Juan de Zúñiga y Pimentel




Juan de Zúñiga y Pimentel Cardinale | |
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Juan de Zúñiga assiste a una lezione di grammatica impartita da Antonio de Nebrija | |
Età alla morte | 45 anni |
Nascita | Béjar 1459 |
Morte | Cáceres 26 luglio 1504 |
Sepoltura | Cappella maggiore del convento domenicano di San Vicente de Ferrer (Plasencia) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato arcivescovo | 5 maggio 1503 da papa Alessandro VI |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
29 novembre 1503 da Giulio II (vedi) |
Cardinale per | 7 mesi e 27 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Juan de Zúñiga y Pimentel (Béjar, 1459; † Cáceres, 26 luglio 1504) è stato un cardinale e arcivescovo spagnolo.
Cenni biografici
Nacque nel 1465 a Béjar, diocesi di Plasencia, Spagna. Figlio di Álvaro de Zúñiga, duca di Plasencia, e della seconda moglie Leonor de Pimentel, duchessa di Arévalo.
Primi anni di vita
In giovane età dimostrò attitudine per le armi e i suoi genitori gli diedero l'occasione per coltivarle, entrò nei cavalieri dell'Ordine Militare di Alcántara divenendone Gran maestro il 23 gennaio 1475. La nomina fu molto contestata all'interno dell'ordine e diventò definitiva solo sue anno dopo.
Si distinse negli assedi di Malaga, Baeza e Granada contro i Mori; contribuì notevolmente alla conquista del regno di Granada dagli infedeli nel 1492. Il 20 novembre 1494 si dimise da gran maestre dell'ordine nelle mani del re Ferdinando I di Spagna, che unì l'ordine alla corona. Si ritirò a Villanueva de la Serena e fece costruire un monastero per vivere con altri cavalieri sotto la regola di San Benedetto, che era la regola del suo precedente ordine militare.
Dopo aver dato le dimissioni dal suo incarico di gran maestre, studiò al monastero di La Serena sotto la direzione di eruditi del tempo come l'umanista Antonio de Nebrija[1], che gli dedicò il Diccionario latino-español (1492). Ottenne una prebenda nella cattedrale di Burgos. I monarchi spagnoli lo nominarono arcivescovo di Siviglia e lui accettò nel 1502.
Episcopato
Eletto arcivescovo di Siviglia il 5 maggio 1503; fu presa in possesso da un suo procuratore il 18 gennaio 1504; fece il suo ingresso solenne nel giugno seguente; occupò la sede fino alla sua morte. Su richiesta dei monarchi spagnoli fu promosso al cardinalato.
Cardinalato
Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 29 novembre 1503 e pubblicato il 4 dicembre; ricevette il titolo dei santi Nereo ed Achilleo due giorni dopo; la berretta rossa gli fu inviata con una bolla papale il 24 febbraio 1504. Lasciò Siviglia per la corte il 17 luglio 1504; durante il viaggio attraverso l'Estremadura, morì il 26 luglio 1504, dopo una breve malattia nella granja Mirabal del monastero di Guadalupe, Cáceres, Estremadura.
Il suo corpo fu deposto temporaneamente nella chiesa di Santa Catalina di quel monastero; nel 1533 fu trasferito nella cappella maggiore del convento domenicano di San Vicente de Ferrer, a Plasencia, fondato da sua madre, e lì sepolto. Na notizia dalla morte giunse a Roma il 17 agosto e papa Giulio II espresse profondo cordoglio per la morte del cardinale.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Gran Maestro dell'Ordine Militare di Alcántara | Successore: | ![]() |
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Alonso de Monroy[2] | 1477 - 1491 | Ferdinando II d'Aragona |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Siviglia | Successore: | ![]() |
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Diego Hurtado de Mendoza y Quiñones | 5 maggio 1503 - 26 luglio 1504 | Diego de Deza, O.P. |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo | Successore: | ![]() |
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Giovanni Antonio Sangiorgio | 6 dicembre 1503 - 26 luglio 1504 | Francesco Alidosi |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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