Collezione di Villa Cagnola (Gazzada Schianno)
Collezione di Villa Cagnola (Gazzada Schianno) | |
Antonio e Bartolomeo Vivarini, Polittico con Annunciazione tra sant'Agostino e san Filippo (1452), tempera su tavola | |
Categoria | Musei pontifici |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lombardia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Comune | Gazzada Schianno |
Diocesi | Arcidiocesi di Milano |
Indirizzo |
Via Guido Cagnola, 21 21045 Gazzada Schianno (VA) |
Telefono | +39 0332.461304 |
Fax | +39 0332 870887 |
Posta elettronica | info@villacagnola.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Santa Sede |
Tipologia | arte, arte sacra |
Contenuti | arazzi, arredi, ceramiche, dipinti, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, caffetteria, organizzazione di eventi e mostre temporanee, punto ristoro, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Villa Cagnola |
Data di fondazione | 1970 |
La Collezione di Villa Cagnola di Gazzada Schianno (Varese) è allestita in alcuni ambienti della Villa Cagnola, edificata nella prima metà del XVIII secolo e ristrutturata nel XIX secolo dal senatore Cagnola come luogo d'esposizione per le proprie collezioni d’arte e per l'archivio familiare. La raccolta venne donata nel 1946 dal conte Guido Cagnola (1861 - 1854) alla Santa Sede.
Percorso di visita e opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettili, databili dal XIV al XIX secolo.
Sezione I - Dipinti
La collezione conserva pregevoli dipinti, tra cui spiccano:
- Crocifissione di Gesù Cristo (XIV secolo), tempera su tavola, opera di un seguace di Simone Martini.[1]
- San Giacomo Maggiore (1360 - 1365), tempera su tavola, di Giovanni del Biondo.[2]
- Madonna con Gesù Bambino in trono (1375 - 1380), tempera su tavola, di Giovanni del Biondo.[3]
- Madonna con Gesù Bambino in trono (1430 - 1435 ca.), tempera su tavola, di Jacopo Bellini.[4]
- Polittico con Annunciazione tra sant'Agostino e san Filippo (1452), tempera su tavola, di Antonio e Bartolomeo Vivarini.[5]
- Scomparto di polittico con San Francesco d'Assisi (terzo quarto del XV secolo), tempera su tavola, di Bartolomeo Vivarini.[6]
- Due tondi con San Gabriele arcangelo annunciante e Madonna annunciata (1470 - 1480), tempera su tavola, di Ercole de' Roberti o Francesco del Cossa. [7][8]
- Gesù Cristo portacroce (primo quarto del XVI secolo), olio su tavola, di Antonello de Saliba.[9]
- Ritratto di giovane donna (primo quarto del XVI secolo), olio su tavola, di Andrea Piccinelli, detto Andrea del Brescianino.[10]
- Madonna che legge con Gesù Bambino (1508), olio su tavola, di Paolo Morando.[11]
- Capriccio con arco in rovina e porto di mare (1770 ca.), olio su tela, di Francesco Guardi.
Sezione II - Sculture
Nella sezione trovano spazio la statuaria vera e propria con opere in marmo, terracotta, legno e bronzo, ma anche oggetti d'arte di vario genere, tra i quali spiccano:
- Madonna con Gesù Bambino (terzo quarto del XV secolo), di Antonio Rossellino.
- Angelo reggicandelabro (seconda metà del XVI secolo), opera del Giambologna.
- Orfeo e Euridice (primo quarto del XVII secolo), in terracotta, di Pietro Bernini.
- Ritratto di Giuseppe Cagnola (seconda metà del XIX secolo), in marmo, di Vincenzo Vela.
Sezione III - Arazzi
Gli arazzi della Collezione Cagnola sono 21, tutt'ora distribuiti tra le sale del Museo e l'invaso dello scalone, come si presentavano ai visitatori della villa, quando ancora la abitava Guido Cagnola. È una raccolta ampia e varia per stili e temi, da annoverare tra le principali del genere in Lombardia, e comprende arazzi di fattura fiamminga (tranne uno di provenienza francese), databili dall'inizio del XVI alla prima metà del XVIII secolo.
Sezione IV - Mobili antichi
I mobili della collezione sono tutt'ora inseriti negli ambienti della villa, adibiti a museo, e costituiscono parte integrante dell'arredamento. Vi sono rappresentate tutte le principali epoche dal XVI al XIX secolo con una predominanza di mobili lombardi. Troviamo cassoni, stipi monetieri e numerosi tavoli con piani in commesso di marmo, in scagliola oppure intarsiati ebano e avorio o in legni di varie essenze. Di rilievo:
- Stipo monetiere (XVII secolo), in legno, di mobiliere lombardo.
- Cassettone con ribalta e alzata trumeau (XVIII secolo), in legno, di ebanista lombardo.
- Console (seconda metà del XVIII secolo), in legno intarsiato, del celebre ebanista lombardo, Giuseppe Maggiolini.
- Due tavoli (seconda metà del XIX secolo), in legno intarsiato, ebano ed avorio, dell'ebanista milanese Ferdinando Pogliani.
Sezione V - Ceramiche
La collezione possiede una notevole raccolta di ceramiche (maioliche, porcellane, ecc.), di cui i membri della famiglia Cagnola, soprattutto Carlo, erano collezionisti sistematici ed enciclopedici. Vi sono ceramiche delle più importanti botteghe italiane ed europee tra il XVI ed il XVIII secolo e rari esemplari orientali, tra le quali si notano:
- Vaso con frutta (inizio XVI secolo), maiolica, della bottega dei Della Robbia.
- Piattino (seconda metà del XVII secolo), in maiolica, di Carlo Antonio Grue.
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
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