Diocesi di Lamezia Terme
Diocesi di Lamezia Terme | |||
---|---|---|---|
Vescovo | Giuseppe Schillaci | ||
Sede | Lamezia Terme | ||
Suffraganea dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace | |||
Regione ecclesiastica Calabria | |||
| |||
Nazione | Italia | ||
Vincenzo Rimedio, Luigi Antonio Cantafora | |||
Parrocchie | 63 | ||
Sacerdoti |
100 di cui 71 secolari e 29 regolari | ||
32 religiosi 116 religiose 16 diaconi | |||
134.355 abitanti in 915 km² 130.000 battezzati (98,5% del totale) | |||
Eretta | IX secolo | ||
Rito | Romano | ||
Indirizzo | |||
Via Lissania 2, 88046 Lamezia Terme [Catanzaro], Italia tel. +39096821923 fax. 0968.44.20.71 @ | |||
Collegamenti esterni | |||
Dati dal sito web della CEI | |||
Chiesa cattolica in Italia Tutte le diocesi della Chiesa cattolica |
La Diocesi di Lamezia Terme (in latino: Dioecesis Neocastrensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace appartenente alla Regione ecclesiastica Calabria. Nel 2016 contava 130.000 battezzati su 134.355 abitanti. È retta dal vescovo Giuseppe Schillaci.
Territorio
La Diocesi comprende la città di Lamezia Terme, dove si trova la Cattedrale di San Pietro e San Paolo.
Rientrano sotto la sua giurisdizione i comuni di Amato, Conflenti, Cortale, Curinga, Decollatura, Falerna, Feroleto, Gizzeria, Jacurso, Maida, Marcellinara, Martirano, Martirano Lombardo, Miglierina, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Pianopoli, Platania, San Mango d'Aquino, San Pietro a Maida, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Soveria Mannelli, Tiriolo.
Il territorio si estende per 915 km² ed è suddiviso in 63 parrocchie.
Storia
Non è facile ricostruire la storia della Dioecesis Neocastrensis (Diocesi di Nicastro)[1] antecedente il XVII secolo innanzitutto perché l'archivio diocesano fu completamente distrutto, assieme alla Cattedrale, in occasione del terremoto del 1638[2]. Il primo Vescovo accertato storicamente è stato Enrico, insediato nel 1094, 38 anni dopo la conquista di Roberto il Guiscardo[3]. Per il Moroni[4] e l'Ughelli[5] la Diocesi di Nicastro sarebbe stata costituita alla fine dell'XI secolo, suffraganea dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria. Per l'abbé de Commanville, invece, Nicastro sarebbe stata eretta sede vescovile, sebbene di Rito Bizantino, già nell'VIII o nel IX secolo[6]. Il padre Francesco Russo, in base alla presenza nella Diatiposi di Leone VI della Diocesi di Nicastro, dove è elencata fra le suffraganee di Reggio, ne fa risalire l'origine alla fine del IX secolo[7]. Nel XVIII secolo è stata ipotizzata l'esistenza, nel territorio lametino, di una antica Diocesi, in una località detta Ad Turres tra Nicastro e Maida, esistente prima della fondazione di Nicastro e distrutta prima del IX secolo[8]. Qualunque sia stata la storia precedente, alla fine dell'XI secolo, all'epoca del primo Vescovo Enrico, Amburga d'Altavilla, figlia di Drogone d'Altavilla e sorella di Riccardo di Salerno, rifabbricò l'antica Cattedrale di Nicastro, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, distrutta dai saraceni. Una nuova ricostruzione della Cattedrale avverrà, ad opera del Vescovo Giovan Tommaso Perrone, dopo il terremoto del 1638.
Per circa 700 anni non avvennero modifiche territoriali importanti. Alcuni problemi sono sorti spesso per motivi di carattere politico; per esempio, come riflesso della lotta fra papato e impero o fra potere civile o religioso, nel 1278 il Vescovo Roberto fu deposto da Niccolò III perché ritenuto simoniaco, mentre il suo successore Tancredi fu scomunicato nel 1285 da Onorio IV per avere incoronato Re di Sicilia Giacomo II d'Aragona.
