Elettorato del Palatinato




Elettorato del Palatinato del Reno | |
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Nome ufficiale | Kurfürstentum Pfalzgrafschaft bei Rhein |
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Nome completo | Principato elettorale della Contea palatina del Reno |
Lingue ufficiali | tedesco |
Capitale |
Heidelberg Mannheim (dal 1720) |
Dipendente da |
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Politica | |
Forma di Stato | Monarchia feudale |
Conte palatino | Principe elettore |
Nascita | 1356 con Roberto I |
Causa | promulgazione della Bolla d'oro del 1356 da parte dell'imperatore Carlo IV di Lussemburgo |
Fine | novembre 1803 con Massimiliano I di Baviera |
Causa | Guerre napoleoniche |
Territorio e popolazione | |
Territorio originale | Media Germania |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Protestantesimo |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da |
Contea Palatina del Reno Contea Palatina di Lotaringia Contea Palatina di Baviera ![]() |
Succeduto da |
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Mappa di localizzazione | |
Il Palatinato all'interno del Sacro Romano Impero nel 1618. A occidente il Basso Palatinato, a oriente l'Alto Palatinato. |
Il Principato elettorale del Palatinato (in tedesco Kurfürstentum Pfalz /ˈkʊɐ̯fʏɐ̯stəntʊm pfalt͡s/ o Kurpfalz /ˈkʊɐ̯pfalt͡s/), detto anche Elettorato Palatino o Palatinato Elettorale, fu uno stato del Sacro Romano Impero del tardo medioevo dell'età moderna. I regnanti locali ab immemorabili, come denotato già in una lettera papale del 1261, avevano il ruolo di principi elettori, privilegio sancito dalla Bolla d'Oro del 1356[1].
I conti palatini del Reno avevano inoltre l'incarico ereditario di vicari imperiali per i territori della Franconia, della Svevia e della Renania, ed erano tra i più importanti prìncipi secolari del Sacro Romano Impero. Nel 1541 l'elettore Ottone Enrico decise di convertirsi al protestantesimo e da allora il suo territorio entrò in crisi nei rapporti con gran parte degli altri stati cattolici della Germania centro-meridionale. Un declino notevole lo si ebbe durante il governo dell'elettore palatino Federico V, la cui incoronazione a re di Boemia nel 1619 diede inizio alla Guerra dei Trent'anni, che investì in breve tempo l'intero continente europeo. Dopo la pace di Vestfalia del 1648, le terre del Palatinato vennero ulteriormente afflitte dalla guerra delle riunioni[2] lanciata da re Luigi XIV di Francia, che culminò poi nella guerra dei nove anni]][3]. Retto in unione personale con l'elettorato di Baviera dal 1623, l'Elettorato Palatino venne infine mediatizzato nel 1803.
Geografia
Il territorio dell'Elettorato del Palatinato era posto nella regione centrale del Reno, tra la Mosella ed il fiume Kraichgau, ma lo stato si componeva a livello di geografia politica di due aree tra loro distinte, separate da altri territori appartenenti ad altri stati del Sacro Romano Impero con una miriade di enclavi ed exclavi.
I conti palatini
In età merovingia e carolingia il titolo di conte palatino era utilizzato per indicare, tra i vari funzionari pubblici, i più stretti collaboratori del sovrano. La loro presenza all'interno della corte franca è menzionata già nel 535, al tempo di re Childeberto I. Con il radicamento delle grandi famiglie aristocratiche nei territori dove detenevano cariche pubbliche, che finirono per essere dinastizzate, i conti palatini funsero sempre più da rappresentanti permanenti del potere regio a livello locale. I conti palatini erano presenti in tutti i regna dell'Impero carolingio, ma acquisirono sempre più importanza nel regno dei Franchi Orientali, dove in ciascuno dei ducati originari risiedeva un conte palatino che fungeva da contrappeso al potere del duca.
Storia
L'elettorato
La Bolla d'oro del 1356 assegnò la dignità di Principe elettore al conte palatino del Reno, decretando la fine dei diritti elettorali del ramo bavarese[4].
Tra i secoli XV e XVI i Wittelsbach del Palatinato Renano si suddivisero in molti sotto rami: Palatinato-Mosbach, Palatinato-Neumarkt, Palatinato-Simmern, Palatinato-Zweibrücken, Palatinato-Birkenfeld e Palatinato-Sulzbach. Uno di questi cadetti palatini entrò in guerra per spartirsi il ducato di Baviera-Landshut (Guerra di successione di Landshut), con il concorso del Principe Elettore Palatino e dal risultato della guerra si formò il ramo del Palatinato-Neuburg.
