Giostra di Sant'Emidio (Ascoli Piceno)
Giostra di Sant'Emidio (Ascoli Piceno) | |
Cattedrale di Sant'Emidio, sagrato: offerta dei ceri e benedizione dei cavalieri | |
Festa patronale Rievocazione storica | |
Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Sant'Emidio, patrono della città |
Chiamata anche | Quintana di Ascoli Piceno |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Ascoli Piceno |
Comune | Ascoli Piceno |
Luogo specifico | vie e piazze del centro storico |
Diocesi | Ascoli Piceno |
Periodo | Estate |
Data | 26 luglio |
Data mobile | agosto, prima domenica |
Data d'istituzione | 1955 |
Organizzata da | Ente Quintana di Ascoli Piceno |
Tradizioni religiose | benedizione |
Tradizioni folcloristiche | gara equestre, cortei storici |
Informazioni | Ente Quintana Piazza Arringo 8 - 63100 Ascoli Piceno Tel. +39 0736 298223; +39 0736 261165 |
Collegamenti esterni Sito web | |
La Giostra di Sant'Emidio, detta anche Quintana, è una sfida fra le contrade, che si svolge annualmente ad Ascoli Piceno, dal 26 luglio (festa di sant'Anna) alla prima domenica di agosto, in onore di sant'Emidio (273 ca. - 303 o 309), patrono della città e primo vescovo della Diocesi.
Storia
Le origini della Quintana secondo alcuni studiosi sono individuabili nel IX secolo, periodo che coincide con l’invasione saracena del territorio piceno. Questo spiegherebbe anche la presenza del busto, da colpire, posto sul campo di gioco che rappresenta il Moro, ossia il nemico della fede.
Gli Statuti ascolani, redatti nel 1377, descrivono le celebrazioni del 5 agosto in onore del patrono, sant'Emidio e ne documentano i vari momenti:
- Giostra dell'anello, sfida, riservata ai cavalieri esperti, che consisteva nel riuscire a scagliare una lancia in corsa dentro un anello d'argento appeso ad una fune. La corsa equestre si teneva in piazza Arringo, luogo simbolo del potere spirituale e temporale della città. Al vincitore veniva donato dell'anello stesso.
- Corsa a piedi, antesignana delle attuali gare di mezzofondo.
- Corsa equestre, il vero e proprio Palio, che veniva disputata su un percorso cittadino che, per secoli, fino all'inizio del XX secolo, è rimasto pressoché immutato con partenza da Porta Romana ed arrivo in piazza Arringo. I fantini, per lo più staffieri e giovani popolani, abili nell'arte equestre, montavano sui loro cavalli, imboccavano il decumano massimo (l'attuale Corso Mazzini) e si lanciavano fino alla curva della Chiesa della Madonna del Carmine, per poi slanciarsi verso piazza Arringo dove era sistemato il pallium, il trofeo della gara, che consisteva in un drappo di velluto cremisi acquistato di solito in Umbria o a Napoli. Il primo concorrente che riusciva a toccarlo per primo lo faceva proprio, diventando il vincitore della corsa.
- Quintana, si teneva al tramonto a conclusione delle celebrazioni per sant'Emidio, era una gara equestre riservata ai nobili, che si svolgeva secondo un preciso e consolidato programma:
- Vestizione
- Corteo
- Giostra a cavallo, gara che si teneva in piazza Arringo e consisteva nel colpire con la lancia il centro di uno scudo tenuto da un guerriero di legno, evitando di essere centrati dal colpo di bastone che il fantoccio recava nell'altra mano.
Sestieri
La città è suddivisa in sei rioni, denominati Sestieri, che prendono il loro nome in base alla collocazione:
- Porta Romana (rosso e blu): prende il nome dalla porta che si apriva sulla Via Salaria, nella zona ovest della città.
- Porta Maggiore (nero e verde): deriva il nome dalla porta civica realizzata nel 1587, Antonio Giosafatti, ormai demolita.
