Diocesi di Willemstad

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Diocesi di Willemstad
Dioecesis Gulielmopolitana
Chiesa latina
PietermaaiCathedral.jpg
vescovo Luigi Antonio Secco, S.D.B.
Sede Willemstad
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Porto di Spagna
Nazione bandiera Paesi Bassi
Parrocchie 37
Sacerdoti 38 di cui 21 secolari e 17 regolari
5.732 battezzati per sacerdote
24 religiosi 49 religiose
295.264 abitanti in 993 km²
217.851 battezzati (73,8%% del totale)
Eretta 1752
Rito romano
Indirizzo

Breedestraat 31, Otrobanda, Willemstad, Curação, Nederlandse Antillen

tel. 9462-5857 fax. 9462-7437
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2008 ( ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica nei Paesi Bassi
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Willemstad (in latino: Dioecesis Gulielmopolitana) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Porto di Spagna e membro della Conferenza Episcopale delle Antille. Nel 2008 contava 217.851 battezzati su 295.264 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Luigi Antonio Secco, S.D.B.

Territorio

La diocesi comprende l'intero territorio delle Antille olandesi (Curaçao, Bonaire, Saint Eustatius e Saba, una parte di Sint Maarten)[1] e l'isola di Aruba, che ne ha fatto parte fino al 1º gennaio 1986[2].

Sede vescovile è la città di Willemstad, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Rosario.

Il territorio è suddiviso in 37 parrocchie.

Storia

La prefettura apostolica di Curaçao fu eretta nel 1752, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Caracas, anche se di fatto il territorio era amministrato dalla diocesi di San Juan.

Il 20 settembre 1842 la prefettura apostolica fu elevata a vicariato apostolico con il breve Apostolici ministerii[3] di Papa Gregorio XVI.

Il 28 aprile 1958 il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi e ha assunto il nome attuale. Originariamente era immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Il 29 luglio 1968 è divenuta suffraganea dell'arcidiocesi di Porto di Spagna in forza della bolla Si quis mente[4] di Papa Paolo VI.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Le Antille Olandesi sono state una dipendenza del Regno dei Paesi Bassi nelle Piccole Antille. La dipendenza era composta da 5 isole: Curaçao, Bonaire, Saba, Sint Eustatius e Sint Maarten (solo per la parte meridionale), geograficamente divise in due gruppi distanti fra loro. In data 10 ottobre 2010 ha avuto luogo la dissoluzione delle Antille Olandesi, che hanno cessato di esistere come entità unitaria: a seguito dei referendum tenutisi nel corso degli ultimi anni, le isole di Bonaire, Saba e Sint Eustatius sono diventati comuni a statuto speciale dei Paesi Bassi, mentre Curaçao e Sint Maarten hanno ottenuto lo status di nazioni costitutive del Regno dei Paesi Bassi così come lo era già l'isola di Aruba, distaccatasi dalle Antille Olandesi il 1º gennaio 1986.
  2. Scoperta e annessa alla Spagna nel 1499, Aruba fu occupata dagli olandesi nel 1636. Aruba fece parte delle Antille olandesi, come colonia, fino al 1º gennaio 1986, anno in cui se ne separò per diventare un membro autonomo del Regno dei Paesi Bassi, passo preliminare per l'indipendenza, prevista per il 1996. Contrariamente a tale programma Aruba ricusò l'indipendenza e proclamò invece la sua fedeltà ai Paesi Bassi, e nel 1994 un accordo interno tra il governo centrale del Regno e quelli locali di Aruba e delle altre Antille Olandesi regolamentò definitivamente l'assetto amministrativo di appartenenza al Regno.
  3. Gregorio XVI (LA) Breve Apostolici ministerii, in Raffaele de Martinis, Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima, Tomo V, Romae 1893, p. 299
  4. Paolo VI (LA) Bolla Si quis mente
Voci correlate
Collegamenti esterni