Utente:Quarantena/Chiesa di Sant'Elena in Venezia
Chiesa di Santa Elena in Venezia | |
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La chiesa di Sant'Elena e il campanile visti dalla laguna | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Comune | Venezia |
Diocesi | Patriarcato di Venezia |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Chiesa |
Dedicazione | Sant'Elena |
Sigla Ordine qualificante | O.S.M. |
Stile architettonico | Gotico |
Inizio della costruzione | 1435 |
Data di consacrazione | 1515 |
Coordinate geografiche | |
Italia |
La chiesa di Santa Elena è situata all'estremità orientale della città di Venezia, nel quartiere "sestiere di Castello".
Storia
Eretta su un'isola della laguna di Venezia, che sorgeva vicino al porto di San Nicolò, ora si affaccia su un'estesa area che è stata bonificata nell'ottocento. Prima di allora l'estremità orientale di Venezia era la punta di Sant'Antonio. La prima cappella dedicata a Sant'Elena Imperatrice, costruita per ospitarvi l'urna con le spoglie della santa, fu edificata nel 1028 ed affidata agli Agostiniani i quali vi costruirono accanto anche un convento ed in seguito inglobarono la cappella in una chiesa più grande.
Nel XV secolo il convento e la chiesa passarono ai monaci Olivetani. Un secolo dopo, nel 1515, la chiesa venne consacrata dal vescovo di Aleppo e divenne un importante centro religioso.
Sotto la dominazione napoleonica, nel 1810, la chiesa venne sconsacrata. L'urna di Sant'Elena fu trasportata nella Basilica di San Pietro di Castello ed il portale rinascimentale venne ricostruito sulla facciata della chiesa di Sant'Aponal.
La chiesa venne riaperta al culto nel 1928 ed affidata all'Ordine dei Servi di Maria. Negli anni successivi l'urna di Sant'Elena venne riposta nuovamente all'interno dell'edificio sacro, fu ricostruito il campanile e ricollocato il portale originario.
Descrizione
La chiesa è di stile gotico, la facciata appare stretta e a capanna, circondata da lesene angolari a chiusura.
Le finestre a bifora, e il rosone centrale appaiono gotiche, mentre il portone del 1476 è in stile rinascimentale. opera di Antonio Rizzo, il quale pose al suo centro una composizione che ricordava il capitano da mar Vittore Cappello.
La chiesa è ad una sola navata, con soffitto a capriate, l'abside è ottagonale, mentre le finestre a bifore sono poste su due ordini.
Il campanile fu eretto nel 1558, ma venne abbattuto quando la chiesa fu sconsacrata, per poi venir ricostruito nel 1950. La struttura è semplice e presenta una piccola cupola.
Molti dei suoi più preziosi dipinti si trovano presso l'Accademia delle Belle Arti di Venezia, l'opera di Jacopo Palma il Vecchio Adorazione dei Magi si trova alla Pinacoteca di Brera di Milano.
Il complesso conventuale
In seguito alla sconsacrazione del 1807 il convento degli Olivetani fu in parte demolito, quindi, dopo che nella vicina chiesa è ritornato il culto, ad essa venne collegato. Dell’antico convento rimangono le ali contigue al chiostro del secondo ‘400, su tre lati ad archi a tutto sesto, con l'ala contigua la chiesa caratterizzata da una loggia ad architravi. Una vera da pozzo del XVIII secolo è posta al centro del chiostro. Il complesso ospita un centro internazionale per la pace, dedicato allo studio e ricerca. Da pochi anni sono terminati i lavori di recupero del complesso, ora con spazi dedicati ad esposizioni fotografiche, alla catechesi e la riapertura del patronato. Ogni anno il primo maggio la comunità di S.Elena organizza nei pressi della chiesa una festa con lo scopo di raccogliere fondi per missioni umanitarie organizzate dai Padri Serviti.
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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