Con la Riforma Protestante il ramo Palatino ed Elettorale dei Wittelsbach era diventato luterano, mentre quello ducale bavarese era rimasto cattolico; il palatino Ottone Enrico (elettore dal 1556 al 1559) si convertì per primo al protestantesimo e fu l'ultimo dei grandi sovrani dei territori secolari dell'impero a farlo. L'Università di Heidelberg, ridisegnata da Ottone Enrico nello spirito della riforma protestante, venne da lui dotata dei libri provenienti dalle biblioteche dei monasteri cattolici soppressi. Lo stesso Ottone Enrico era un luterano profondamente religioso, per quanto non avesse avuto una particolare istruzione a livello teologico, perseguendo comunque attivamente gli interessi dei protestanti presso il governo dell'impero. L'Elettorato Palatino divenne poi calvinista, quando il ramo primogenito si estinse e nel 1559 gli successe nelle terre e nella dignità elettorale il ramo del Palatinato-Simmern, che fece del Palatinato e della sua capitale Heidelberg, con la sua celebre università, uno dei maggiori centri del calvinismo tedesco ed europeo.
Tra il 1609 e il 1614 scoppiò la guerra di successione nei ducati di Jülich-Kleve-Berg, che alla fine furono spartiti tra il Palatinato-Neuburg e il Margraviato di Brandeburgo.
La Guerra dei Trent'anni
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Per approfondire, vedi la voce Guerra dei Trent'anni |
Nel 1619, il protestante Federico V del Palatinato accettò la corona del regno di Boemia dagli stati generali di quel paese. Questo fatto diede inizio alla guerra dei trent'anni (1618-1648), uno dei conflitti più distruttivi della storia del genere umano che causò otto milioni di morti sia a causa delle vicende belliche che a causa delle pestilenze e delle carestie che si svilupparono nella maggior parte degli stati tedeschi del Sacro Romano Impero.[5]
Durante la Guerra dei Trent'anni (1618-1648) il Palatinato decise pertanto di schierarsi con l'Unione Evangelica, sia per supportare i diritti di Federico V alla corona boema, sia per contrastare i cattolici in Germania. Federico V divenne il condottiero di punta dei protestanti europei nel corso della prima fase del conflitto, ma dopo la battaglia della Montagna Bianca (1620), e la disfatta dell'esercito di Federico, entrambi i territori del Palatinato furono invasi dalle truppe della Lega cattolica capitanata da Massimiliano di Wittelsbach, Duca di Baviera.
Con la Pace di Vestfalia del 1648 si ridisegnarono i confini dei principati tedeschi e l'Alto Palatinato passò definitivamente sotto il Ducato di Baviera, che con esso guadagnò anche la dignità elettorale, mentre al figlio di Federico V, Carlo I Luigi venne restituito il solo Palatinato Renano, con una seconda dignità elettorale (in questo modo sia i Wittelsbach palatini, che quelli bavaresi, divennero Principe Elettori, che perciò da sette divennero otto).
Dal XVIII secolo alla fine del Sacro Romano Impero
Nel 1670 la sorella di Carlo II, Elisabetta Carlotta del Palatinato, sposò il duca Filippo d'Orléans, fratello minore di Luigi XIV di Francia; sulla base di questo pretesto, il sovrano francese reclamò metà del Palatinato per la Francia. L'erede diretto al trono del Palatinato era però il principe Filippo Guglielmo, conte palatino di Neuburg, duca di Jülich e Berg. La sua primogenita, Eleonora aveva sposato l'imperatore Leopoldo I del Sacro Romano Impero, mentre la secondogenita, Maria Anna, era andata in sposa a Carlo II di Spagna nel 1690.
Quando la Francia invase il Palatinato nel settembre del 1688 per forzare la mano alle proprie pretese, queste interconnessioni tra famiglie portarono rapidamente allo scoppio, tra il 1689 ed il 1697, della guerra dei nove anni. La Francia venne costretta a ritirarsi dal conflitto, ma non prima di aver distrutto la città di Heidelberg ed altre 20 città di peso nella regione. Questa distruzione colpì in particolare la Renania ed il Palatinato, e si ripropose ancora una volta nel 1693.[6] La Francia rinunciò infine alle proprie pretese col trattato di Ryswick[7] nel 1697.
