Festa di Maria Santissima dell'Alto

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Festa di Maria Santissima dell'Alto
Processione di Santa Maria dell'Alto.jpg
Processione di Maria Santissima dell'Alto (anni '60)
Festa mariana
Processione
Festa locale
Commemorazione celebrata Ritrovamento della sacra immagine della Maria Santissima dell'Alto
Chiamata anche
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Trapani
Comune Alcamo
Località
Luogo specifico Santuario di Maria Santissima dell'Alto
Diocesi Trapani
Periodo Estate
Data inizio fine agosto
Data fine 8 settembre
Data mobile
Data d'istituzione XVI secolo
Organizzata da
Tradizioni religiose Pellegrinaggi, Recita del Rosario, celebrazione eucaristica, processione,
Tradizioni folcloristiche falò, recital di poesie
Tradizioni culinarie
Informazioni
Collegamenti esterni

La Festa di Maria Santissima dell'Alto è una festa popolare che si svolge annualmente nel comune di Alcamo, in provincia e Diocesi di Trapani in onore di Maria in onore della Natività della Beata Vergine Maria. Anticamente aveva l'aspetto di un'allegra festa campestre a cui partecipavano migliaia di persone di tutte le età.

Tradizioni

La devozione degli alcamesi a Maria SS. dell'Alto ha radici molto lontane. Lungo la via sacra dei pellegrinaggi, sul Monte Bonifato, erano poste 14 fiureddi (figurelle), delle stazioni della Via Crucis: durante il percorso i fedeli recitavano il rosario della Madonna dell'Alto. Queste "figurelle" vennero collocate nel 1703, ma furono distrutte allorchè si costruì la strada asfaltata che porta al Monte Bonifato; alcuni anni addietro l'Amministrazione della Congregazione ne ha fatto realizzare delle nuove in legno, posizionate lungo il sentiero che sale fino al santuario.

Nel '500 gruppi di fanciulle, vestite con l'abito della Madonna, coperto con un velo nero, andavano in pellegrinaggio fino al santuario per implorare la pioggia, come descrive il poeta Sebastiano Bagolino in uno dei suoi carmi. Il 2 novembre di ogni anno, giorno della commemorazione dei defunti, si effettuavano anche dei pellegrinaggi in suffragio delle loro anime.

I fedeli che salivano al santuario situato sul monte Bonifato erano soliti accompagnarsi con fiaccole: il popolo festante mangiava, ballava e beveva, al suono delle chitarre e altri strumenti che si portavano dietro. Giù in città, frotte di ragazzi facevano a gara nel festeggiare la Madonna e nei crocicchi saltavano sulle vampe (falò) che erano allestite dagli abitanti della zona. Così vengono rappresentati dal poeta dialettale Carmelo Messina Ruisi:

Frotti di picciutteddi strati strati

Vannu currennu pazzi d'allegria,

Portanu 'mmanu ciacculi addumati

E a gara fannu lustru pi Maria.

Il viottolo che conduce al santuario

Altra antica usanza era quella di fare dei falò ("li vampi"): il fuoco, in questa antica tradizione propiziatoria, è un simbolo di purificazione; la fiamma rappresenta la morte del vecchio peccato e la luce dell'uomo nuovo dopo avere ricevuto il Battesimo. Da un documento del 1795 risulta che l'8 settembre veniva distribuito il pane ai poveri e l'alloggio in alcune stanze attigue al santuario. Inoltre, lungo le strade cittadine, soprattutto nella via Santissimo Salvatore e nella Piazzetta Trinità, venivano posti degli altarini, abbelliti con dei panierini in carta colorata trasparente e contenenti dei lumini accesi. La sera venivano cantate le litanie in siciliano alla Madonna dell'Alto. Ecco un esempio di giaculatoria:

Di lu munti cumparìu

Chista amabili Signura

e la vitti sant'Elia

ch'è di l'autu Maria

I falò (li vampi in dialetto), agli incroci delle vie la sera della vigilia, rappresentavano anche dei momenti di allegria per i ragazzi; fino a qualche anno fa si facevano anche sulla spiaggia di Alcamo Marina e nelle campagne, ma le vecchie tradizioni sono quasi scomparse.

La Festa oggi

Ogni anno le manifestazioni religiose hanno luogo tra il mese di agosto e settembre: dopo un triduo di preparazione, l'ultima domenica di agosto i fedeli si recano in pellegrinaggio a piedi dalla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù fino al santuario. Segue una settimana mariana, con canti, recita del rosario e Celebrazioni Eucaristiche nel santuario e infine l'8 settembre, festa della natività di Maria, si porta in processione il simulacro della Madonna, accompagnato dalla banda musicale.

Dopo la processione sul monte, spesso ha luogo un recital di canti e poesie in dialetto per lodare la Madonna.

Fonti
  • Archivio Storico Diocesano, Relacione della Venerabile chiesa di Nostra Signora dell'Alto fuori la città di Alcamo sulle cime del Monte Bonifato, s.d. Mazara, Prima visita di Mons. Papè, Mazara del Vallo, 1774, arm. 35, palc. 1, posiz. 3, f. 195r-196v.
Bibliografia
  • Vincenzo Regina, Profilo storico di Alcamo e delle sue opere d'arte dalle origini al secolo XV, Cartograf, Trapani, 1972
  • Vincenzo Regina, La chiesa della Madonna dell'Alto sul monte Bonifato , Ed.Campo, Alcamo, 2005
  • Vincenzo Regina, Alcamo. Storia, arte e tradizione vol.I, Sellerio, Palermo, 1980
  • Carlo Cataldo, Accanto alle aquile: Il castello alcamese di Bonifato e la chiesa di S. Maria dell'Alto, Brotto editore, Palermo, 1991
  • Carlo Cataldo, Tradizioni religiose di Alcamo p.18, ed. Campo, Alcamo, 1984
  • Carlo Cataldo, La conchiglia di S.Giacomo p.183, ed. Campo, Alcamo, 2001
  • Tommaso Papa, La festa della Madonna dell'Alto; La Domenica, bollettino della Parrocchia S.Oliva di Alcamo,Alcamo,4 settembre 1960
  • Calia,Craparo, Baldassano Cataldo,Itinerari in Sicilia - La Bella Alcamo - Religiosità e Tradizioni, p. 56-57,editore Cartograf, Trapani, 1991
Voci correlate
Collegamenti esterni