Ordine Militare di Alcántara
Ordine militare di Alcántara | ||
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Emblema dell'Ordine | ||
Regno di Spagna | ||
Tipologia | Ordine statale | |
Status | attivo | |
Capo | Filippo VI di Spagna | |
Istituzione | Alcántara, 1156 | |
Gradi | Cavaliere di Gran Croce Commendatore Cavaliere | |
Nastro dell'ordine |
L'Ordine militare di Alcántara è un antico ordine monastico-militare spagnolo, reso dinastico nel 1482.[1]
Gli attuali ordini militari spagnoli sono eredi e continuatori di quelli che sono stati fondati nel XII secolo, hanno il re di Spagna come Gran Maestro e amministratore perpetuo per delega apostolica e sono retti da un Regio consiglio degli Ordini Militari, ultima istituzione discendente dal sistema di Consigli con cui la monarchia spagnola era governata dal quindicesimo secolo. Attualmente è composto da otto consiglieri, due per ordine, un segretario, un consigliere fiscale e un decano presidente, tutti nominati dal re di Spagna. La forma giuridica del Consejo de las Órdenes è ora quella di una federazione di associazioni.
Oggi i suoi cavalieri conducono una vita conforme alla castità coniugale, alla santificazione personale e alla difesa erga omnes della fede cattolica. L'Ordine di Alcántara conta oggi 47 cavalieri.
Storia
Tra il 1168 e il 1172 si formò la prima comunità religiosa di San Julián del Pereiro per volere dei fratelli Suero e Gómez Fernández Barrientosa. Il primo documento che ne dà testimonianza è una bolla di Alessandro III del 1175, in cui si menzionata una comunità di frati dediti alla cura della chiesa di San Julián del Pereyro e Gómez come priore della stessa.
Nel 1183 papa Lucio III, in un documento, si rivolse a Gómez chiamandolo dilectis filiis Gometio, magistro, come ci si rivolgeva ai gran maestri degli ordini militari; inoltre, il pontefice allude a un nuovo status giuridico per il Pereiro che poneva i suoi membri sotto la protezione diretta della Santa Sede, separandoli dall'autorità diocesana, e che non impediva ai suoi membri di vivere nella regola di San Benedetto. In quel documento Lucio III conferma che questo ordine contribuì alla difesa del cristianesimo. Tutto sembra indicare che l'istituzione aveva acquisito caratteristiche di milizia, mutando dall'iniziale intento dei fondatori di costituire una comunità di vita contemplativa.
Alcántara fu conquista definitivamente da parte dei Cristiani nel 1213, durante il regno di Alfonso IX di León, che affidò l'anno seguente la difesa della città all'ordine di Calatrava, ma quattro anni dopo vi rinunciò, a causa della lontananza dal loro quartier generale. Con approvazione reale, Calatrava cedette la difesa di Alcántara al neonato ordine dei Cavalieri di Julián de Pereiro, in cambio di una certa filiazione. I cavalieri di Julián de Pereiro, a dimostrazione di questo, passando alla regola adottata dall'ordine di Calatrava alla cistercense.
Nel 1232 il maestro dell'ordine, don Arias Pérez, conquistò la fortezza araba di Mojafar edificando sulle rovine il Castillo de Castilnuevo e il suo successore don Pedro Yañez conquistò Magacela e altre località della Serena. Nel 1303 il re Ferdinando IV di Castiglia per riconoscenza donò Villanueva de la Serena all'ordine di Alcantara assieme ad altre località della zona.
Insediatisi definitivamente ad Alcántara, il nome primitivo di San Julián de Pereiro gradualmente scomparve e San Julián de Pereiro divenne una commenda dell'ordine.
Sebbene l'ordine partecipò alla riconquista dell'Andalusia, non ricevette quasi nessuna donazione in questa regione, limitata ai castelli di Morón e Cote e al paese di Arahal, donati da Sancho IV di Castiglia nel 1285, ma scambiati con Pedro Girón, maestro dell'Ordine di Calatrava, nel 1461 in cambio di Salvatierra, Villanueva de Barcarrota e il castello di Azagala. Nel 1312, quandol'ordine del Tempio fu sciolto, il castello di Alconchel passò all'ordine di Alcántara.
Nel 1492 il re cattolico Ferdinando II d'Aragona ottenne da papa Alessandro VI il titolo di Gran Maestro dell'ordine a vita. Allora, i territori degli alcantarinos coprivano parte dell'attuale provincia di Cáceres al confine con il Portogallo, le pendici della Sierra de Gata e gran parte della parte orientale della provincia di Badajoz (la regione di La Serena). Un'estensione approssimativa di 7000 km², esclusi alcuni possedimenti isolati in Andalusia e Castiglia.
In quel secolo il potere militare dell'ordine di Alcántara fu minore a quello di Santiagoe Calatrava, a causa dei suoi possedimenti territoriali più piccoli e, di conseguenza, del suo minore potere economico.
Nel 1522 papa Adriano VI decretò l'annessione dell'ordine alla Corona e rese ereditaria la carica di Gran Maestro: venne soppresso nel 1872, ristabilito da Alfonso XII nel 1874; soppresso nuovamente nel 1931, venne ricostituito per volere di Francisco Franco nel 1936.
Nel 1873 la bolla Quo gravius di papa Pio IX soppresse i priorati degli ordini militari di Santiago (Llerena) e Alcántara (Magacela e Zalamea de la Serena), i cui vasti territori giurisdizionali furono, per la maggior parte, integrati nella diocesi di Badajoz; aumentando la sua area territoriale e la sua popolazione di oltre cinque volte.
Insegne dell'ordine sono la croce gigliata verde e il nastro verde.
Lista dei Maestri dell'Ordine
Lista rilevata da Ayala Martínez:[2]
- Gómez (1175–1200ca.)
- Benito Suárez (1200–1216)
- Nuño Fernández (1218–1219)
- García Sánchez (1219–1227)
- Arias Pérez (1227–1234)
- Pedro Ibáñez (1234–1254)
- García Fernández (1254–1284)
- Fernando Páez (1284–1292)
- Fernando Pérez Gallego (1292–1298)
- Gonzalo Pérez (1298–1316)
- Rodrigo Vázquez (1316–1318)
- Suero Pérez (1318–1335)
- Rodrigo Pérez (1335–1337)
- Gonzalo Martínez de Oviedo (1337–1340)
- Nuño Chamizo (1340–1343)
- Pedro Alfonso Pantoja (1343–1345)
- Pedro Yáñez de Campo (1345)
- Fernando Pérez Ponce de León (1346–1355)
- Diego Gutiérrez de Cevallos (1355)
- Suero Martínez (1356–1363)
- Gutierre Gómez de Toledo (1362–1365)
- Martín López de Córdoba (1365–1367)
- Pedro Muñiz Godoy (1367)
- Melén Suárez (1369–1370)
- Rodrigo Díaz de la Vega (1370–1375)
- Diego Martínez (1376–1383)
- Diego Gómez Barroso (1383–1384)
- Gonzalo Núñez Guzmán (1384–1385)
- Martín Yáñez de Barbudo (1385–1394)
- Fernando Rodríguez Villalobos (1394–1408)
- Infante Sancho de Aragón y Castilla (m. 1416) (1408–1416)
- Juan de Sotomayor (1416–1432)
- Gutierre de Sotomayor (1432–1454)
- Gómez de Cáceres y Solís (1458–1473)
- Alonso de Monroy (1473–1477)
Francisco de Solís (1474–1475), eletto - Juan de Zúñiga y Pimentel (1477–1494)
- Monarchia spagnola (1494-...)
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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