La Divisione della Chiesa Palatina del 1705 raggiunse quindi un compromesso concedendo i 5/7 delle proprietà ecclesiastiche pubbliche ai riformati ed ai calvinisti, mentre i 2/7 sarebbero andati ai cattolici, escludendo comunque categoricamente i luterani, che ad ogni modo raggiungevano anche il 40% della popolazione in alcune aree.[8]
A sua volta, anche la linea del Palatinato-Neuburg si estinse nel 1742 e la sua eredità passò al Palatinato-Sulzbach e poiché nel 1777 anche il ramo bavarese della famiglia si estinse, anche le sue terre furono ereditate dai Sulzbach, riunendo per la prima volta dal XIV secolo la Baviera e il Palatinato sotto un solo Wittelsbach, il principe Carlo Teodoro. Nel 1799 entrambi furono poi ereditati da un ramo del Casato di Palatinato-Zweibrücken.
Nel 1801 la maggior parte del Palatinato Renano (quello a sinistra del fiume Reno) fu occupato dalle truppe di Napoleone ed in seguito il resto fu spartito tra Baviera, Baden e il Granducato di Assia-Darmstadt. Nel 1806 quel che restava del Palatinato in mano bavarese, si ingrandì grazie anche agli incrementi pervenuti dalla secolarizzazione del Vescovato di Spira. Al Congresso di Vienna nel 1814 e nel 1815 il Palatinato Renano posto a sinistra del Reno ritornò ai Wittelsbach bavaresi entrando formalmente a far parte del Regno di Baviera nel 1816, col semplice nome di Palatinato. L'area rimase alla Baviera sin dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando divenne parte della regione della Renania-Palatinato ancora oggi esistente.
Elettorato nel XVIII secolo

- Palatinato del Reno: Mannheim (capitale), Heidelberg, Frankenthal, Kirchberg, Craigau, Boksberg, Lutberg, Neustadt, Germrsheim, Lautern, Oppenheim, contea di Sponheim e Kretiznach, principato di Simmern, città di Alzey, ducato di Veldenz, ducato di Kleeburgt, contea di Sinsheim, contea di Mosbach, principato di Luntzenlstein (Alsazia, Petit Pierre), contea di Reichshofen (Alsazia);
- Palatinato superiore o bavarese: ducato di Sulzbach e di Rosenberg, ducato di Neuburg, abbazia imperiale di Waldsassen, Gundelfingen, Landsberg;
- ducato di Jülich: Jülich, contea di Sleiden, signoria di Ravenstein (14 villaggi);
- ducato di Berg: Düsseldorf, contea di Brouck, signoria di Winnenthal, signoria di Breskesand.
Divisioni amministrative dell'Elettorato del Palatinato nel 1789 | |||
Stadtämter |
Oberämter sponda sinistra del Reno
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Oberämter sponda destra del Reno
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Sovrani del Palatinato
Conti Palatini (915–1356)
Il Palatinato si lega dalla "Contea Palatina di Lotaringia", che inizia la propria esistenza nel X sec. Durante l'XI sec., il Palatinato diventa dominio della dinastia degli Azzoni, che governarono su numerose contee del Reno. Dal 1085/1086 circa, dopo la morte dell'ultimo Conte della dinastia degli Azzoni, Ermanno II di Lotaringia, il Palatinato perde la propria importanza militare in Lotaringia. L'autorità territoriale del Conte Palatino viene ridotta a semplice contea del Reno, da cui deriva il nome di "Contea Palatina del Reno".
Conti Palatini di Lotaringia (915–1085)
Non dinastici
- Vigerico di Lotaringia, Conte di Bidgau (ca. 915/916–922)
- Goffredo, conte di Jülich (ca. 945), padre di Goffredo I della Bassa Lorena
Casa degli Azzoni
- Ermanno I di Lotaringia, 945–994
- Azzo di Lotharingia, 994–1034
- Ottone I di Lotaringia, 1034–1045 (Duca di Svevia 1045–1047)
- Enrico I di Lotaringia, 1045–1061
- Ermanno II di Lotaringia, 1061–1085 (sotto la tutela di Anno II di Colonia sino al 1064)
Conti Palatini del Reno (1085–1356)
Primi conti
- Enrico II di Laach, 1085–1095
- Sigfrido di Ballenstedt, 1095–1113
- Goffredo di Calw, 1113–1129
- Guglielmo di Ballenstadt, 1129–1140
- Enrico II di Babenberg, 1140–1142
- Ermanno III di Stahleck, 1142–1156
Hohenstaufen
Il primo Conte Palatino del Reno ereditario è Corrado di Hohenstaufen, fratello minore dell'Imperatore Federico Barbarossa. I territori affidati alla sua linea sono la Franconia e i territori del Reno (le altre linee degli Hohenstaufen ricevono la Svevia, la Franca Contea e i restanti territori).
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Note | |
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Inizio | Fine | |||
![]() Corrado (1135ca–1195) |
1156 | 8 novembre 1195 | Fratello di Federico Barbarossa |
Guelfi
Nel 1195 il Palatinato passa alla casata dei Guelfi, grazie al matrimonio con Agnese, figlia di Corrado di Hohenstaufen.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
![]() Enrico V (1175ca–1227) |
8 novembre 1195 | 1212/3 | (1) Agnese di Hohenstaufen (2) Agnese di Landsberg |
Genero di Corrado; abdica in favore del figlio | |
![]() Enrico VI il Giovane (1196ca–1214) |
1212/3 | 16 o 26 aprile 1214 | Matilde di Brabante | Figlio di Enrico V e Agnese |
Wittelsbach
All'inizio del XIII secolo, con il matrimonio tra Agnese del Palatinato, figlia di Enrico V, e Ottone II di Wittelsbach, il territorio s'ingrandisce e i Wittelsbach, duchi di Baviera, acquisiscono anche il titolo di Conti Palatini.
Durante una successiva divisione dei territori tra gli eredi del duca Ludovico II di Baviera nel 1294, il ramo principale dei Wittelsbach entrò in possesso del Palatinato del Reno e dei territori del "Nordgau" (una regione della Baviera a nord del Danubio) con capitale Amberg. Politicamente legata al Palatinato, questa regione ottenne l'appellativo di "Palatinato Superiore" (Oberpfalz) nei primi decenni del XVI secolo, in contrapposizione al "Palatinato Inferiore" posto lungo il Reno.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
![]() Ludovico I (1173–1231) |
1214 | 15 settembre 1231 | Ludmilla di Boemia | Duca di Baviera dal 1183; nominato conte palatino del Reno dall'imperatore Federico II di Svevia | |
![]() |
![]() Ottone (1206–1253) |
15 settembre 1231 | 29 novembre 1253 | Agnese del Palatinato | Figlio di Ludovico I; duca di Baviera |
![]() Ludovico II il Forte (1229–1294) |
29 novembre 1253 | 2 febbraio 1294 | (1) Maria di Brabante (2) Anna di Glogau (3) Matilde d'Asburgo |
Figlio di Ottone; duca di Baviera (Alta Baviera) | |
![]() Rodolfo I (1274–1319) |
2 febbraio 1294 | 1317 | Matilde di Nassau | Figlio di Ludovico II e Matilde; duca di Baviera (Alta Baviera); deposto da suo fratello, l'imperatore Ludovico IV |
Con il trattato di Pavia nel 1329, l'Imperatore Ludovico IV, figlio di Ludovico II, restituisce il Palatinato ai nipoti Rodolfo e Roberto.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
![]() Rodolfo II (1306–1353) |
1329 | 4 ottobre 1353 | (1) Anna di Carinzia-Tirolo (2) Margherita d'Aragona |
Figlio di Rodolfo I | |
![]() Roberto I (1309–1390) |
4 ottobre 1353 | 10 gennaio 1356 | (1) Elisabetta di Namur (2) Beatrice di Berg |
Figlio di Rodolfo I |
Elettori Palatini (1356–1777)
Nella Bolla d'oro del 1356 il Palatinato viene riconosciuto come uno degli elettorati secolari, "superando" quindi il trattato di Pavia del 1329 che prevedeva l'alternanza del privilegio elettivo tra i due rami della dinastia Wittelsbach, e gli vengono abbinati i titoli di Principe elettore, Arci-siniscalco del Sacro Romano Impero e Vicario imperiale (Reichsverweser) di Franconia, Svevia, del Reno e del sud della Germania. Da questo momento i regnanti del Palatinato sono conosciuti informalmente come Elettori Palatini (Kurfürst von der Pfalz).
