Il seminatore (Vincent van Gogh)

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NDL Otterlo KröllerMüllerMuseum VanGogh Seminatore 1888.jpg

Vincent van Gogh, Il seminatore (1888), olio su tela
Il seminatore
Opera d'arte
Stato bandiera Paesi Bassi
Regione - class="hiddenStructure noprint"
Provincia Gheldria
Comune Otterlo
Ubicazione specifica Kröller Müller Museum
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Il seminatore
Datazione 17 - 28 giugno 1888
Ambito culturale
Autore Vincent van Gogh
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 64 cm; l. 80,5 cm
Virgolette aperte.png
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti».
Virgolette chiuse.png

Il seminatore è un dipinto, eseguito tra il 17 ed il 28 giugno 1888, ad olio su tela, dal pittore olandese Vincent van Gogh (1853 - 1890) e attualmente conservato nel Kröller Müller Museum di Otterlo (Olanda).

Descrizione

Soggetto

La scena dell'opera si svolge in un paesaggio agreste, dove compare:

  • Seminatore, vestito con pantaloni e camicia blu, procede con passo deciso sul terreno, mentre con il braccio sinistro tiene a tracolla un sacchetto di semi e con la destra, compiendo un ampio gesto, sparge i semi di cui si nutrono anche i gabbiani o i corvi.
  • Disco solare, al centro, che con la sua luce immerge tutto lo sfondo del cielo in un giallo intenso e carico.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • Il terreno, in primo piano, risponde con un blu caliginoso e con macchie di viola brillante: è uno scambio vero e proprio dei colori e della realtà. Il campo, normalmente giallo, qui è raffigurato in blu, e il cielo, generalmente azzurro-blu, qui è giallo; questo capovolgimento allude al cielo che è passato in terra, mentre questa è salita al cielo, ossia ai due momenti dell'incarnazione e ascensione di Gesù.
  • I semi del frumento gettati dal contadino sono gialli, come il sole, e fecondano la terra: Se se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto (Gv 12,24 ): non c'è ascensione senza discesa. San Paolo nella lettera ai Filippesi (Fil 2,6-8 ) commenta: (Cristo Gesù), il quale pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. In italiano si parla di "svuotamento", ma in greco il termine kenosis dice molto di più: è l'abbassamento estremo di Dio per amore dell'uomo; indica lo svuotarsi completamente ed il privarsi totalmente dei propri beni personali, non per imposizione, ma per libera scelta. Impegnarsi, dare il meglio di sé, senza farlo pesare né prima né dopo e porsi al servizio del prossimo.
  • Il sole sta tramontando, il terreno è di colore blu come il cielo, ma anche come il mare; c'è una specie di sentiero che lo divide in due. Nell'Antico Testamento si narra che il mare si suddivise in due ed il popolo ebreo s'incamminò sull'asciutto in mezzo al mare, verso la terra promessa" (la casa a sinistra del dipinto). Gesù invece camminò sulle acque. Il contadino volta le spalle al sole e va nella direzione opposta rispetto al sentiero: non siamo al tramonto, ma all'alba di un nuovo giorno.

Notizie storico-critiche

L'opera fu realizzata da Vincent van Gogh nel giugno 1888 in Provenza, nel sud della Francia, dove si era recato alla ricerca di una luce più forte e di toni più accesi. Infatti, il dipinto è proprio il tentativo di realizzare un'immagine che parlasse "un linguaggio simbolico per mezzo solo del colore".

L'originalità del dipinto è nell'accostamento violento dei colori forti, il giallo della parte superiore e il viola della parte inferiore, come indica in una lettera all'amico pittore Émile Bernard (1868 - 1941), datata 18 giugno 1888:

« Eccoti uno schizzo dell'ultima tela, su cui io lavoro, un seminatore: un gran campo con zolle di terra arata, arditamente viola per la maggior parte. Un campo di grano maturo, di un tono d'ocra giallo con un po' di carminio. [...] La blusa del seminatore è azzurra e i suoi pantaloni sono bianchi. [...] Ci sono pure dei richiami di giallo nel terreno, dei toni neutri che nascono dall'unione del viola col giallo; ma me ne sono fregato della verità del colore. [...] Il quadro è diviso in due, metà è gialla, la parte alta; il basso è viola. Ebbene, i pantaloni bianchi riposano l'occhio e lo distraggono nel momento in cui il forte contrasto simultaneo del giallo e del viola lo disturberebbe, ecco ciò che volevo dire. »

Rispetto a questa descrizione, il pittore apportò alcune modifiche, durante l'esecuzione del dipinto, mettendo del verde nel cielo giallo, dell'arancio nel campo viola e i pantaloni dell'uomo divennero blu.

Nell'esecuzione e nella struttura compositiva del dipinto, il pittore si è ispirato ad un'opera con soggetto analogo realizzato dal pittore francese Jean Francois Millet (1814 - 1875):

Bibliografia
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 4, Editore Electa-Bruno Mondadori , Milano 1992, pp. 230 - 231 ISBN 9788842445258
  • Giulio Carlo Argan et al., Vincent van Gogh, Milano 2005. ISBN 9780847827291
  • Rainer Metzger et al., Vincent Van Gogh. Tutti i dipinti, col. "Mid size", Editore Taschen, Colonia 1994
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, p. 231 ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni