Costituzioni egidiane

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Le Costituzioni egidiane (dal latino Constitutiones Ægidianæ), ufficialmente Constitutiones Sanctæ Matris Ecclesiæ sono una raccolta di leggi, divise in sei libri, riguardanti lo Stato della Chiesa, promulgate a Fano durante il parlamento convocato il 29 aprile 1357 dal cardinale Egidio Albornoz, legato e vicario generale dello Stato Pontificio.

Tale codice di leggi rimase in vigore dal 1357 fino al 1816. Le Costituzioni, oltre che elencare le disposizioni emanate dai pontefici nel tempo, spesso ignorate, chiarivano i rapporti con i feudatari e regolamentavano le questioni giurisdizionali interne e con gli Stati esteri.

Fornivano, inoltre, un nuovo assetto territoriale dell'intero stato, che risultava suddiviso nelle seguenti province (da Nord a Sud):

Le province erano affidate a rettori, dotati di poteri amplissimi in campo politico, amministrativo, finanziario, giurisdizionale e militare, ma che dovevano sottostare all'autorità suprema del legato pontificio.

La prima edizione a stampa delle "Costituzioni egidiane" venne pubblicata nel 1473 a Jesi da Federico del Conte di Verona, ma contiene molti errori rispetto all'opera originale[2]

Note
Fonti
  • Filippo Ermini, Gli ordinamenti politici e amministrativi nelle «Constitutiones Aegidianae», Fratelli Bocca, 1893 Pagina web.
  • Bullettino dell'Istituto storico italiano per il Medio Evo e Archivio muratoriano, Istituto storico italiano per il Medio Evo, Roma Pagina web
Voci correlate
Collegamenti esterni