In applicazione del Concordato tra il Regno delle Due Sicilie e la Santa Sede, con la bolla De Utiliori del 5 luglio 1818, alla Diocesi di Nicastro venne annessa in perpetuo la Diocesi di Martirano. Quest'ultima Diocesi, il cui territorio agli inizi del XIX secolo apparteneva alla provincia della Calabria Citeriore, comprendeva anche il territorio degli attuali comuni di Scigliano, Pedivigliano, Carpanzano, Panettieri, Bianchi]] e Colosimi (attualmente in provincia di Cosenza) e il territorio di Castagna, la località dove sorgeva la famosa Abbazia di Corazzo di cui era stato abate Gioacchino da Fiore.
Nel XIX secolo Il clero nicastrese partecipò attivamente alla vita politica. Nel 1821, dopo l'emanazione della Bolla Ecclesiam a Jesu con la quale papa Pio VII condannava la Carboneria, ben cinquanta sacerdoti della Diocesi di Nicastro (su un totale di 316) dichiararono la loro iscrizione alla Carboneria. Furono tutti "assoluti"[9] Numerosi religiosi parteciparono attivamente ai moti risorgimentali; si ricordano, fra i tanti, Ferdinando Bianchi, Raffaele Piccoli e Pietro Ardito. Il vescovo mons. Barberi fu uno dei pochi presuli a non essere mandati al confino, dal governo italiano, dopo l'annessione del 1860. La maggior parte del clero partecipò al plebiscito d'annessione e, nonostante il non expedit, prese parte alle varie elezioni politiche, che si tennero dal 1860 in poi[10].
Nel settembre 1986, in seguito alla revisione delle diocesi italiane secondo il criterio della provincialità civile, i comuni in provincia di Cosenza sono passati all'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, mentre il territorio di Castagna, dove sono presenti i resti dell'abbazia di Corazzo, compresa dal 1869 nel territorio comunale di Carlopoli, è passato all'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Analogamente, la parrocchia di Montesoro (frazione del comune di Filadelfia) è passata, come il capoluogo comunale, alla Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.
Il 30 settembre 1986 ha abbandonato la denominazione di Diocesi di Nicastro, per assumere il nome attuale; tuttavia, la Curia vescovile, per rispetto alla storia, continua a chiamarsi Curia Vescovile di Nicastro, e non Curia Vescovile di Lamezia Terme.
Cronotassi dei vescovi
- Andrea † (XI secolo)
- Riccardo † (XI secolo)
- Enrico † (1094 ? - 1124)
- Ugo † (1124 - ?)
- Guglielmo † (1168 - 1178)
- Guido † (1179 - 1195)
- Boemondo † (1195 - 1202 deceduto)
- Ruggero † (1202 - 1221)
- Taddeo † (gennaio 1222 - 1236)
- Urso † (1236 - 1241)
- Gualtiero † (1241 - 1252)
- Samuele, O.F.M. † (17 novembre 1252 - 1264 ?)
- Leonardo † (15 ottobre 1266 - 1268 deceduto)
- Roberto † (circa 1273 - 1278 deposto)
- Tancredi, O.F.M. † (15 maggio 1279 - 1299 deceduto)
- Nicola, O.S.B. † (6 novembre 1299 - 1320 deceduto)
- Pietro, O.F.M. † (21 giugno 1320 - 1323 deceduto)
- Ambrogio † (7 marzo 1323 - 1333 deceduto)
- Giovanni de Prestoa, O.F.M. † (30 luglio 1333 - 1344)
- Nicolò † (1344 - 1387)
- Manfredi † (1380 - 1387)
- Angelo † (20 aprile 1387 - ?)
- Giuliano, O.F.M. † (28 gennaio 1388 - 1390)
- Giacomo Castelli, O.F.M.Conv. † (2 aprile 1390 - 1394 deceduto)
- Roberto Mazza † (4 maggio 1394 - 1398 deposto)
- Giacomo † (1398 - ?)
- Gentile Maccafani † (13 gennaio 1399 - 26 gennaio 1418 nominato Vescovo di Sessa Aurunca)
- Paolo † (1418 - 1431 deceduto)
- Giovanni de Paganis † (28 maggio 1431 - 1451 deceduto)
- Roberto, O.F.M. † (8 ottobre 1451 - 1473 deceduto)
- Antonio, O.S.B. † (26 novembre 1473 - 1488 deceduto)
- Pietro Sonnino † (26 gennaio 1489 - 1490 deceduto)
- Antonio Lucidi † (8 febbraio 1490 - 1495 deceduto)
- Bartolomeo de Luna † (1495 - 26 ottobre 1497 deceduto)
- Francesco Roccamura † (27 ottobre 1497 - 1504 deceduto)
- Nicolò Capranica † (18 dicembre 1504 - 1517 deceduto)
- Franciotto Orsini † (18 settembre 1517 - 5 maggio 1518 dimesso) (Amministratore apostolico)
- Andrea della Valle † (5 maggio 1518 - 17 maggio 1518 dimesso) (Amministratore apostolico)
- Antonio De Paola † (17 maggio 1518 - 24 luglio 1523 nominato Vescovo di Catanzaro)
- Girolamo De Paola † (24 luglio 1523 - 9 maggio 1530 nominato Vescovo di Catanzaro)
- Andrea della Valle † (10 maggio 1530 - 24 maggio 1530 dimesso) (Amministratore apostolico, per la seconda volta)
- Giovan Pietro Ricci † (24 maggio 1530 - ?)
- Nicola Regitano † (3 marzo 1533 - 1533 deceduto)
- Paolo Capizucchi † (7 novembre 1533 - 6 agosto 1539 deceduto)
- Marcello Cervini † (27 agosto 1539 - 24 settembre 1540 nominato Vescovo di Reggio Emilia, poi eletto Papa con il nome di Marcello II)
- Giacomo Savelli † (5 novembre 1540 - 19 novembre 1554 dimesso) (Amministratore apostolico)
- Mariano Savelli † (19 novembre 1554 - 6 febbraio 1556 nominato Vescovo di Gubbio) (Vescovo eletto)
- Giacomo Savelli † (6 febbraio 1556 - 26 gennaio 1560 dimesso) (Amministratore apostolico, per la seconda volta)
- Giovanni Antonio Facchinetti † (26 gennaio 1560 - 23 settembre 1575 dimesso, poi eletto Papa con il nome di Innocenzo IX)
- Ferdinando Spinelli † (23 settembre 1575 - 4 dicembre 1581 nominato Vescovo di Policastro)
- Alessandro Ravadio † (26 gennaio 1582 - 1585 deceduto)
- Clemente Bontodasio, O.F.M.Conv. † (23 giugno 1586 - 1594 deceduto)
- Pietro Francesco Montorio † (7 febbraio 1594 - 1620 dimesso)
- Ferdinando Confalone † (9 aprile 1621 - 1624 deceduto)
- Baldassarre Bolognetti, O.S.M. † (11 marzo 1624 - settembre 1629 deceduto)
- Alessandro Castracani † (8 ottobre 1629 - 22 giugno 1632 dimesso)
- Giovan Battista Curiale (o Correale) † (5 luglio 1632 - 1635 deceduto)
- Domenico Ravenna † (12 febbraio 1635 - agosto 1637 deceduto)
- Marco Antonio Mondosio † (7 settembre 1637 - agosto 1638 deceduto)
- Giovan Tommaso Perrone † (11 aprile 1639 - 16 novembre 1677 deceduto)
- Francesco Tansi † (22 gennaio 1680 - 3 maggio 1692 deceduto)
- Nicola Cirillo † (7 luglio 1692 - 23 gennaio 1709 deceduto)[11]
- Giovanni Carafa, C.R. † (8 giugno 1718 - 1719 nominato Vescovo di Calvi)
- Domenico Angeletti † (10 settembre 1719 - 21 aprile 1731 deceduto)
- Francesco Maria Loyero † (21 maggio 1731 - 24 dicembre 1736 deceduto)
- Achille Puglia † (11 febbraio 1737 - 1773 deceduto)
- Francesco Paolo Mandarani † (10 maggio 1773 - 1796 deceduto)
- Carlo Pellegrini † (29 gennaio 1798 - 1809 dimesso)
- Sede vacante (1809-1819)
- Gabriele Papa † (19 dicembre 1819 - 20 dicembre 1824 nominato Arcivescovo di Sorrento)
- Nicola Berlingieri † (19 dicembre 1825 - 1854 deceduto)
- Giacinto Maria Barberi, O.P. † (23 giugno 1854 - 7 marzo 1891 deceduto)
- Domenico Maria Valensise † (7 marzo 1891 - 13 maggio 1902 dimesso)
- Giovanni Régine † (4 ottobre 1902 - 6 dicembre 1915 nominato Arcivescovo di Trani e Barletta)
- Eugenio Giambro † (22 maggio 1916 - 2 febbraio 1955 ritirato)
- Vincenzo Maria Jacono † (2 febbraio 1955 - 18 gennaio 1961 dimesso)
- Vittorio Moietta di Brusasco † (18 gennaio 1961 - 1º aprile 1963 deceduto)
- Renato Luisi † (30 giugno 1963 - 1º giugno 1968 dimesso)
- Ferdinando Palatucci † (12 ottobre 1968 - 30 gennaio 1982 nominato Arcivescovo di Amalfi)
- Vincenzo Rimedio (4 settembre 1982 - 24 gennaio 2004 ritirato)
- Luigi Antonio Cantafora (24 gennaio 2004 - 3 maggio 2019 ritirato)
- Giuseppe Schillaci, dal 3 maggio 2019
Statistiche
La Diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 134.355 persone contava 130.000 battezzati, corrispondenti al 96,8% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 117.500 | 117.500 | 100,0 | 73 | 62 | 11 | 1.609 | 8 | 60 | 56 | |
1970 | 148.000 | 148.500 | 99,7 | 94 | 68 | 26 | 1.574 | 34 | 125 | 69 | |
1980 | 135.400 | 136.600 | 99,1 | 82 | 56 | 26 | 1.651 | 31 | 102 | 60 | |
1990 | 129.840 | 130.596 | 99,4 | 76 | 52 | 24 | 1.708 | 3 | 27 | 118 | 56 |
1999 | 136.000 | 138.000 | 98,6 | 61 | 53 | 8 | 2.229 | 10 | 32 | 112 | 58 |
2000 | 139.000 | 139.600 | 99,6 | 64 | 54 | 10 | 2.171 | 19 | 10 | 100 | 58 |
2001 | 139.200 | 139.700 | 99,6 | 67 | 57 | 10 | 2.077 | 19 | 10 | 100 | 58 |
2002 | 139.300 | 139.750 | 99,7 | 70 | 60 | 10 | 1.990 | 21 | 10 | 100 | 60 |
2003 | 139.500 | 140.000 | 99,6 | 67 | 59 | 8 | 2.082 | 22 | 8 | 100 | 59 |
2004 | 139.400 | 140.000 | 99,6 | 69 | 61 | 8 | 2.020 | 22 | 8 | 100 | 60 |
2010 | 138.000 | 140.000 | 98,5 | 89 | 71 | 18 | 1.550 | 21 | 20 | 106 | 61 |
2013 | 140.000 | 142.000 | 98,6 | 90 | 70 | 20 | 1.555 | 19 | 23 | 139 | 62 |
2016 | 130.000 | 134.355 | 96,8 | 100 | 71 | 29 | 1.300 | 16 | 32 | 116 | 63 |
Note | |
| |
Fonti | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|