Congregazione della Sacra Famiglia di Bergamo
Congregazione della Sacra Famiglia di Bergamo | ||
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in latino Congregatio a Sacra Famiglia | ||
Istituto di vita consacrata | ||
Fondatore | Paola Elisabetta Cerioli | |
Data fondazione | 3 dicembre 1868 | |
Luogo fondazione | Bergamo | |
sigla | C.S.F. | |
Prima approvazione da | Bergamo 3 dicembre 1868 | |
Data di approvazione | 24 aprile 1948 | |
Collegamenti esterni | ||
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La Congregazione della Sacra Famiglia di Bergamo (in latino Congregatio a Sacra Famiglia) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla C.S.F.[1]
Cenni storici
La congregazione trae origine dall'istituto per orfani e figli di contadini fondato a Villacampagna di Soncino il 4 novembre 1863 da Paola Elisabetta Cerioli (1816-1865) in memoria di suo figlio Carlino, prematuramente deceduto: inizialmente la congregazione comprendeva solo religiosi laici assistiti da sacerdoti diocesani messi a disposizione dal vescovo di Bergamo, ma divenne presto un istituto clericale.[2]
L'istituto fu riconosciuto da Luigi Speranza, vescovo di Bergamo, il 3 dicembre 1868 e ricevette il pro-decerto di lode dalla Santa Sede il 24 aprile 1948.[2]
La fondatrice è stata proclamata santa in Piazza San Pietro a Roma il 16 maggio 2004 da papa Giovanni Paolo II.[3]
Attività e diffusione
I membri della Congregazione della Sacra Famiglia si dedicano principalmente all'apostolato rurale.[2]
Oltre che in Italia, sono presenti in Svizzera, Brasile e Mozambico;[4] la sede generalizia è a Martinengo.[1]
Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 15 case e 71 religiosi, 56 dei quali sacerdoti.[1]
Note | |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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