Crocifissione di Gesù Cristo (Giovanni Bellini)
Giovanni Bellini, Crocifissione di Gesù Cristo (1460 ca.), tempera su tavola | |
Crocifissione di Gesù Cristo | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Veneto |
Regione ecclesiastica | Triveneto |
Provincia | Venezia |
Comune | |
Diocesi | Venezia |
Ubicazione specifica | Museo Correr |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Venezia |
Luogo di provenienza | Chiesa di San Salvador |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Crocifissione di Gesù Cristo |
Datazione | 1460 ca. |
Ambito culturale | scuola veneta |
Autore |
Giovanni Bellini |
Materia e tecnica | tempera su tavola |
Misure | h. 54,5 cm; l. 30 cm |
|
La Crocifissione di Gesù Cristo è un dipinto, eseguito nel 1460, a tempera su tavola da Giovanni Bellini (1433 - 1516), proveniente dalla Chiesa di San Salvador di Venezia ed attualmente conservato presso il Museo Correr nella medesima città.
Descrizione
Soggetto
Nel dipinto compaiono:
- Gesù Cristo crocifisso, campeggia al centro della composizione, è ormai morto,[1] è presentato perfettamente frontale con i segni della Passione ben visibili: i chiodi, il sangue che cola dalle ferite, l'espressione sofferente nel volto, la corona di spine.
- Maria Vergine immobile con le mani giunte, che si stringono nel dolore, è avvolta nell'ampio e pesante mantello blu, rivolge lo sguardo verso lo spettatore con un'espressione di grande angoscia.
- San Giovanni smunto e piangente, si rivolge verso Gesù Cristo con un'espressione attonita, quasi come se non potesse credere a ciò che vede e che sta vivendo.
- Angeli manifestano tutto il loro dolore, volando in cielo sopra la traversa della croce.
Ambientazione
La scena è ambientata davanti ad un ampio paesaggio con un cielo cristallino, che si perde in lontananza mostrando, ed un orizzonte particolarmente alto, vari dettagli quali un lago con un ponte di legno, una cava, una casetta e varie figurine intente a molteplici attività. Questa scomposizione in elementi minuziosi è tipica di Jacopo Bellini, padre dell'artista, e della prima produzione di Giovanni, che frena quella concezione unitaria grandiosa del paesaggio che sarà tipica delle sue opere mature.
Iscrizione
Nel dipinto figura un iscrizione, posta sulla terminazione superiore del montante della croce di Gesù, detta titulus crucis, nella quale si legge:
Notizie storico-critiche
Il dipinto, proveniente dalla Chiesa di San Salvador di Venezia, fa parte della fase giovanile di Giovanni Bellini, dove sono evidenti le influenze del cognato Andrea Mantegna. Per questo la datazione si colloca al 1460 circa, in coincidenza con un soggiorno di questi a Venezia.
Note | |
Bibliografia | |
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