Utente:Nives Cusimano/Pazienza
Virtù di vita vissuta che contrasta il primo impulso ad agire, dalla prima impressione o primo sentimento. La pazienza produce quella reazione a catena di cui parla San Paolo dove si raggiungono nuove forme di unione a Dio, nella sua Lettera ai Romani:
« | La tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la provata speranza... » | |
Tertulliano scrisse un trattato sulla pazienza e San Cipriano di Cartagine scrisse "De bono patientiae", ma sul tema esistono tantissime meditazioni di altri santi.
« | La pazienza perfeziona le opere » | |
La pazienza è la virtù derivata che inclina a sopportare senza tristezza ed abbattimento le sofferenze fisiche e morali. E' una delle virtù più necessarie della vita cristiana perchè, essendo innumerevoli le sofferenze che tutti dobbiamo sopportare abbiamo bisogno di questa virtù per non lasciarci abbattere dallo scoraggiamento.
Motivi della pazienza cristiana
- conformità con la volontà di Dio, il quale conosce meglio di noi quello che ci conviene e per questo ci invia tribolazioni e dolori.
- il ricordo delle sofferenze di Gesù e di Maria, modelli incomparabili di pazienza, e il desiderio di imitarli.
- la necessità di riparare i nostri peccati mediante la volontaria e virtuosa accettazione della sofferenza.
- la necessità di cooperare con Cristo all'applicazione dei frutti della Redenzione a tutte le anime, unendo i nostri dolori ai suoi per completare ciò che manca alla sua passione, come dice S.Paolo.
- il pensiero della beata eternità che ci attende se sapremo soffrire con pazienza. La sofferenza passa, ma il suo frutto rimane.
Gradi nella pratica progressiva di questa virtù
- rassegnazione: senza lamentele nè impazienze di fronte alle croci che Dio ci manda o permette che ci cadano sulle spalle.
- pace e serenità: di fronte alle pene, senza quell'aspetto melanconico che si accompagna alla semplice rassegnazione.
- lieta accettazione: per cui, dinanzi alle croci che Dio ci manda per il nostro maggior bene, si comincia a provare una gioia interna.
- pieno godimento che porta a ringraziare Dio perchè si degna di associarci al mistero redentivo della croce.
- la pazzia della croce per cui si preferisce il dolore al piacere e si pongono tutte le proprie delizie nella sofferenza interna ed esterna che ci rende simili a Cristo.
Vizi opposti alla pazienza
L'impazienza è un vizio opposto alla pazienza che si manifesta all'esterno con ira, lamentele, mormorazioni e recriminazioni; e uno per eccesso, l'insensibilità o durezza di cuore, ceh per mancanza di sentimento umano o sociale, non si commuove nè si impressiona dinanzi alle calamità proprie o altrui.
Bibliografia
- Antonio Royo Marin, Teologia della Perfezione cristiana, edizioni San Paolo, 1987