- Piazzarola (bianco e rosso): e deriva il nome da Plateola, la piccola piazza su cui sorgeva la chiesa di Sant'Angelo Minore, demolita nell'anno 1908, citata come Ecclesiam Sancti Angeli Minoris in Platea.
- Porta Solestà (giallo e blu): prende il nome dall'omonima porta civica.
- Porta Tufilla (nero e rosso): estende il suo territorio cittadino al di fuori della porta omonima, edificata da Camillo Merli nell'anno 1553.
- Sant'Emidio (rosso e verde): comprende il centro storico, inglobando nel suo territorio piazza del Popolo e piazza Arringo.
Descrizione
La Quintana si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:
Lettura del bando
Nel Medioevo il bando veniva letto per annunciare la festa patronale di sant'Emidio e le manifestazioni previste per questa solennità. Attualmente, la lettura del bando viene fatta con un corteo storico che muove dal palazzo dell'Arengo nel pomeriggio del 26 luglio, festa di sant'Anna, e inizio tradizionale della novena e dei festeggiamenti in onore del patrono.
Offerta dei ceri
La sera della vigilia della giostra della Quintana, si svolge sul sagrato della Cattedrale di Sant'Emidio, una cerimonia alla presenza del Vescovo e delle autorità civili, che prevede:
- Sorteggio per l'ordine di partenza dei cavalieri giostranti: i rotolini con i nomi dei Sestieri vengono collocati entro un elmo e un giovane valletto provvede all'estrazione.
- Benedizione dei cavalieri giostranti e delle loro cavalcature.
- Offerta dei ceri: i valletti della Quintana, dopo che il Sindaco ha donato un grande cero a nome del Comune, offrono dei mazzi di ceri che bruceranno sulla tomba del Santo patrono per tutto l'anno, per invocare il bene sulla città e giustizia per i cittadini.
Corteo storico
Il principale corteo storico ha luogo la prima domenica di agosto, giorno della Giostra di Sant'Emidio, e muove per le piazze vie del centro storico. Altri cortei si svolgono in occasione della lettura del bando (26 luglio), dell'Offerta dei Ceri (vigilia della giostra) e in tutte le altre manifestazioni ufficiali che ruotano intorno alla Quintana.
Il corteo attuale è composto da quasi 1500 figuranti che esprimono la realtà cittadina nelle sue reali componenti e nei suoi ruoli sociali. È costituito dal gruppo comunale con il Magnifico Messere (il sindaco in carica) e con gli anziani (le magistrature in carica), dalle rappresentanze dei Castelli e delle Terre del comitato territoriale ascolano, dai figuranti dei Sestieri che si sfidano nella giostra. Quest'ultimi sfilano nell'ordine di classifica dell'ultima edizione della Giostra che è stata disputata.
Giostra di Sant'Emidio
Il torneo della Quintana è una gara di abilità e di destrezza nella quale si cimentano per la conquista del Palio, sei cavalieri, ciascuno rappresentante un Sestiere cittadino.
La giostra consiste nel colpire con la lancia, in tre consecutivi assalti da ripetersi per tre volte ogni turno (tornata), il bersaglio del Saraceno da parte di ogni cavaliere giostrante lanciato al galoppo lungo un percorso a forma di otto della lunghezza di 720 m., delimitato da siepi. Il bersaglio è costituito dallo scudo sistemato sul braccio sinistro di un fantoccio, detto Saraceno, che si trova infisso nel vertice nord di intersezione delle due corsie diagonali del percorso. Il bersaglio è diviso in cinque zone o sezioni concentriche con punteggio graduato in modo decrescente dal centro verso l'esterno (100, 80, 60, 40, 20 punti). Il punteggio globale è dato dalla somma dei punti totalizzati nei 3 bersagli e da quelli derivanti dalla conversione in punti dei secondi impiegati per ogni tornata.
Galleria fotografica
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