Museo Diocesano di Acerenza
Museo Diocesano di Acerenza | |
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Seminario vescovile - Castello longobardo, (IX secolo), sede del museo | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Basilicata |
Regione | Basilicata |
Provincia | Potenza |
Comune | Acerenza |
Diocesi | Arcidiocesi di Acerenza |
Indirizzo | Largo Seminario, 2 85011 Acerenza (PZ) |
Telefono | +39 0971 741299 |
Fax | +39 0971 741921 |
Posta elettronica | curia.acerenza@tiscali.it biblioarci.acerenza@libero.it |
Proprietà | Arcidiocesi di Acerenza |
Tipologia | arte sacra, archeologico |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, codici miniati, dipinti, lapidi, libri antichi a stampa, manoscritti, metalli, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuto |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, audioguide, biblioteca, bookshop, didattica, guardaroba, Internet point, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | ex Seminario Vescovile (Castello longobardo) |
Datazione sede | IX secolo |
Fondatori | mons. Giovanni Ricchiuti |
Data di fondazione | 19 giugno 2007 |
Il Museo Diocesano di Acerenza (Potenza) allestito nell'ex Seminario Vescovile, [1] è stato aperto al pubblico il 19 giugno 2007, per volere dell'arcivescovo Giovanni Ricchiuti, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico ed archeologico, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo e dal territorio diocesano.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sale espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal VI secolo a.C. al XX secolo.
Sala I
Nella sala sono esposti oggetti, provenienti da corredi tombali, databili tra il VI e il II secolo a.C., in particolare di cultura fittile canosina, ma anche da Lavello, Canosa e Forenza.
Sala II
La sala ospita prevalentemente:
- Ceramica subgeometrica (VI – III secolo a.C.), di ambito dauno.
Sala III
Nella sala sono esposti preziose opere ed oggetti liturgici. Di rilievo:
- Codici miniati (XII - XV secolo), tra i quali si distingue:
- Evangelario latino miniato (XII secolo).
- Statua della Madonna del Cupo (seconda metà del XV secolo), in legno.
- Statua di San Donato vescovo, in legno.
- Statua della Madonna dell'Incoronata, in legno policromo, proveniente dall'omonima cappella.
- Reliquiario a braccio di sant'Antonio, in argento, proveniente dalla Parrocchia di Oppido Lucano.
Sala IV
Nella sala sono esposti oggetti in argento, provenienti dal Duomo, tra i quali spiccano:
- Stauroteca (XV secolo), in cristallo e vermeil, dono della contessa Maria Balsa.
- Cofanetto (XVII secolo), in legno intarsiato, utilizzato nel XVII - XVIII secolo come urna dei canonici del Duomo di Acerenza per la raccolta delle palline bianche e nere, durante le votazioni capitolari.
- Ostensorio dell'arcivescovo Nicola Filomarini (terzo quarto XVIII secolo).
- Croce d'altare con due candelieri (ultimo quarto del XVIII secolo), in argento, opera dell'orafo napoletano Marcantonio Napolitano.
Il Museo, inoltre, conserva:
- Busto dell'imperatore Giuliano l'Apostata (331 - 363), in marmo, originariamente collocato sulla facciata della Cattedrale, poiché era ritenuto san Canio, patrono della città.
- 87 pannelli con gli Stemmi degli arcivescovi (2001), in finto intarsio su legno, realizzati dall'artista lucana Magherita Iannello. Di particolare interesse:
- Stemma dell'arcivescovo Bartolomeo Prignano (1363 - 1377), poi eletto papa Urbano VI;
- Stemma dell'arcivescovo Giovanni Ricchiuti (2005 ad oggi).
Galleria fotografica
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Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
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