Santuario di Maria Santissima di Custonaci

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Santuario di Maria Santissima di Custonaci
Custonaci SantuarioMariaSS facciata.jpg
Santuario di Maria Santissima, facciata
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Sicilia
Provincia Trapani
Comune Custonaci
Diocesi Trapani
Religione Cattolica
Indirizzo Piazza Santuario 1
91015 Custonaci (TP)
Telefono +39 0923 971113
Posta elettronica info@santuariocustonaci.it
Proprietà Parrocchia di Maria Santissima di Custonaci
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione Santuario
Dedicazione Maria Vergine
Stile architettonico rinascimentale, neogotico
Inizio della costruzione 1536
Completamento 1900
Data di consacrazione 1578
Strutture preesistenti cappella dell'Immacolata Concezione
Pianta croce latina
Altitudine 186 m s.l.m.
Coordinate geografiche
38°04′42″N 12°40′33″E / 38.07825, 12.67585 Stemma Sicilia
Mappa di localizzazione New: Sicilia
Custonaci
Custonaci
Trapani
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Palermo
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Il Santuario di Maria Santissima di Custonaci è un edificio di culto, dedicato a Maria Vergine, situato al centro del borgo di Custonaci (Trapani), sicuramente è la testimonianza storico-artistica più importante dell'intera area. La Madonna di Custonaci è patrona e custode dei comuni dell'Agro ericino.

Storia

Santuario di Maria Santissima

Il santuario sorge sulla sommità di un imponente rilievo collinare e al centro dell'attuale impianto urbanistico di Custonaci, nel luogo che secondo la tradizione venne prescelto per la collocazione dell'immagine della Madonna giunta dal mare.

La chiesa attuale fu costruita intorno al 1536, su una precedente cappella dedicata all'Immacolata Concezione, che nel tempo divenne un importante luogo di culto e meta di pellegrinaggi, frequentato già nel XIV secolo.

Un primo ampliamento della struttura sembra risalire al 1565, mentre consistenti lavori di ristrutturazione e restauro furono eseguiti tra il 1727 ed il 1772 e successivamente tra il 1870 ed il 1900 per volontà del canonico monsignor Giuseppe Rizzo, che modificò sostanzialmente l'intero impianto ecclesiale originario. Alla fine del XIX secolo al pittore padovano Carlo Righetto venne affidata la decorazione pittorica della chiesa, terminata agli inizi del XX secolo.

Nel 1909 fu eretta l'omonima parrocchia.

Nel 2012, a seguito di alcuni lavori di adeguamento liturgico dell'area presbiteriale, la Chiesa venne arricchita con nuovi arredi sacri (altare, ambone e sede), oltre al riposizionamento della balaustra del XVIII secolo.

Descrizione

Esterno

Santuario di Maria Santissima, pavimento del sagrato

La chiesa posta su alto podio, accessibile grazie ad una lunga e monumentale scalinata, risalente alla fine del XIX secolo, è preceduta da un singolare sagrato, pavimentato con ciottoli, di diverse dimensioni e colori, che formano disegni a motivi floreali e geometrici.

La facciata, a salienti, presenta un rosone in tufo; di stile romanico, essa sovrasta un profondo portale a sesto acuto, sormontato da un timpano, con tre archi concentrici, sorretti da altrettante colonnine con capitelli, aperto con una porta in legno di noce del 1842. Ciascun fianco mostra un portale e due finestre a monofore.

Sul lato destro del santuario, svetta una torre campanaria quadrata con l'orologio, mentre su quello sinistro si erge il campanile a vela che ospita tre campane ed una quarta disposta lateralmente; nel 1794 fu rifusa la campana risalente al 1577 per realizzarne una più grande.

Interno

Santuario di Maria Santissima, interno

L'interno, a pianta croce latina, si presenta divisa in tre navate, da due ordini di colonne in muratura dipinte con effetti marmorei dalle quali si innalzano archi a sesto acuto in stile neogotico. La chiesa è coperta da volte a crociera, decorate a cielo stellato e presenta all'incrocio tra il transetto e la navata una cupola, aperta da quattro oculi strombati.

La navata centrale, più ampia delle laterali, termina con un abside rettangolare, valorizzato da una splendida mostra d'altare, realizzata nel 1728 in marmi policromi.

Il piano di calpestio della chiesa è coperto da un pavimento, messo in opera alla fine del XIX secolo, in lastre di marmo policrome, che formano un disegno geometrico.

Antonello da Messina (bottega di), Madonna con Gesù Bambino in trono e due angeli reggicorona detta Madonna di Custonaci (1471 o 1521), olio su tavola

All'interno, di particolare interesse storico-artistico, si notano:

  • nella navata sinistra,
  • nella navata destra,
    • nella lunetta del portale laterale, Trasporto del dipinto al Santuario, affresco di Carlo Righetto: il dipinto mostra in lontananza il profilo del monte Erice.
Mario Bruno (bottega di), Giacomo Miceli, Battistero (1884-1891), marmo e legno

Dal presbiterio si accede alla sacrestia dove si conservano:

Museo

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Museo Arte e Fede di Custonaci

Dalla sacrestia, tramite una scalinata risalente al 1701, si accede ad alcuni ambienti, attualmente adibiti a Museo Arte e Fede, dove sono esposti dipinti, sculture, suppellettili liturgiche, libri antichi a stampa ed ex voto, provenienti dallo stesso Santuario. Viene qui pure custodita una tempera su tavola (di cm 205x85) del 1541, opera della bottega del Antonello Crescenzio, che raffigura una Madonna in trono con bambino e che era utilizzata come porta: trovata all'inizio degli Anni Settanta del XX secolo, è stata restaurata.

Culto e la festa

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Festa della Madonna di Custonaci

La tradizione vuole che il culto sia iniziato nel XV secolo, dopo il dono di un dipinto raffigurante una Madonna che allatta Gesù Bambino, fatto una nave francese o veneziana, che lo trasportava da Alessandria d'Egitto, dopo aver invocato Maria Santissima Madre, scampò a una tempesta e riuscì a rifugiarsi nel golfo di Cornino nei pressi dell'attuale borgo di Custonaci.

Il culto e la devozione verso Maria Santissima di Custonaci, grazie ai diversi miracoli ricevuti per sua intercessione, si è diffuso in buona parte della Sicilia (Favignana, Castelvetrano, Sciacca ecc.), ma pure in Spagna, Francia, Tunisia e nelle Americhe.

Nel 1752 venne solennemente incoronata, con decreto e beneplacito di papa Benedetto XIV dal Capitolo Vaticano col titolo di Maria Santissima di Custonaci.

La festa, che secondo alcune fonti storiche ebbe inizio nel 1572, attualmente dura cinque giorni, dal sabato al mercoledì dell'ultima settimana di agosto: il sabato, prima della Messa solenne, il sindaco accende il cero, recita la preghiera di affidamento e consegna le chiavi della città alla Madonna, mentre il parroco pone sul capo della Vergine e di Gesù Bambino le corone del XVIII secolo; la domenica, durante la mattina, prima della celebrazione eucaristica, il rappresentante dei comuni del territorio ericino accende la Lampada votiva della Pace. Il lunedì sera ha luogo la rievocazione storica dello sbarco della sacra immagine, nella Baia di Cornino: una veliero, seguita da diverse imbarcazioni, consegna ai marinai locali il dipinto della Madonna di Custonaci. Dopo lo sbarco, accompagnato da canti popolari siciliani del gruppo folkloristico locale e da spettacolari fuochi pirotecnici, inizia la processione a terra, con il trasporto della sacra immagine al santuario. Il martedì è dedicato alla celebrazione dei Vespri solenni e alla sfilata dei carri storico-allegorici, che rievocano alcuni episodi della Bibbia e della vita di Maria Vergine; la festa si conclude il mercoledì, con la processione per le vie cittadine e lo spettacolo pirotecnico.

Note
  1. Discorde è la datazione del dipinto, in quanto la lettura di un'iscrizione, riapparsa durante il restauro del 2004 ed ancora parzialmente visibile, è alternativamente interpretata dagli studiosi come 1471 o 1521.
  2. La Lampada votiva della Pace viene riaccesa ogni anno nell'ultima domenica di agosto, durante la Festa della Madonna di Custonaci.
Voci correlate
Collegamenti esterni