Museo Diocesano di Lamezia Terme
Museo Diocesano di Lamezia Terme | |
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Mattia Preti (attr.), San Francesco d'Assisi (XVII secolo), olio su tela | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Calabria |
Regione | Calabria |
Provincia | Catanzaro |
Comune | Lamezia Terme |
Località o frazione | Nicastro |
Diocesi | Diocesi di Lamezia Terme |
Indirizzo | Piazza Felice Antonio D'Ippolito, 8 - Loc. Nicastro 88046 Lamezia Terme (CZ) |
Telefono | +39 0968 29499, +39 0968 21118 |
Fax | +39 0968 442071 |
Posta elettronica | museodiocesano@infinito.it |
Proprietà | Diocesi di Lamezia Terme |
Tipologia | arte sacra, architettura |
Contenuti | dipinti, ex voto, gioielli, grafica e disegni, lapidi, libri antichi a stampa, monete, medaglie, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti |
Servizi | archivio storico, biblioteca, bookshop, didattica, fototeca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Seminario Vescovile, primo piano |
Datazione sede | XVII secolo |
Fondatori | mons. Vincenzo Rimedio |
Data di fondazione | 18 aprile 1998 |
Il Museo Diocesano di Lamezia Terme (Catanzaro), allestito al primo piano del Seminario Vescovile (XVII secolo), è stato inaugurato il 18 aprile 1998 per volere del vescovo Vincenzo Rimedio (1982 - 2004), per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Pietro e San Paolo e dal territorio diocesano.
Storia
Il Museo viene inaugurato il 18 aprile 1998 in seguito ad una "mostra denuncia" allestita nel 1993, durante la quale venivano esposte molte opere in evidente stato di degrado per sensibilizzare l'opinione pubblica sullo stato di profondo degrado dei beni presentati. La mostra avvia quindi i lavori per la costituzione del Museo Diocesano luogo che bene risponderà alle esigenze culturali e di conservazione.
Due importanti ampliamenti sono stati progettati: il primo nel 2004 che incrementa sensibilmente lo spazio espositivo interamente dedicato alla sezione dei dipinti; il secondo nel 2006 che permettere la costituzione di una sezione dedicata agli argenti e agli ex voto, ed un'altra (ancora in fase di completamento) alle opere del Novecento .
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa sette sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XII al XX secolo
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Madonna con Gesù Bambino detta Madonna delle Grazie (seconda metà del XV secolo), in marmo scolpito, attribuita a Domenico Gagini, proveniente dall'antico Convento delle Clarisse di Nicastro.
- Gruppo scultoreo dell'Annunciazione (XVI secolo), in legno, di anonimo scultore meridionale.
- Busto di san Martino (XVI secolo), in legno.
- Madonna delle Grazie (prima metà del XVI secolo), dipinto su tela.
- San Francesco d'Assisi (XVII secolo), olio su tela, attribuita a Mattia Preti.
- Madonna Assunta (seconda metà del XVII secolo), olio su tela, alla maniera di Carlo Maratti.
- San Vincenzo e la città di Nicastro (1854), olio su tela, di anonimo pittore calabrese.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Cofanetto (seconda metà del XII secolo), in legno e avorio dipinto, di bottega arabo-sicula.
- Reliquiario a braccio di san Giovanni Battista (XV secolo), in legno, rame e ottone, realizzato da bottega meridionale, proveniente dall'Abbazia di Sant'Eufemia.
- Reliquiario a braccio di santo Stefano (XV secolo), in legno, rame e ottone, realizzato da bottega meridionale, proveniente dall'Abbazia di Sant'Eufemia.
- Scrigno (XVII secolo), in legno e madreperla, proveniente dalla ex Cattedrale di Martirano, opera di bottega meridionale.
- Baculo pastorale del vescovo Giovan Tommaso Perrone (1655).
- Ostensorio di san Tommaso (1824 - 1834), in argento, opera dell'orafo napoletano Filippo Ajello.
- Mitria e piviale del vescovo Nicola Berlingieri (1825 - 1854).
- Messale con borchiature (seconda metà del XIX secolo), in argento, appartenuto al vescovo Giacinto Maria Barberi (1854 - 1891).
Ex voto
Completa la visita del Museo:
- Gioielli votivi donati alla Madonna del Rosario: preziosa raccolta donata al Museo dalla Confraternita del SS. Rosario di Nicastro. Di particolare pregio:
- Collana con vaghi in oro.
Galleria fotografica
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