Don Camillo (film 1983)
Don Camillo | |
- Locandina del film | |
Titolo originale: | ' |
---|---|
Lingua originale: | italiano |
Paese: | Italia |
Anno: | 1983 |
Durata: | 123' min |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 1,37 : 1 |
Genere: | commedia |
Regia: | Terence Hill |
Soggetto: | Giovanni Guareschi |
Ambientazione Geografica: | Pomponesco (Mantova) |
Ambientazione Storica: | XX secolo |
Tratto da: | Mondo piccolo: Don Camillo (1948), romanzo di Giovanni Guareschi |
Sceneggiatura: | Lori Hill |
Produttore: | Terence Hill, Mark Johnson |
Casa di produzione: | Paloma Production |
Distribuzione (Italia): | Vivivideo |
Interpreti e personaggi: | |
| |
Doppiatori italiani: | |
| |
Fotografia: | Franco Di Giacomo |
Montaggio: | Jack Fitzstephens, Camilla Toniolo |
Effetti speciali: | Pasquale Sarao |
Musiche: | Pino Donaggio |
Scenografia: | Mario Garbuglia |
Coreografia: | Mario Garbuglia |
Costumi: | Vera Marzot |
Trucco: | Fausto De Lisio, Mauro Menconi, Mario Napoli, Gino Zampiroli |
Don Camillo è un film commedia del 1983, diretto dal regista italiano Terence Hill (n. 1939), che ha come protagonisti due irriducibili amici/nemici:
- il parroco Don Camillo, interpretato dallo stesso Terence Hill (n. 1939) che parla con il Crocifisso per chiedergli perdono tutte le volte che gli verrebbe voglia di menare le mani;
- il sindaco del paese, nonché segretario della sezione comunista locale, Peppone, interpretato dall'attore inglese Colin Blakely (1930-1987).
Il film è il rifacimento dell'omonimo film di Julien Duvivier del 1952, tratto dal romanzo Mondo piccolo: Don Camillo (1948) del giornalista e umorista Giovannino Guareschi.
Trama
Pomponesco (Mantova): anni Ottanta del XX secolo.
Tra il parroco del paese, don Camillo, e il sindaco comunista, Peppone, non corre buon sangue. Entrambi tentano di ostacolarsi in ogni modo, benché poi riescano spesso a trovare un accordo nelle loro liti. Tra le varie ragioni di questi scontri quotidiani assistiamo a un incontro tra le due squadre di calcio del paese: gli Angeli e i Diavoli, che finisce 3 a 2 per i Diavoli. Dopo la partita, don Camillo, scopre che l'arbitro è stato comprato da Peppone, per questo si vendica barando al torneo di scopa.
Tutto questo attira su di lui e la sua "disinvoltura" le attenzioni delle gerarchie ecclesiastiche.
Don Camillo viene trasferito in una parrocchia sperduta. Alla stazione a salutarlo non c'è nessuno: per paura delle minacce del sindaco. Tutti i parrocchiani sono andati, in gran segreto, alla stazione successiva. Una bella sorpresa per don Camillo, che raddoppia, quando a quella successiva, trova l'intera banda dei rossi, con Peppone in testa, a salutarlo.
Location
Le riprese degli esterni del film sono state girate principalmente nel territorio padano, in particolare:
Gli interni, per la maggior parte, furono girati presso gli Studi cinematografici di Cinecittà a Roma.
Differenze di versione
Il film presenta varie differenze con la versione precedente:
- l'ambientazione non è più il borgo di Brescello, ma Pomponesco, nel mantovano;
- l'azione è attualizzata agli anni Ottanta.
- don Camillo si sposta in moto (non in bicicletta), pattina in chiesa e, toltosi l'abito talare, gioca a pallone in blue-jeans.
Galleria fotografica
|
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |