Raccolte Scientifiche del Collegio Alberoni di Piacenza
Raccolte Scientifiche del Collegio Alberoni di Piacenza | |
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Volatile imbalsamato | |
Categoria | Musei di Fondazione ecclesiastica |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Piacenza |
Comune | Piacenza |
Diocesi | Diocesi di Piacenza-Bobbio |
Indirizzo | Via Emilia Parmense, 67 29121 Piacenza (PC) |
Telefono | +39 0523 322635; +39 0523 577011 |
Fax | +39 0523 322635 |
Posta elettronica | info@collegioalberoni.it opalberoni@libero.it, |
Sito web | [1] |
Proprietà | Fondazione Opera Pia Alberoni |
Tipologia | naturalistico, scientifico, tecnico-scientifico |
Contenuti | apparecchiature tecnico-scientifiche, animali imbalsamati, conchiglie, erbari, fossili, minerali, pietre, reperti botanici, reperti zoologici, strumenti tecnico-scientifici |
Servizi | accoglienza al pubblico, biblioteca, bookshop, didattica, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Collegio Alberoni |
Data di fondazione | XVIII secolo, seconda metà |
Le Raccolte Scientifiche del Collegio Alberoni di Piacenza sono allestite nel Collegio Alberoni, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza delle collezioni naturalistiche e scientifiche raccolte dal cardinale Giulio Alberoni (1664 - 1752) ed ampliate con donazioni successive.
Le Raccolte e la Galleria Alberoni sono parte integrante del Collegio Alberoni di Piacenza.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sezioni espositive, lungo il quale sono presentate altrettante collezioni naturalistiche e scientifiche che lo compongono.
I - Museo di Storia Naturale
Il nucleo iniziale del Museo di Storia Naturale è costituito dal materiale scientifico donato da padre Zaccaria da Piacenza O.F.M. (1722 - 1814), botanico e naturalista, ed incrementato successivamente da acquisizioni e lasciti di docenti ed ex-alunni, talvolta di grande entità e valore.
Tra le collezioni e raccolte esposte si possono ammirare:
- Molluschi, circa 700 esemplari, ripartiti in terrestri, d'acqua dolce e marini, tra i quali figurano numerose specie rare.
- Crostacei, con alcune decine di esemplari e diversi tipi in esposizione tra cui vistosi gamberi e granchi.
- Invertebrati, tra i quali si segnalano: poriferi (spugne), celenterati (coralli, madrepore, meduse, ecc.), platodi, vermi, nematodi, anellidi, echinodermi (stelle, gigli, ricci di mare, ofiure, ecc.), tunicati, leptocardi e molluschi.
- Vertebrati relative ad animali viventi italiani ed esotici: pesci, rettili, anfibi, uccelli e mammiferi. In questo settore dei vertebrati la collezione principale è quella ornitologica, che comprende diversi tipi e molte specie rare, circa 900 esemplari.
- Uova e nidi di varie specie di volatili.
Inoltre, completano la sezione:
- Teschi e plastici, materiali utili all'insegnamento dell'anatomia comparata.
II - Sezione Geologica
La collezione è stata istituita all'inizio del XX secolo, quando il Collegio ha voluto dotare il Museo di Storia Naturale anche di questa importante sezione petrografica e mineralogica acquisendo la raccolta Bracciforti, ampliata successivamente con altre donazioni.
III - Sezione Paleontologica
La raccolta è costituita in parte da pezzi appartenuti alla collezione Bracciforti e in parte da esemplari provenienti da altre donazioni. Di particolare interesse:
- Raccolta di reperti fossili dell'Era Pliocenica costituita da oltre 2.500 esemplari.
- Raccolta malacologia composta da quasi 1.500 relativi a 40 famiglie e da oltre 150 specie differenti.
IV - Gabinetto di Fisica e Museo degli strumenti scientifici
Già nel primo inventario redatto nel 1755, dopo la morte del cardinale Alberoni, si riscontra la presenza di un piccolo nucleo di strumenti di fisica, il quale segnò l'inizio del gabinetto stesso, destinato ad avere un notevole sviluppo, come si rileva già nell'elenco redatto nel 1850, che presenta una ricca dotazione di apparecchi, ampliata successivamente grazie al lavoro ed all'impegno dei docenti del Collegio.
Tra gli strumenti e le apparecchiature conservate meritano una menzione:
- Cannocchiale dei passaggi, utile a determinare l'ora esatta osservando il transito di una stella al meridiano del luogo.
- Globo celeste (1758), realizzato a Parigi da L.C. Desnos.
- Globo terrestre (1772), in legno, metallo, gesso e cartone, realizzato a Parigi da L.C. Desnos e J.B.Nolin.
- Sfera armillare (inizio del XIX secolo).
- Inclinometro, strumento usato da Giovanni Battista Manzi e Padre Denza nel 1876 per la determinazione dell'inclinazione magnetica.
- Macchina elettrostatica tipo Ramsden (XIX secolo) costruita dal piacentino Ulisse Fioruzzi.
- Modello di macchina a vapore (XIX secolo).
Osservatori
Completano il percorso museale, la visita degli Osservatori:
- Metereologico, fondato nel 1802 (uno dei più antichi in Italia), ancora oggi in funzione fornisce dati di previsione meteorologica, osservazione e climatologia ad istituti locali e nazionali, quali CNR, ARPA, UCEA, ecc.
- Astronomico, istituito nel 1882, che è una vera e propria specola con cupola girante meccanicamente e colonna di granito, come base del cannocchiale. Attualmente non più in funzione.
- Sismico, entrato in funzione nel dicembre 1922, utilizzando il sismografo Agamennone a pendoli orizzontali, a registrazione continua su carta affumicata. Oggi è dotato di strumentazione digitale che consente una più precisa analisi macrosismica e sismogenetica degli eventi registrati.
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