San Spiridione di Trimithonte

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San Spiridione di Trimithonte
Vescovo
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 78 anni
Nascita Cipro
270 ca.
Morte Tremitonte
348
Sepoltura
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale IV secolo
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Consacrazione vescovile
Consacrazione vescovile 310
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Incarichi ricoperti Vescovo di Tremitonte
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da Chiesa cattolica e ortodossa
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 12 dicembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi Pastorale, berretto da pastore
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 12 dicembre, n. 3:
« Nell'isola di Cipro, san Spiridone, vescovo, vero pastore delle sue pecore, le cui straordinarie azioni erano celebrate dalla bocca di tutti. »

San Spiridione di Trimithonte (Cipro, 270 ca.; † Tremitonte, 348) è stato un vescovo cipriota.

Vita

San Spiridione era figlio di pastori e lui stesso fu conduttore di greggi in gioventù. Si sposò ed ebbe anche dei figli. Secondo lo storico Socrate Scolastico, egli fu ritenuto degno della carica episcopale proprio per la santità dimostrata nell'attività precedente e fu così che fu fatto pastore di uomini nella città cipriota di Trimithonte. Pare che anche da vescovo continuasse a svolgere anche l'antico mestiere.

Un'antica tradizione narra che un giorno riuscì a catturare dei ladri che avevano tentato di rubargli delle pecore, pregò con loro, li liberò e infine donò addirittura loro un montone, così da non aver trascorso l'intera notte svegli invano.

Forse presenziò al concilio di Nicea, anche se il suo nome non compare tra i firmatari, motivo che comunque non è valido per escluderne a priori la presenza. Il concilio durò diversi mesi e dunque non tutti i vescovi poterono intrattenersi così a lungo abbandonando a sé stesse le loro diocesi.

Sant'Atanasio cita Spiridione tra coloro che mantennero posizioni ortodosse, in contrapposizione alle idee eretiche emerse al concilio di Sardica.

Rimase coinvolto nella persecuzione anticristiana indetta da Galerio: secondo alcune tradizioni in tale contesto storico perse l'occhio destro e fu deportato ai lavori forzati nelle miniere.

Culto

Le reliquie furono oggetto di traslazione da Cipro a Costantinopoli, poi a Corfù, Zachitos e Cefalonia. La venerazione nei suoi confronti continuò comunque costantemente nell'isola ove aveva esercitato il suo ministero.