Lega di Cambrai

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La Lega di Cambrai fu un'alleanza stretta nel 1508 fra l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo, Luigi XII di Francia, papa Giulio II e Ferdinando il Cattolico re d'Aragona per contrastare le mire espansionistiche di Venezia. Il dominio dei Veneziani, dopo vane trattative, colpiti dal papa con interdetto e scomunica e sconfitti dai Francesi ad Agnadello, parve crollare. Ma Giulio II, riavute le sue terre e timoroso di un'espansione francese, pose fine alla Lega di Cambrai, formando con Venezia e Spagna la Lega Santa (1511).

La massima espansione dei domini veneziani di Terraferma, agli inizi del Cinquecento: Venezia approfittò delle Guerre d'Italia, cioè le guerre che contrapponevano Francia e Spagna per il predominio sulla penisola (in special modo erano contese Milano e Napoli), per espandersi ulteriormente in Terraferma (conquiste di Cremona, dei porti sul litorale romagnolo, tra cui Ravenna, dei porti pugliesi), finché non venne fermata con la battaglia di Agnadello del 1509

L'intesa segreta fu siglata a Cambrai, cittadina al confine tra la Francia e le Fiandre, il 10 dicembre 1508 da Margherita d'Asburgo, figlia di Massimiliano e governatrice delle Fiandre, e dal cardinale di Rouen Georges I d'Amboise. Si realizzò dopo anni di rapporti difficili, segnati dall'occupazione francese del ducato di Milano iniziata nel 1499.

Nel preambolo del trattato, alla cui stesura venne ammesso anche l'ambasciatore spagnolo, si affermava la volontà comune di muovere contro i nemici del nome di Cristo, gli infedeli. Ma come primo obbiettivo aveva quello di muovere guerra contro la Serenissima e fu fissato nei particolari quanto, in caso di vittoria, spettasse ai coalizzati:

  • alla Santa Sede le città di Ravenna, Cervia, Rimini, Faenza, Imola e Cesena;
  • all'imperatore Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Rovereto e il Friuli;
  • alla Francia i territori di Cremona, Crema, Brescia, Bergamo e la Ghiara d'Adda;
  • al re Ferdinando il Cattolico Trani, Brindisi, Otranto, Gallipoli e gli altri porti pugliesi tenuti dai veneziani;
  • al duca di Ferrara Alfonso I d'Este il Polesine di Rovigo
  • al duca di Mantova Federico II Gonzaga le cittadine di Peschiera, Asola e Lonato;
  • al duca di Savoia Carlo II di Savoia e al re d'Ungheria, qualora avessero partecipato all’alleanza, furono promesse rispettivamente l'isola di Cipro e la Dalmazia.

Oltre alla risoluzione del dissidio tra il duca di Gheldria Carlo e l'imperatore, fra le clausole del trattato fu inserita l'investitura imperiale del futuro re di Francia, Francesco d'Angoulême, già promesso sposo della figlia di Luigi XII, Claudia, e dei suoi discendenti maschi, del ducato di Milano, per il quale il re cristianissimo avrebbe dovuto corrispondere a Massimiliano I d'Asburgo centomila ducati d'oro.

Bibliografia
  • Elena Valeri, Cambrai, lega di su treccani.it, Treccani Enciclopedia machiavelliana , 2014 URL consultato il 3-07-2020