Primo elettorato (1356–1648)
Wittelsbach (linea anziana)
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Roberto I (1309–1390) |
10 gennaio 1356 | 16 febbraio 1390 | (1) Elisabetta di Namur nessun figlio (2) Beatrice di Berg nessun figlio |
Figlio di Rodolfo I |
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![]() Roberto II (1325–1398) |
16 febbraio 1390 | 6 gennaio 1398 | Beatrice d'Aragona 4 figli e 3 figlie |
Figlio di Adolfo e nipote di Rodolfo I |
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![]() Roberto III (1352–1410) |
6 gennaio 1398 | 18 maggio 1410 | Elisabetta di Norimberga 6 figli e 3 figlie |
Figlio di Roberto II; re di Germania dal 1400 |
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![]() Ludovico III (1378–1436) |
18 maggio 1410 | 30 dicembre 1436 | (1) Bianca di Lancaster 1 figlio (2) Matilde di Savoia 3 figli e 2 figlie |
Figlio di Roberto III |
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![]() Ludovico IV (1424–1449) |
30 dicembre 1436 | 13 agosto 1449 | Margherita di Savoia 1 figlio |
Figlio di Ludovico III e Matilde |
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![]() Federico I (1425–1476) |
13 agosto 1449 | 12 dicembre 1476 | – | Figlio di Ludovico III e Matilde; tutore e reggente del nipote Filippo, figlio di Ludovico IV |
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![]() Filippo il Giusto (1448–1508) |
12 dicembre 1476 | 28 febbraio 1508 | Margherita di Baviera-Landshut 9 figli e 5 figlie |
Figlio di Ludovico IV |
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![]() Ludovico V (1478–1544) |
28 febbraio 1508 | 16 marzo 1544 | Sibilla di Baviera nessun figlio |
Figlio di Filippo; si converte al luteranesimo |
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![]() Federico II (1482–1456) |
16 marzo 1544 | 26 febbraio 1556 | Dorotea di Danimarca nessun figlio |
Figlio di Filippo |
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![]() Ottone Enrico (1502–1559) |
26 febbraio 1556 | 12 febbraio 1559 | Susanna di Baviera nessun figlio |
Figlio di Roberto e nipote di Filippo; conte palatino e duca di Neuburg dal 1505 |
Wittelsbach (linea di Simmern)
All'estinzione della linea principale, nel 1559, l'Elettorato passa a Federico del Palatinato-Simmern, un fervente calvinista il cui trisnonno fu il figlio di Roberto III.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Federico III (1515–1576) |
12 febbraio 1559 | 26 ottobre 1576 | (1) Maria di Brandeburgo-Kulmbach 6 figli e 5 figlie (2) Amalia di Neuenahr nessun figlio |
Conte palatino e duca di Simmern dal 1557 Cugino di 7º grado di Ottone |
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![]() Ludovico VI (1539–1583) |
26 ottobre 1576 | 22 ottobre 1583 | (1) Elisabetta d'Assia 5 figli e 7 figlie (2) Anna della Frisia orientale nessun figlio |
Figlio di Federico III |
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![]() Federico IV (1574–1610) |
22 ottobre 1583 | 19 settembre 1610 | Luisa Giuliana di Nassau 4 figli e 4 figlie |
Figlio di Ludovico VI; suo zio Giovanni Casimiro del Palatinato-Simmern esercita la reggenza fino al 1592 |
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![]() Federico V (1596–1632) |
19 settembre 1610 | 23 febbraio 1623 | Elisabetta Stuart 8 figli e 5 figlie |
Figlio di Federico IV; re di Boemia dal 1619 al 1620; deposto dall'imperatore Ferdinando II per tradimento |
Federico V nel 1619 accetta la corona del Regno di Boemia, ma è sconfitto dall'imperatore Ferdinando II nella battaglia della Montagna Bianca e il Palatinato viene occupato dalle truppe spagnole. Ė soprannominato il "Re d'Inverno", perché il suo regno si limitò al periodo invernale di quell'anno. Nel 1623 Federico viene bandito dall'Impero.
Wittelsbach (linea di Baviera)
I territori di Federico V vengono affidati a Massimiliano I di Baviera, esponente del ramo bavarese dei Wittelsbach.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Massimiliano il Grande (1573–1651) |
23 febbraio 1623 | 24 ottobre 1648 | (1) Elisabetta di Lorena nessun figlio (2) Maria Anna d'Asburgo 2 figli |
Duca di Baviera dal 1597 al 1651 |
Secondo elettorato (1648–1777)
Wittelsbach (linea di Simmern)
Con la Pace di Vestfalia del 1648 Carlo Luigi è restaurato come regnante nel Palatinato Inferiore e gli viene riconosciuto un nuovo titolo di Principe elettore (ora però successivo in precedenza nell'ordine delle cariche) insieme all'ufficio di Arci-tesoriere del Sacro Romano Impero, mentre la precedente dignità elettorale rimane in capo a Massimiliano I come Elettore di Baviera.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Carlo I Luigi (1617–1680) |
24 ottobre 1648 | 28 agosto 1680 | Carlotta d'Assia-Kassel 2 figli e 1 figlia |
Figlio di Federico V |
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![]() Carlo II (1651–1685) |
28 agosto 1680 | 26 maggio 1685 | Guglielmina Ernestina di Danimarca nessun figlio |
Figlio di Carlo Luigi |
Wittelsbach (linea di Neuburg)
Nel 1685 si estingue la linea di Simmern e il Palatinato viene ereditato da Filippo Guglielmo del Palatinato-Neuburg, figlio di Volfango Guglielmo che si era convertito dal luteranesimo al cattolicesimo, e trisnipote del trisnipote di Roberto III. Con Filippo Guglielmo il Palatinato torna ad essere uno stato cattolico.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Filippo Guglielmo (1615–1690) |
26 maggio 1685 | 2 settembre 1690 | (1) Anna Caterina Vasa 1 figlio (2) Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt 9 figli e 8 figlie |
conte palatino e duca di Neuburg, duca di Jülich e Berg dal 1653 Cugino di 15º grado di Carlo II |
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![]() Giovanni Guglielmo (1658–1716) |
2 settembre 1690 | 8 giugno 1716 | (1) Maria Anna Giuseppina d'Asburgo 2 figli (2) Anna Maria Luisa de' Medici nessun figlio |
Figlio di Filippo Guglielmo ed Elisabetta Amalia |
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![]() Carlo III Filippo (1661–1742) |
8 giugno 1716 | 31 dicembre 1742 | (1) Ludwika Karolina Radziwiłł 1 figlio e 3 figlie (2) Teresa Caterina Lubomirska 2 figlie |
Figlio di Filippo Guglielmo ed Elisabetta Amalia; sposta la capitale da Heidelberg a Mannheim nel 1720 |
Wittelsbach (linea di Sulzbach)
Il Palatinato viene ereditato da Carlo Teodoro del Palatinato-Sulzbach.
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Carlo IV Teodoro (1724–1799) |
31 dicembre 1742 | 30 dicembre 1777 | (1) Elisabetta Augusta del Palatinato-Sulzbach 1 figlio (2) Maria Leopoldina d'Asburgo-Este nessun figlio |
Conte palatino e duca di Sulzbach dal 1733 Cugino di 5º grado di Carlo III |
Elettori di Baviera e Conti Palatini del Reno (1777–1803)
Nel 1777 il ramo bavarese dei Wittelsbach si estingue nella discendenza maschile e la Baviera viene ereditata da Carlo Teodoro, che assume il rango spettante all'Elettore di Baviera e l'ufficio di Arci-siniscalco, mentre il separato titolo di Elettore Palatino viene abolito.
Wittelsbach (linea di Sulzbach)
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Carlo Teodoro (1724–1799) |
30 dicembre 1777 | 16 febbraio 1799 | (1) Elisabetta Augusta del Palatinato-Sulzbach 1 figlio (2) Maria Leopoldina d'Asburgo-Este nessun figlio |
Wittelsbach (linea di Zweibrücken)
Ritratto | Nome (nascita–morte) |
Regno | Matrimoni | Note | |
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Inizio | Fine | ||||
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![]() Massimiliano Giuseppe (1756–1825) |
16 febbraio 1799 | 27 aprile 1803 | (1) Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt 2 figli e 3 figlie (2) Carolina di Baden 2 figli e 6 figlie |
Conte palatino e duca di Zweibrücken dal 1795; re di Baviera dal 1806 |
Massimiliano Giuseppe unifica tutti i territori dei Wittelsbach in un unico dominio nel 1799. L'Elettorato Palatino si dissolve nel corso delle guerre rivoluzionarie francesi, venendo prima occupato dai francesi e poi spartito tra gli stati vicini. Il Sacro Romano Impero è sciolto nel 1806 e ciò che rimane dei territori palatini confluisce nel nuovo Regno di Baviera retto da Massimiliano Giuseppe.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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