tempo, l'opera restava chiusa ed era necessario dipingere anche il retro degli scomparti laterali. Solitamente si utilizzavano a tale scopo soggetti più sobri ed essenziali, ispirati spesso alla scultura, magari a monocromo (grisaille).

Nello scomparto sinistro sono rappresentati:

Nello scomparto destro sono raffigurati:

Note stilistiche ed iconografiche

Hans Memling, Madonna con Gesù Bambino in trono tra santi e donatori (part. Santa Caterina d'Alessandria e paesaggio sullo sfondo), 1478 ca., olio su tavola
  • Le due sante dello scomparto centrale compiono i tipici gesti di presentare i committenti alla Madonna e a Gesù Bambino, ma i loro sguardi divergono, come quelli di quasi tutti gli altri personaggi, all'esterno, creando un senso di mancato dialogo che dà un tono malinconico e raffinato all'insieme.
  • La torre che si vede, a destra, è in realtà tenuta in mano da santa Barbara come tipico attributo, ma dà la sensazione illusionistica di trovarsi nello sfondo, attendo l'incongruenza nella composizione generale. Con un analogo stratagemma la ruota di santa Caterina d'Alessandria è inserita nel mulino sullo sfondo, che dà anche l'occasione per dipingere un piccolo spaccato di vita quotidiana, con il mugnaio che sta scaricando un sacco da un asino.
Hans Memling, Trittico Donne: ancona portatile chiusa (part. San Cristoforo e Sant'Antonio abate), 1478 ca., olio su tavola
  • La scatola prospettica termina negli scomparti laterali, in cui si vedono le pareti laterali con una porta, a sinistra, e una finestra, a destra. La profondità spaziale è poi rilevata dal pavimento con motivi geometrici in prospettiva, dall'alto punto di fuga tipicamente fiammingo. La mancanza di scorci man mano che si procede allontanandosi dal primo piano, dimostra come nelle Fiandre la cognizione della prospettiva è più arretrata che in Italia, anche se la straordinaria sensibilità luminosa ed atmosferica attutisce queste imperfezioni, puntando piuttosto ad una scansione di piani intuitiva, come si vede ad esempio nell'ombra che la cornice proietta alla base del pannello destro.
  • In generale l'opera crea un microcosmo pittorico, in cui ogni dettaglio partecipa alla sacra rappresentazione, in un'aurea ideale e cristallizzata.

Notizie storico-critiche

Al matrimonio, celebrato a Bruges nel 1468, di Carlo il Temerario con la principessa Margherita di York, figlia di Edoardo IV d'Inghilterra, parteciparono molti nobili inglesi, fra i quali sir John Donne di Kidwelly (Galles), che proprio in quell'occasione dovette conoscere il pittore, al quale commissionò il dipinto che porta il suo nome.

Non è noto, quando Hans Memling abbia iniziato a dipingerlo, né quando sia stato terminato: la data dovrebbe aggirarsi intorno al 1478 circa.

L'opera apparteneva fino al 1761 ai duchi di Devonshire, che lo vendettero nel 1957 al Museo londinese.

Bibliografia
  • Dirk De Vos, Hans Membling: the complete works, Editore Thames and Hudson Ltd, Londra 1994 ISBN 9780500236987
  • Borchert Till-Holger, Membling, Giunti Editore, Firenze 2005 ISBN 9788809040939
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, Mondadori Electa Editore, Milano 2002, p. 22 ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni