Gesù Cristo e la Samaritana al pozzo (493 - 526)

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Ravenna BaS.ApollinareNuovo Gesù+SamaritanaPozzo 493-526.jpg
Maestranze bizantine, Gesù Cristo e la Samaritana al pozzo (493526), mosaico
Gesù Cristo e la Samaritana al pozzo
Opera d'arte
Stato

bandiera Italia

Regione Stemma Emilia Romagna
Regione ecclesiastica Emilia
Provincia Ravenna
Comune

Stemma Ravenna

Località
Diocesi Ravenna-Cervia
Parrocchia o Ente ecclesiastico Arcidiocesi di Ravenna-Cervia
Ubicazione specifica Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, parete settentrionale, registro superiore, scena undicesima dall'abside
Uso liturgico quotidiano
Comune di provenienza Ravenna
Luogo di provenienza ubicazione originaria
Oggetto decorazione musiva
Soggetto Gesù Cristo e la Samaritana al pozzo
Datazione 493 - 526
Datazione
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Ambito culturale Bottega bizantina
Autore

Anonimo

Altre attribuzioni
Materia e tecnica mosaico
Misure h. 100 cm; l. 135 cm
Iscrizioni Γ
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni
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5Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».......
13Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». 17Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: "Io non ho marito". 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene l'ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». 27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». 30Uscirono dalla città e andavano da lui.
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Gesù Cristo e la Samaritana al pozzo è una parte della decorazione musiva parietale, eseguita tra il 493 ed il 526, a mosaico policromo, da maestranze bizantine o ravennati, che orna la parete settentrionale della Basilica di Sant'Apollinare Nuovo di Ravenna.

Descrizione

La scena si svolge in campagna nel podere che il patriarca Giacobbe aveva donato al figlio Giuseppe, al centro del quale vi era un pozzo detto "di Giacobbe", che era in realtà una ricca fonte, utilizzata sia per attingere l'acqua sia per abbeverare gli animali. La scena sembra essere divisa in due parti da uno dei sostegni verticali che reggono la carrucola del pozzo.

Nella decorazione musiva, che raffigura la prima parte del racconto evangelico, compaiono:

  • a sinistra, la Samaritana presentata come una giovane donna, che sta tirando su dell'acqua dal pazzo e tiene con ambedue le mani, la corda del secchio.
  • a destra,
    • Gesù Cristo, accaldato ed assetato, seduto su una roccia vicino al pozzo, in atteggiamento benedicente, accompagnato da un Apostolo, dove una donna sta attingendo l'acqua;
    • Apostolo s'intravede alle spalle di Gesù Cristo, dopo essere tornato da Sicar con il cibo: il mosaicista in questo particolare segue fedelmente quanto narrato nel Vangelo.

Iscrizione

Nel mosaico si trova un'iscrizione, in lettere capitali greche, posta sulla veste dell'Apostolo, alla destra di Gesù Cristo, dove si legge:

(EL) (IT)
« Γ » « »

Notizie storico-critiche

Teodorico, figlio adottivo dell'imperatore d'Oriente Zenone, conquista Ravenna nel 493. Inizia a costruire una nuova cappella palatina per il culto ariano: la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, dove i lavori di costruzione e decorazione proseguirono fino alla sua morte, avvenuta nel 526.

Bibliografia
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 1, Editore Electa-Bruno Mondadori , Milano 1990, pp. 110 - 111 ISBN 9788842445210
  • Giuseppe Bovini, Mosaici di S. Apollinare Nuovo di Ravenna, Editore Dante, Ravenna 1959
  • Friedrich Wilhelm Deichmann, Archeologia cristiana, Editore: L'"Erma" di Bretschneider, Roma 1993, pp. 167 - 169, 171 - 201
Voci correlate
Collegamenti esterni