Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese
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 Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte, ingresso al museo | |
| Categoria | Musei di santuario |
|---|---|
| Stato |
 Italia |
| Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lombardia |
| Regione |
 Lombardia |
| Provincia | Varese |
| Comune | Varese |
| Diocesi | Arcidiocesi di Milano |
| Indirizzo |
Piazza Monastero 21100 Varese (VA) |
| Telefono | +39 0332 212042 |
| Posta elettronica | info@museobaroffio.it |
| Sito web | [1] |
| Proprietà | Parrocchia di Santa Maria del Monte |
| Tipologia | arte sacra, archeologico, arte sacra contemporanea |
| Contenuti | ceramiche, codici miniati, dipinti, disegni e grafica, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica |
| Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, didattica, fototeca, visite guidate |
| Sede Museo | Santuario di Santa Maria del Monte |
| Datazione sede | X secolo |
| Fondatori | Ludovico Pogliaghi, cardinale Ildefonso Schuster |
| Data di fondazione | agosto 1900 |
Il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese, allestito nel Santuario di Santa Maria del Monte (X secolo), è stato istituito nell'agosto 1900, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dal Santuario, da lasciti e donazioni di privati.
Storia
Alla fine del XIX secolo, nacque l'idea di istituire un Museo per custodire alcune importanti reperti legati alla storia del Santuario di Santa Maria del Monte, raccolti dal 1910 da Ludovico Pogliaghi (pittore, scultore e scenografo, 1857 - 1950), al quale era stato affidato l'allestimento del Museo e la catalogazione delle opere.
Il Museo del Santuario fu aperto nell'agosto 1900 in tre ambienti della canonica.
Nel 1929 la Parrocchia di S. Maria del Monte ereditò la collezione d'arte del barone Giuseppe Baroffio dall'Aglio (1859 - 1929) ed un cospicuo contributo per edificare un nuovo Museo che accogliesse, insieme alla raccolta, quanto era già parte del Museo del Santuario.
Il Museo Baroffio fu inaugurato dal beato Alfredo Ildefonso Schuster nel settembre 1936.
Nel 2001, dopo un lungo periodo di chiusura dovuto a lunghi ed impegnativi lavori di recupero, ampliamento e valorizzazione, il Museo è stato riaperto al pubblico.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, disposto su tre piani ed articolato in due sezioni espositive, si sviluppa in otto sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XII al XX secolo.
I - Sezione storico-artistica
Pittura e scultura
La sezione conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Statua della Madonna con Gesù Bambino (fine XII secolo), in pietra, di Domenico e Lanfranco da Ligurno, proveniente dal portale della chiesa romanica.
- Leone di san Marco (fine XII - inizio XIII secolo), in pietra, di Domenico e Lanfranco da Ligurno.
- Madonna del Latte (ultimo quarto del XV secolo), in marmo di Candoglia.
- Visitazione (fine XVI - inizio XVII secolo), olio su tela, di Camillo Procaccini.
- Cavalieri in ritirata (XVII secolo), olio su tela, di Jacques Courtois, detto il Borgognone.
- Zingara con tamburello (XVII secolo), olio su tela, del pittore fiammingo Michael Sweerts.
- Angelo (1650 ca.), disegno preparatorio di affresco, di Carlo Francesco Nuvolone.
- Fuga in Egitto (metà del XVII secolo), disegno preparatorio di affresco, di Carlo Francesco Nuvolone.
- Natura morta con funghi e frutto (XVIII secolo), olio su carta, attribuito a Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto.
- Preghiera (XVIII secolo), olio su tavola, di Pietro Antonio Magatti.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nella sezione sono esposti preziosi oggetti liturgici, paramenti sacri e codici miniati. Di rilievo:
- Antifonari ambrosiani con miniature (inizio XIV secolo).
- Antifonario ambrosiano (1476), codice pergamenaceo miniato con legatura in legno e cuoio, di Cristoforo de' Predis.
- Dossali del coro del Santuario (1478 ca.), in legno intagliato, attribuiti a Giacomo Del Maino e collaboratori, già attivi nella [[Basilica di Sant'Ambrogio di Milano].
- Paliotto con stemmi di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este (1491 - 1494), in seta ricamata in oro, broccato d'oro e d'argento, donato per celebrare le loro nozze e la nomina imperiale.
- Paliotto leonardesco con al centrale la Vergine delle Rocce (fine XV secolo), ispirata al celebre dipinto di Leonardo (1483 - 1486), in seta ricamata con imbottiture.
- Pulpito (XVII secolo), in legno di noce intagliato, opera di botteghe lombarde, già in santuario.
II - Sezione d'Arte Sacra contemporanea
La sezione, realizzata per volere di mons. Pasquale Macchi, ospita una notevole raccolta di opere (sculture, dipinti, grafiche e ceramiche), a soggetto mariano, di importanti artisti del XX secolo, che si pone in continuità con la tradizione artistica legata alla devozione della Vergine del Monte.
Tra gli artisti legati alla storia recente del Sacro Monte, si ricordano le opere di Floriano Bodini, Renato Guttuso e Trento Longaretti, come:
- La croce (1952 - 1953), olio su tavola, di Floriano Bodini.
- Madre e figlio (1956), scultura in noce, di Floriano Bodini.
- Fuga in Egitto (1981), tecnica mista su carta, di Renato Guttuso, bozzetto per il dipinto murale della terza cappella.
- Madonna del Giubileo (1999) olio su tela, di Trento Longaretti.
Inoltre, sono conservate opere di altri grandi artisti contemporanei. Di particolare interesse:
- Madonna con Gesù Bambino, litografia, di Henri Matisse.
- Deposizione (1948), smalto su metallo, di Aligi Sassu.
- Pietà (1950 - 1960), carboncino su carta, di Vittorio Tavernari.
- Incoronazione di Maria Vergine (1961), olio su tela, di Bernard Buffet.
- L'umanità processa Gesù (1971), olio su tavola, di Aldo Carpi.
- Statua della Madonna L'assunta, in bronzo, di Luciano Minguzzi.
- Madonna con Gesù Bambino, tempera su carta, di Mario Radice.
Galleria fotografica
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