Società dell'Apostolato Cattolico
Società dell'Apostolato Cattolico | ||
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in latino Societas Apostolatus Catholici | ||
Società di vita apostolica clericale maschile di diritto pontificio | ||
Altri nomi Pallottini | ||
Fondatore | San Vincenzo Pallotti | |
Data fondazione | 1835 | |
sigla | S.A.C. | |
Rettore Generale | Jacob Nampudakam | |
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La Società dell'Apostolato Cattolico (in latino Societas Apostolatus Cattolici) è una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio: i membri della compagnia, detti popolarmente Pallottini, pospongono al loro nome la sigla S.A.C.[1]
Cenni storici
La congregazione venne fondata da San Vincenzo Pallotti: dopo i primi studi compiuti presso gli scolopi e il Collegio Romano, si laureò in teologia e filosofia alla Sapienza e venne ordinato sacerdote. Fu colpito dallo stato di miseria materiale e spirituale della popolazione di Roma, e diede inizio a numerose opere a vantaggio dei fedeli: raccolse fanciulli nell'oratorio di Santa Maria del Pianto; predicò esercizi spirituali a Ponte Rotto; aprì una scuola agraria a Santa Maria degli Angeli; fondò scuole serali per gli operai; assistette i condannati a morte; curò gli ammalati negli ospedali di San Gallicano, Santa Galla e dell' Santo Spirito.[2]
Attorno al Pallotti si riunirono numerosi altri sacerdoti (Raffaele Melia, Efisio Marghinotti, Giovanni Allemand) e nel 1834 gli venne concessa la chiesa dello Spirito Santo dei Napoletani in via Giulia: l'opera, detta dell'Apostolato Cattolico, venne benedetta il 4 aprile 1835 dal cardinale Carlo Odescalchi.[2]
Nel 1844 gli venne concessa una sede più ampia: la chiesa di San Salvatore in Onda. Lo stesso anno venne fondata una comunità di sacerdoti della compagnia a Londra, per l'assistenza agli emigrati italiani.[2]
La Società dell'Apostolato Cattolico ricevette il pontificio decreto di lode l'11 luglio 1839 e le sue costituzioni vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede nel 1910.[3]
Vincenzo Pallotti venne beatificato il 22 gennaio 1950 da papa Pio XII e papa Giovanni XXIII lo proclamò santo il 20 gennaio 1963.[4]
Attività e diffusione
I pallottini si dedicano alle missioni, all'educazione, all'apostolato della stampa e ad altre opere di assistenza; si adoperano per l'incremento della collaborazione tra il clero diocesano, i religiosi e i laici.[3]
Sono presenti in numerosi paesi d'Europa (Italia, Francia, Germania, Irlanda, Polonia, Svizzera), d'Africa (Camerun, Ruanda), delle Americhe (Argentina, Brasile, Stati Uniti d'America, Uruguay) in India e in Australia.[5] Il moderatore supremo della società, che porta il titolo di "Rettore generale", risiede a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005 la compagnia contava 407 case e 2.375 membri, 1.640 dei quali sacerdoti.[1]
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |