Georges I d'Amboise
Georges I d'Amboise Cardinale | |
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Jean Clouet (scuola di), Ritratto del cardinale Georges I d'Amboise (1530 ca.), carboncino e sanguigna su carta; Parigi, Museo Condé | |
Età alla morte | 50 anni |
Nascita | Chaumont-sur-Loire 1460 |
Morte | Lione 25 maggio 1510 |
Sepoltura | Rouen, Cattedrale di Notre-Dame, cappella di Maria Vergine, mausoleo dei cardinali d'Amboise |
Ordinazione presbiterale | 1484 |
Nominato vescovo | 13 dicembre 1484 da Innocenzo VIII |
Consacrazione vescovile | 1489 |
Elevazione ad Arcivescovo | 14 marzo 1492 da Innocenzo VIII |
Creato Cardinale |
17 settembre 1498 da Alessandro VI (vedi) |
Cardinale per | 11 anni, 8 mesi e 8 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Georges I d'Amboise, detto Cardinale di Rouen (Chaumont-sur-Loire, 1460; † Lione, 25 maggio 1510), è stato un arcivescovo e cardinale francese.
Cenni biografici
Nacque nel 1460 a Chaumont-sur-Loire presso Amboise (Francia). Era figlio di Pierre d'Amboise, signore di Chaumont e Anne de Bueil. Aveva otto sorelle e nove fratelli, di cui quattro vescovi. Zio dei cardinali François Guillaume de Castelanu de Clermont-Ludéve, Luigi II d'Amboise e Georges II d'Amboise. Cugino del cardinale René de Prie e imparentato con il cardinale Georges d'Armagnac.
Ha conseguito il dottorato in diritto canonico e non si hanno altre informazioni sulla sua educazione.
Primi anni
Fu rettore della chiesa di Saint-André-de-Gailliac (Arcidiocesi di Albi), poi Protonotario apostolico. L'8 gennaio 1475 fu nominato abate commendatario della collegiata di Saint-Paul de Narbonne e due anni dopo ottenne in commenda anche il monastero benedettino di Grandselve nell'arcidiocesi di Tolosa, commenda che cedette nel 1592 a Luigi de Narbonne.
Episcopato
Divenne elemosiniere del re Luigi XI di Francia e da questi fu nominato arcivescovo di Narbona nel 1482, ma non fu confermato dal Papa. Si dimise nel 1483. Nel 1484 fu eletto vescovo di Montauban, mantenne i suoi incarichi in commendam e occupò la sede fino al 1491. Ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1484 e quella vescovile nel 1489.
Fu amico del duca Luigi d'Orléans, che aiutò a tornare alla fede e di cui impedì il divorzio nel 1486. Fu compromesso nella rivolta del duca contro la reggente nel 1487. Fu arrestato e rinchiuso a Corbeil insieme al vescovo di Puy; con intervento della Santa Sede fu liberato nel febbraio 1489 e poté prendere possesso della sua diocesi.
Inviato in Svizzera nel maggio 1491, il 1º giugno partecipò alla dieta di Berna. Giurò fedeltà al re Carlo VIII di Francia il 4 settembre 1491. Fu promosso alla sede metropolitana di Narbona nel 1491 e confermato l'anno seguente. Occupò la sede fino al 1494. Nel 1493 re Carlo VIII lo promosse alla sede metropolitana di Rouen, carica confermata dal Papa il 21 aprile 1494. L'arcivescovo ne prese possesso il 7 agosto seguente. Prestò il giuramento di obbedienza al Papa a Vienne il 22 agosto nelle mani del vescovo di Saint-Malo Guillaume Briçonnet. Fu intronizzato a Rouen il 21 settembre e occupò la sede fino alla sua morte.
Fu tenente di Normandia in assenza del duca Luigi d'Orléans, al quale si unì in Italia nell'aprile 1495. Incontrò il re Carlo VIII ad Asti il 15 luglio e tornò in Normandia nel gennaio 1496 con il duca. Ricevette il duca a Rouen il 15 gennaio 1498. Nell'aprile di quell'anno il duca diventa re Luigi XII di Francia e nominò l'arcivescovo primo ministro. Partecipò alla consacrazione del re a Reims il 28 maggio seguente.
San Francesco di Paola aveva chiesto al nuovo re il permesso di tornare in Calabria, cosa che gli fu in un primo momento concessa, ma su intervento del cardinale Georges I d'Amboise gli fu chiesto di restare a corte. Con il nuovo sovrano l'influsso a corte dell'eremita calabro diminuì sensibilmente.
Georges d'Amboise svolse con abilità e integrità questo mandato, che conservò sino alla morte. Si dall'inizio della sua amministrazione si guadagnò i favori del popolo nell'abolire la tassa straordinaria che di consetudine veniva richiesta con l'insediamento di un nuovo re. Non aumentò mai le imposte ai suoi cittadini nonostante le guerre che la Francia intrapprese in quel periodo. Fece dei regolamenti utili, abbreviando la durata dei processi e cercò di mettere fine alla corruzione dei giudici. Il suo governo valse al suo re il titolo con cui i francesi lo ricordano Père du Peuple.
Cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 17 settembre 1498, con il titolo presbiterale di san Sisto. Alessandro VI gli inviò la berretta rossa tramite il figlio, Cesare Borgia, che aveva appena rinunciato al cardinalato e il 21 dicembre il cardinale Giuliano della Rovere gli conferì il cappello a Parigi. Ancora nel dicembre di quell'anno ottenne, per ragioni di Stato, l'annullamento del matrimonio del re con Giovanna di Valois. L'annullamento fu richiesto dal re per poter convolare a nozze con Anna di Bretagne nel gennaio seguente.
Il 9 febbraio 1499 firmò un trattato con Venezia al quale il Papa aderì. Impegnato il re francese nella conquista del milanese, entrò con lui a Milano il 6 ottobre 1499 dove fu incaricato di organizzare quel ducato. Tornò in Francia il novembre successivo dopo la rivolta del marzo 1500 e l'occupazione di Milano da parte di Ludovico Sforza, il cardinale fu nominato luogotenente generale e giunse a Vercelli in aprile. Riprese il ducato e inviò Sforza prigioniero in Francia. Entrò trionfalmente a Lione il 23 giugno e ricevette dal re Luigi XII il feudo di Lomello.
Tornato in Italia all'inizio del 1501 per la conquista di Napoli si recò a Trento come ambasciatore dal 2 al 13 ottobre 1501. Fu nominato dal Papa, su istanza del re di Francia, legato pontificio per la Francia per un anno. Entrò a Rouen da legato il 2 gennaio dell'anno seguente e fu ricevuto a Parigi il 2 febbraio.
Contribuì a fondare l'Ordine della Vergine Maria voluta dalla moglie ripudiata del re Giovanna e a riformare la vita religiosa presso il clero. Nel maggio 1502 partì da Blois per l'Italia. Fu afflitto da una malattia ad Asti nel luglio successivo. Riorganizzò il governo di Genova, tornò in Francia e rientrò in Francia in ottobre.
Dopo la morte di papa Alessandro VI entrò a Roma dalla porta del Popolo il 10 settembre 1503 e prese parte al primo conclave di quell'anno, che elesse papa Pio III. Ricevette dal nuovo papa, in commendam, i monasteri benedettini di Saint-Evroult d'Ouche, diocesi di Lisieux e di Saint-Pierre de Lagny, diocesi di Parigi. Il 13 ottobre 1503 gli fu riconfermata la sua carica come legato per la Francia. Partecipò anche al secondo conclave di quell'anno che vide l'elezione al Soglio di Pietro di Giulio II, che subito dopo l'elezione lo nominò legato ad vitam di Avignone e confermò ad beneplacitum la sua legazione ad latere per tutta la Francia. Il cardinale lasciò Roma l'8 dicembre.
Il 18 novembre 1504 incoronò Anna di Bretagne come regina di Francia a Saint-Denis, Parigi. Nel maggio 1506 presiedette gli Stati Generali celebrati a Plessis-lès-Tours. In dicembre di quell'anno il Papa confermò la sua legazione durante il concistoro che vide la creazione di tre cardinali suoi parenti.
Nel giugno 1507 partecipò all'incontro tra il re di Francia e il re Ferdinando il Cattolico a Savona. Nell'aprile 1508 fu a Lione e nel novembre successivo a Cambrai insieme ad altri plenipotenziari, dove il 10 dicembre pose la firma a nome del re di Francia sul trattato della lega di Cambrai che sancì la pace tra la Francia e l'imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I d'Asburgo. L'anno successivo partecipò col re alla nuova campagna militare nel milanese ed entrò con lui a Milano il 1º luglio. Il papa volle mandarlo come legato presso la Serenissima ma, già malato, il cardinale tornò a Lione e poi a Rouen. L'anno successivo era di nuovo a Lione dove trovò la morte il 25 maggio 1510 nel convento dei Celestini. Il re assistette alle esequie. Le sue spoglie furono trasferite a Rouen e sepolte nel coro della cattedrale metropolitana, il suo cuore rimase a Lione.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate commendatario di Grandselve | Successore: | |
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Antoine Pierre de Narbonne | 22 ottobre 1477-3 settembre 1492 | Louis de Narbonne de Talairan |
Predecessore: | Vescovo di Montauban | Successore: | |
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Jean de Montalembert | 17 dicembre 1484-2 dicembre 1491 | Jean d'Auriolle |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Narbona | Successore: | |
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François Hallé | 14 marzo 1492-21 aprile 1494 | Pierre d'Abzaque de La Douze |
Predecessore: | Primate della Gallia Narbonense | Successore: | |
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François Hallé | 14 marzo 1492-21 aprile 1494 | Pierre d'Abzaque de La Douze |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Rouen | Successore: | |
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Robert de Croixmare | 21 aprile 1494-25 maggio 1510 | Georges II d'Amboise |
Predecessore: | Primate di Normandia | Successore: | |
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Robert de Croixmare | 21 aprile 1494-25 maggio 1510 | Georges II d'Amboise |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Sisto | Successore: | |
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Paolo Fregoso | 17 settembre 1498-25 maggio 1510 | Achille Grassi |
Predecessore: | Legato apostolico di Avignone | Successore: | |
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Giuliano della Rovere | 4 dicembre 1503-25 maggio 1510 | Robert Guibé |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Évroult | Successore: | |
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Auger de Brie | 1º gennaio - 25 maggio 1503 | Félix de Brie |
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