Utente:Quarantena/Odigitria

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Maria Odigitria di Cestocova

La Madonna Odigitria (dal greco antico ὸδηγήτρια, òdeghétria, colei che istruisce, che mostra la direzione), altrimenti nota anche come Vergine Odigitria, Odigitria e Panaghía Odigitria, è un tipo di immagine sacra diffusa in particolare nell'arte bizantina e russa del periodo medioevale. L'icona è costituita dalla Madonna a mezzo busto con in braccio il Gesù Bambino seduto in atto benedicente che tiene in mano una pergamena arrotolata e che la Vergine indica con la mano destra, da qui l'origine dell'epiteto Odigitria (che mostra la direzione).

Storia iconografica

Questo tema figurativo trae origine dall'icona omonima che rappresentò, a partire dal V secolo, uno dei maggiori oggetti di culto a Costantinopoli. Secondo l'agiografia, infatti, questa reliquia sarebbe stata una delle icone mariane dipinte dall'evangelista Luca che Elia Eudocia (Aelia Eudocia, ca 401-460), moglie dell'imperatore Teodosio II, avrebbe ritrovato in Terra Santa e traslato a Bisanzio.

L'icona era conservata nella basilica omonima che venne edificata per l'occasione in riva al mare, in posizione decentrata rispetto al complesso costituito dal palazzo imperiale, il circo e le due chiese di Hagia Sophia e Hagia Eirene.

L'icona originaria, che veniva portata in solenni processioni e durante i trionfi, andò perduta quando Costantinopoli cadde in mano ottomana nel 1453. Alcuni resoconti - storicamente di dubbia attendibilità - riferiscono che l'icona si sarebbe infranta, mentre veniva portata in processione, il 28 maggio 1453, esattamente il giorno prima della caduta della città che subiva l'assedio finale dell'esercito di Maometto II.

Il culto di questa icona fu particolarmente popolare: ad essa sono intitolate chiese e luoghi di culto, soprattutto in Grecia e nell'Italia meridionale.

Il Culto in Sicilia e in Puglia

La Madonna Odigitria è la patrona di Sicilia. Il suo culto è diffusissimo sin da tempi remoti e si pensa sia un lascito delle dominazioni bizantine. Quasi tutti i paesi più antichi conservano una chiesa dedicata a questo titolo mariano e moltissime sono le raffigurazioni. Diverso però è il soggetto iconografico.

È in uso infatti rappresentare la Madonna in una cassa portata da due anziani che apparentemente scelgono strade diverse. L'iconografia si rifà alla leggenda che narra di una contesa tra due paesi che volevano impossessarsi di un simulacro mariano e che si sia conclusa con la costruzione del santuario là dove, al bivio, la madonna divenne talmente pesante da non essere più trasportabile. Essa è ancora venerata come patrona presso i greco-albanesi di Piana degli Albanesi.
Il Sicilia è ricordata come festa dalla liturgia il martedì che segue la domenica di Pentecoste come nella colonia greco-albanese di Palazzo Adriano.

Storico è il culto della Odegitria invece in Puglia, in particolar modo nella zona della porzione della Valle d'Itria, il cui nome è da ricollegare alla stessa Odigitria. La Madonna è stata recentemente affiancata a San Nicola di Myra quale comprotettrice della città di Bari. Il culto è anche diffuso nel Salento, per cui numerose sono le chiese sotto il titolo dell'Itria.

Altro esempio del culto mariano in Puglia è rappresentato dalla Madonna Odigitria di Pulsano, presso l'omonima Abbazia di Pulsano, iniziato da San Giovanni da Matera nel XII secolo.

Note


Bibliografia
  • (EN) Cormack, Robin (1997). Painting the Soul; Icons, Death Masks and Shrouds. Reaktion Books, London.
Voci correlate
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