Elio Tinti

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Elio Tinti
Vescovo
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al secolo
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
Omnia in Christo

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Titolo
Incarichi attuali
vescovo emerito di Carpi
Età alla morte 88 anni
Nascita Bologna
14 agosto 1936
Morte Bologna
24 settembre 2024
Sepoltura
Conversione
Appartenenza Arcidiocesi di Bologna
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Bologna, 25 luglio 1960 dal Card. Giacomo Lercaro
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Nominato vescovo 17 giugno 2000 da Giovanni Paolo II
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Consacrazione vescovile 26 agosto 2000 dal card. Giacomo Biffi
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Creazione
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Incarichi ricoperti vescovo di Carpi
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale o di riferimento
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
[397 Scheda] nel sito della CEI
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Elio Tinti (Bologna, 14 agosto 1936; † Bologna, 24 settembre 2024) è stato un vescovo italiano.

Biografia

La formazione e il ministero sacerdotale

Venne ordinato sacerdote il 25 luglio 1960 dal cardinale Giacomo Lercaro per il servizio pastorale dell'arcidiocesi di Bologna.

Studiò Diritto Canonico, e nel 1965 si laureò presso la Pontificia Università Lateranense.

Fu parroco e poi, a partire dal 1984, diresse il Pontificio Seminario Regionale di Bologna.

Il ministero episcopale

Venne nominato vescovo di Carpi il 17 giugno 2000, e ricevette l'Ordinazione Episcopale il 26 agosto 2000 per l'imposizione delle mani del cardinale Giacomo Biffi, coconsacranti l'arcivescovo-abate Benito Cocchi e il vescovo Paolo Rabitti.

Durante il suo episcopato curò la riorganizzazione degli uffici di Curia e impostò la suddivisione del territorio diocesano in otto zone pastorali. Favorì l'arrivo in diocesi di diverse congregazioni religiose, sia maschili che femminili, e promosse interventi di manutenzione e restauro a chiese, canoniche ed edifici ecclesiali.

Tra il 2002 e il 2004 effettuò la visita pastorale alle parrocchie della diocesi; nel 2005 realizzò la missione popolare.

Sotto il suo governo, nel 2008, è stato aperto il Museo Diocesano d'Arte Sacra "Cardinale Rodolfo Pio di Savoia" di Carpi, situato nei locali della Chiesa di Sant'Ignazio, attigua al Seminario vescovile, da lui stesso inaugurato il 17 maggio del 2008.

Promosse altresì e approvò la proposizione di diverse cause di beatificazione: Camilla Pio di Savoia, Marianna Saltini, Odoardo Focherini; per quelle che riguardano Albertina Violi Zirondoli (Fiesole) e don Zeno Saltini (Grosseto) agì in collaborazione con altri presuli .

È divenuto vescovo emerito di Carpi il 14 novembre 2011.

Genealogia episcopale e successione apostolica

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Carpi Successore: Bishopcoa.png
Bassano Staffieri 17 giugno 2000 - 14 novembre 2011 Francesco Cavina I
II
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IX
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con
con
Bassano Staffieri {{{data}}} Francesco Cavina
Voci correlate
Collegamenti esterni