Religiose missionarie del Santissimo Sacramento e di Maria Immacolata

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Religiose missionarie del Santissimo Sacramento e di Maria Immacolata
in latino Instituti Missionariarum a Ss.mo Sacramento et a Beata Maria Virgine Immaculata
Logo Religiosas Misioneras del Santísimo Sacramento y María Inmaculada.jpg

Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa femminile di diritto pontificio

Altri nomi
Fondatore Beata María Emilia Riquelme Zayas
Data fondazione 1896
Luogo fondazione Granada
sigla M.I.S.A.M.I.
Titolo superiore
Approvato da Papa Pio X
Data di approvazione 15 dicembre 1909
Scopo adorazione riparatrice del Santissimo Sacramento, insegnamento e a qualsiasi lavoro richiesto dai vescovi in terra di missione.
Collegamenti esterni
Sito ufficiale

Le Religiose Missionarie del Santissimo Sacramento e di Maria Immacolata (in spagnolo Misioneras del Santísimo Sacramento y María Inmaculada) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla M.I.S.A.M.I.[1]

Storia

La congregazione fu fondata a Granada da madre María Emilia Riquelme Zayas (1847-1940)[2], beatificata il 10 dicembre 2019 a Granada, che, il 25 marzo 1896, vestì l'abito religioso insieme con sette compagne.[3]

Vivente la fondatrice, furono fondate case in Spagna, Brasile e Portogallo; lo sviluppo della congregazione si interruppe a causa della guerra civile spagnola, ma riprese dopo il 1939 con l'apertura di filiali in Cile e Bolivia.[4]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 15 dicembre 1909 e fu aggregato all'Ordine dei Frati Minori il 3 luglio 1912; le sue costituzioni furono approvate definitivamente dalla Santa Sede il 2 agosto 1938.[4]

Nel 2010 vi fu unita la congregazione delle Zelatrici del Culto Eucaristico, fondata nel 1874 a Palma de Maiorca dal sacerdote Miguel Maura Montaner per l'adorazione riparatrice del Santissimo Sacramento e la preparazione di ostie e paramenti sacri.[5]

Drante la guerra civile spagnola una zelatrice del Culto Eucaristico, suor Maria de los Angeles[6], al secolo Angela Ginard Martí, nata il 3 aprile 1894 nella cittadina di Lluchmayor, diocesi di Maiorca (Spagna), fu uccisa a Dehesa de la Villa, sobborgo di Madrid nel 1936, vittima della Persecuzione dei cristiani durante la guerra civile spagnola. Riconosciutone il martirio in odium fidei il 19 aprile 2004, fu beatificata il 29 ottobre 2005 in San Pietro sotto il pontificato di Benedetto XVI.

Attività e diffusione

Le suore si dedicano all'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù e a qualsiasi lavoro richiesto dai vescovi in terra di missione.[3]

Oltre che in Spagna, sono presenti in Portogallo, nelle Americhe (Bolivia, Brasile, Colombia, Messico, Perù, Stati Uniti d'America) e in Angola;[7] la sede generalizia è a Madrid.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 230 religiose in 42 case.[1]

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 Ann. Pont. 2010, p. 1674.
  2. Beata Maria Emilia Riquelme y Zayas su santiebeati.it. 28-9-2022
  3. 3,0 3,1 G. Rocca, DIP, vol. V (1978), col. 1628.
  4. 4,0 4,1 G. Rocca, DIP, vol. V (1978), col. 1629.
  5. I. Lustrissimi, DIP, vol. X (2003), col. 666.
  6. (ES) Beata Mª de los Ángeles Ginard Martí. Virgen y Mártir su misionerasdelsantisimosacramento.org. 28-9-2022
  7. La semilla fundadora su misionerasdelsantisimo.org. URL consultato il 17 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale in data 20 gennaio 2013)
Collegamenti esterni