Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti

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Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti
Archidioecesis Aleppensis o Beroeensis Graecorum Melkitarum
Chiesa greco-melchita
Virgin Mary Greek Catholic Cathedral of Aleppo (interior).jpg
Arcieparca metropolita Georges Masri
Sede Aleppo
Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti Mappa.png
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Siria
diocesi suffraganee
senza suffraganee
Parrocchie 8
Sacerdoti 16 di cui 15 secolari e 1 regolari
1.187 battezzati per sacerdote
1 religiosi 28 religiose 1 diaconi
19.000 battezzati
Eretta IV secolo
Rito bizantino
Cattedrale Dormizione della Vergine Maria
Indirizzo
9 Place Farhat, B.P. 146, Alep, Syrie
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2023 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Siria
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


L' Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti (arabo: أبرشية حلب للروم الملكيين الكاثوليك, Abrashiat halab lilruwm almalkiiyn alkathulik; latino: Archidioecesis Aleppensis o Beroeensis Graecorum Melkitarum) è una sede metropolitana senza suffraganee della Chiesa cattolica greco-melchita in Siria.

Territorio

L'arcieparchia estende la sua giurisdizione sui governatorati siriani di Aleppo, Idlib, al-Raqqa, Deir el-Zor e Hassaké (o Djéziré).

Sede arcieparchiale è la città di Aleppo, dove si trova la cattedrale della Dormizione della Vergine Maria.

Storia

La comunità melchita di Aleppo è una delle più antiche della regione. L'eparchia di Berea (antico nome di Aleppo) risale al IV secolo e fu elevata al rango di arcieparchia nel VI secolo.

L'arcieparchia greco-cattolica nacque ufficialmente dalla divisione che si produsse nel 1724 tra la comunità che dichiarò formalmente l'unione con Roma e la comunità che invece rimase sotto l'influenza di Costantinopoli. Già in precedenza la comunità greco-ortodossa di Aleppo aveva mostrato simpatie per il cattolicesimo e alcuni vescovi, a titolo personale, avevano fatto professione di fede cattolica: tra questi Gregorio nel 1698, Gennadio nel 1700 circa, e Gerasimos, il primo vescovo con cui inizia la serie attuale degli arcieparchi cattolici aleppini.

Nel 1790 l'arcieparchia divenne sede metropolitana senza suffraganee.

La persecuzione cui fu sottoposta la comunità cattolica costrinse l'arcieparca e la maggior parte dei fedeli a rifugiarsi in Libano. Solo nel 1830 con il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità ottomane, i greco-cattolici melchiti poterono ritornare ad Aleppo: Gregorios Chahiat fu il primo arcieparca a poter risiedere stabilmente ad Aleppo, dopo quasi un secolo di esilio. Fu in questo periodo che venne costruita la cattedrale.

L'arcieparca porta i titoli di Aleppo, Seleucia e Cirro. Il titolo di Seleucia fu aggiunto nel 1844 per giustificare il rango di arcieparca; quello di Cirro fu aggiunto nel 1869 in seguito all'estensione della sua giurisdizione su Killis, nelle cui vicinanze si trova l'antica Cirro, dove un gruppo di greco-ortodossi chiese di potersi unire alla Chiesa cattolica.

Sono ben quattro gli arcieparchi di Aleppo elevati al Patriarcato di Antiochia dei Melchiti: Maximos II Hakim nel 1760, Maximos III Mazloum nel 1833, Kyrillos VIII Geha nel 1903 e Dimitrios I Cadi nel 1919.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Breve Tristis quidem, in Iuris pontificii de propaganda fide, vol. IV, pp. 542-544.
  2. Nominato arcivescovo titolare di Tarso.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni