Patena del Tesoro di Gourdon (VI secolo)

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Trésor de Gourdon 02.JPG
Bottega merovingia, Patena del Tesoro di Gourdon (prima metà del VI secolo), oro, granati e turchesi
Patena del Tesoro di Gourdon
Opera d'arte
Stato

bandiera Francia

Regione Île-de-France
Regione ecclesiastica [[|]]
Dipartimento Parigi
Comune

Stemma Parigi

Località
Diocesi Parigi
Parrocchia o Ente ecclesiastico
Ubicazione specifica Bibliothèque Nationale de France, Cabinet des Médailles
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Gourdon
Luogo di provenienza Monastero
Oggetto patena
Soggetto
Datazione prima metà del VI secolo
Datazione
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Ambito culturale bottega merovingia
Autore

anonimo

Altre attribuzioni
Materia e tecnica oro, granati, turchesi
Misure h. 12,5 cm; l. 19,5 cm
Iscrizioni
Stemmi, Punzoni, Marchi
Note

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Collegamenti esterni

Il Patena del Tesoro di Gourdon è una patena, eseguita nella prima metà del VI secolo, in oro, granati e turchesi, da una bottega orafa merovingia, proveniente da un monastero di Gourdon ed attualmente conservato nel Cabinet des Médailles della Bibliothèque Nationale de France a Parigi (Francia).

Descrizione

Oggetto

Patena rettangolare, di piccole dimensioni, in oro, che presenta:

  • orlo, decorato a motivi geometrici, realizzati a filigrana d'oro con incastonati granati cloisonné;
  • piatto, ornato al centro da una Croce latina realizzata con granati cloisonné e negli angoli da quattro piccoli cuori in turchese.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

  • L'opera presenta elementi di sincretismo tra l'arte romana, evidenziata dall'organizzazione ben strutturata e simmetria, e l'arte barbara, dell'incastonatura e dei cuori, fusi nella fede comune cristiana, adottata dal re Clodoveo nel 496, che traspare dalla croce e dalla funzione dell'oggetto.
  • Singolare la forma rettangolare della patena che più tardi, in età carolingia, diverrà rotonda per adattarsi al calice.
  • Le piccole dimensioni sia del calice sia della patena fanno ritenere che entrambi facessero parte di un servizio da viatico.

Notizie storico-critiche

Nel 1845, nei pressi di Gourdon, nel dipartimento di Saona e Loira (Francia), una pastorella, Louise Foresta, scoprì casualmente, sotto una tegola romana incisa con una croce, un tesoro costituito da preziosi oggetti in oro, databili dalla fine del V all'inizio del VI secolo. Al momento del ritrovamento, il tesoro comprendeva in particolare un calice, una patena e 104 monete, anche auree, risalenti ai regni degli imperatori bizantini Leone I (411 ca. - 474) e Giustino I (450 - 527), ed al sovrano merovingio Clodoveo I (466 ca. -511).

Gli studiosi ritengono che il Tesoro provenga dal monastero, che esisteva nel VI secolo a Gourdon, e che i monaci, preoccupati dalle continue incursioni nemiche, lo abbiano sepolto, subito dopo il 524, per evitarne il saccheggio.

Quando l'intero Tesoro venne venduto all'asta a Parigi, il 20 luglio 1846, la patena ed il calice furono acquisiti dallo Stato francese, mentre le monete vennero disperse in varie collezioni pubbliche e private.

Bibliografia
  • Jean Lafaurie, Le Trésor de Gourdon (Saône et Loire), in "Bulletin de la Société nationale des Antiquaires de France", 1958, p.61 - 76
  • Françoise Vallet, De Clovis à Dagobert, les Mérovingiens, Editore Gallimard, Parigi 1995, p. 320
Voci correlate
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