Museo Diocesano d'Arte Sacra "Cardinale Rodolfo Pio di Savoia" di Carpi

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Museo Diocesano d’Arte Sacra "Cardinale Rodolfo Pio di Savoia" di Carpi
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Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, sede museo
Categoria Musei diocesani
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Emilia Romagna
Regione Stemma Emilia Romagna
Provincia Modena
Comune Carpi
Diocesi Diocesi di Carpi
Indirizzo Corso Manfredo Fanti, 44
41012 Carpi (MO)
Telefono +39 059 6326530 (curia),
+39 059 685542 (seminario)
Fax +39 059 6326530 (curia)
Posta elettronica beniculturali@carpi.chiesacattolica.it
Sito web [1]
Proprietà Diocesi di Carpi
Tipologia arte sacra, architettura
Contenuti arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, grafica e disegni, lapidi, libri antichi a stampa, manoscritti, metalli, monete, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri
Servizi accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, bookshop, didattica, fototeca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate
Sistema museale di appartenenza Sistema Museale della provincia di Modena
Sede Museo Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Datazione sede 1670 - 1682
Fondatori Elio Tinti
Data di fondazione 17 maggio 2008

Il Museo Diocesano d’Arte Sacra "Cardinale Rodolfo Pio di Savoia" di Carpi (Modena) è allestito nell'aula ecclesiale e nelle due sacrestie della Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, edificata fra il 1670 e il 1682, già dei Gesuiti ed in seguito di pertinenza del Seminario Vescovile. È stato aperto al pubblico il 17 maggio 2008, per volere del vescovo Elio Tinti, con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, provenienti dal Cattedrale di Santa Maria Assunta e dal territorio diocesano.

Il legame tra la storia religiosa ed artistica carpigiana trova concreta espressione nell'intitolazione al cardinale Rodolfo Pio di Savoia, letterato, umanista e collezionista d’arte, personaggio di spicco della Chiesa Romana nell'epoca della Controriforma.

Storia

Nel 1997, prese avvio la fase di progettazione ed allestimento del Museo nella chiesa di Sant'Ignazio messa a disposizione dal Seminario.

Il 10 settembre 2006, il vescovo Elio Tinti ne formalizzava l'istituzione con il Decreto attuativo ed il relativo Regolamento. Inoltre, in questo periodo diede avvio anche alla riconsegna di una cinquantina di opere d'arte, provenienti dalle chiese del territorio diocesano, che dal 1914 erano depositate presso il Museo civico, le quali il 25 settembre 1999, con il consenso del Ministero per i Beni Culturali, furono restituite alla Diocesi di Carpi per essere sistemate nella nuova sede espositiva.

Il Museo è stato aperto al pubblico il 17 maggio 2008.

Percorso espositivo e opere

Damiano Gafori, Antifonario (1515 - 1534)

L'itinerario museale presenta opere e suppellettile liturgica, databili dal XV al XX secolo

Pittura e scultura

Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:

Inoltre, sono esposti dipinti, databili dal XVII al XIX secolo, di scuola emiliana fra cui si segnalano le opere di Giacinto Brandi, Adeodato Malatesta, Francesco Stringa e Giuseppe Varotti.

Suppellettile liturgica, arredi e paramenti sacri

Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici, arredi e paramenti sacri. Di rilievo:

Galleria fotografica

Note
Bibliografia
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Touring Editore, Milano 2005, p. 64 ISBN 9788836536535
Voci correlate
Collegamenti esterni