L'imputato

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
L'imputato
L'imputato.jpg

Copertina dell'ultima edizione italiana
Titolo originale The Defendant{{{titolo originale}}}
Altri titoli Il bello del brutto
Lingua originale inglese
Autore Gilbert Keith Chesterton
Datazione 1901
Datazione italiana 1985
Genere raccolta di saggi
Virgolette aperte.png
Quello che chiamiamo un cattivo coltello è un buon coltello, solo non abbastanza efficace per noi; ciò che definiamo un cattivo cappello è un buon cappello non abbastanza buono per noi [...]. M'è parso dunque ingiusto che l'umanità si accanisse senza requie a chiamare cattive quelle cose che sono state tanto buone da farne apparire migliori altre [...]. Mi sono persuaso che il compito precipuo dell'uomo, per quanto umile, sia la difesa. Ho capito che un difensore è particolare necessario dal momento che i terrestri disprezzano la terra [...].
Virgolette chiuse.png
(Gilbert Keith Chesterton, Prefazione a L'imputato[1])

L'imputato (titolo originale: The Defendant) è una raccolta di saggi dello scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton, edita nel 1901.

In Italia è stata pubblicata per la prima volta nel 1985 con il titolo Il bello del brutto.

Contenuto

La raccolta comprende sedici brevi saggi:

  • Difesa dei romanzi d'appendice (A defence of penny dreadfuls)
  • Difesa dei voti avventati (A defence of rash vows)
  • Difesa degli scheletri (A defence of skeletons)
  • Difesa della pubblicità (A defence of publicity)
  • Difesa del nonsense (A defence of nonsense)
  • Difesa dei pianeti (A defence of planets)
  • Difesa delle pastorelle di porcellana (A defence of china shepherdesses)
  • Difesa delle informazioni utili (A defence of useful information)
  • Difesa dell'araldica (A defence of heraldry)
  • Difesa del brutto (A defence of ugly things)
  • Difesa della farsa (A defence of farce)
  • Difesa dell'umiltà (A defence of humility)
  • Difesa del gergo (A defence of slang)
  • Difesa del culto dei bambini (A defence of baby-worship)
  • Difesa dei racconti polizieschi (A defence of detective stories)
  • Difesa del patriottisimo (A defence of patriotism)

Ne L'imputato Chesterton si fa appassionato difensore delle realtà umili e quotidiane, ritenute banali e insignificanti dalla mentalità moderna:

« [...] ciò che Chesterton contrappone in queste pagine alla sedicente "follia" della modernità, che altro non è che volontà di potenza, di trasgressione, scioglimento da ogni vincolo e principio per affermare una propria orgogliosa autosufficienza, è la saggezza, ovvero un'antica virtù cristiana [...]. »
(Paolo Gulisano, pag. 12)

A questo scopo, Chesterton adopera in particolare l'arma del paradosso, la "strategia di straniamento secondo la quale la maniera migliore per rivalutare e diffonder un'opinione, un fenomeno culturale, una supposta verità è proprio quella di presentarli in modi imprevisti e grotteschi, illuminandone il versante nascosto, scoprendone aspetti insospettati, cogliendo nessi capaci di stravolgere una rete consolidata di riferimenti e certezze acquisite. [...] La sua stessa instancabile apologia della fede cristiana prima, e della religione cattolica poi, testimoniano la sua abilità retorica nel volgere a difesa di un'istituzione quegli stessi paradossi e acutezze intellettuali che il secolo dei lumi aveva impiegato a suo dileggio"[2].

Storia editoriale

I saggi raccolti nell'opera erano già apparsi sulla rivista The Speaker a partire dall'aprile del 1901. Già l'anno precedente Chesterton aveva iniziato a collaborare con questo giornale, un settimanale di idee liberali, pubblicando soprattutto articoli letterari, recensioni e - talvolta - stroncature.

In seguito al grande successo di questi articoli, che diedero avvio alla carriera di Chesterton e lo fecero conoscere al grande pubblico per la prima volta, nel dicembre 1901 le sedici apologie furono raccolte in volume e pubblicate dall'editore Rex Brimley Johnson[3].

Note
  1. Traduzione di Piera Sestini per l'edizione Sellerio.
  2. Attilio Brilli, pag. 12
  3. Paolo Gulisano, pag. 11
Bibliografia
  • Attilio Brilli, Le ragioni del paradosso, introduzione a Gilbert Keith Chesterton, Il bello del brutto, Sellerio, Palermo, 1985, ISBN 8838903476, pagg. 9-14
  • Paolo Gulisano, "L'Imputato": ovvero come difendere ciò che sembra indifendibile, prefazione a Gilbert Keith Chesterton, L'imputato. In difesa di ciò che c'è di bello nel brutto del mondo, Lindau, Torino, 2011, ISBN 8871809300, pagg. 5-14, online
Voci correlate
Collegamenti esterni