Scommessa sulla morte

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Scommessa sulla morte
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Copertina del libro
Sigla biblica
Titolo originale
Altri titoli
Nazione bandiera Italia
Lingua originale italiana
Traduzione
Ambito culturale
Autore Vittorio Messori
Note sull'autore
Pseudonimo
Serie
Collana
Editore
Datazione 1982
Datazione italiana
Luogo edizione
Numero di pagine
Genere Saggio religioso
Ambientazione
Ambientazione Geografica
Ambientazione Storica

Personaggi principali:

Titoli dei racconti
Della serie {{{Serie}}}
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Libro successivo
Adattamento teatrale
Adattamento televisivo
Adattamento cinematografico
Note
Premi:
Collegamenti esterni:
ID ISBN

Scommessa sulla morte. La proposta cristiana: illusione o speranza? è un libro dello scrittore e giornalista italiano Vittorio Messori, pubblicato dalla Società Editrice Internazionale nel 1982.

Contenuto

L'opera si compone di quattro parti, ciascuna divisa in capitoli.

Cause

L'autore constata che nel mondo contemporaneo esiste una forte repulsione verso il problema della morte. Le culture dominanti al tempo della pubblicazione del libro, infatti, non offrono alcun mezzo per comprenderla e affrontarla[1]. Come ciò valga per il comunismo sovietico, lo dimostrano le risposte evasive e impacciate dei venerati maestri della cultura marxista[2].

Numerosi esempi concreti, però, indicano che ciò vale anche per il capitalismo occidentale: il culto del divertimento e della giovinezza, il tabù che vieta di nominare la morte e la vecchiaia, il nascondimento imposto ai moribondi, le battaglie radicali come l'eutanasia: tutto ciò è prodotto dalla mancanza di una visione organica della realtà e della solidarietà umana che ha sempre accompagnato il momento della morte[3].

In conclusione, il progresso tecnico e scientifico non ha saputo risolvere la questione della morte e anche le ideologie moderne, che avevano secolarizzato l'escatologia cristiana, peraltro limitandosi al futuro collettivo, omettendo quello personale, si sono rivelate fallimentari[4].

Effetti

L'autore presenta i disastri personali e insieme sociali che le ideologie moderne hanno provocato perché incapaci di affrontare il problema della morte[5]: la nevrotica rimozione dei corpi dei defunti, l'emarginazione dei vecchi e il nascondimento imposto al lutto[6].

La scienza e la filosofia non possono dare certezze circa il destino dell'anima dopo la morte; la politica è del tutto disarmata di fronte a questi problemi[7]. Diventa necessario, allora, riconoscere l'ineludibilità della scommessa di Pascal e rivolgere l'indagine verso il mondo delle religioni[8].

Scelte

Rigettando il fanatismo ma al contempo negando che non esiste alcuna differenza tra le diverse religioni, l'autore presenta le diverse concezioni escatologiche delle religioni non cristiane, mostrandone i limiti[9].

Anche nel Cristianesimo, però, esistono diverse confessioni e diverse concezioni escatologiche[10] e all'interno della stessa Chiesa cattolica esiste chi, in nome dell'aggiornamento, sottace o minimizza l'insegnamento tradizionale sui novissimi[11].

Realtà

Si descrive il modo con cui nella Chiesa cattolica si affronta la morte, si accompagnano i moribondi, si onorano i defunti e si consolano le persone in lutto[12]. Si presentano i rimedi che la Chiesa oppone alla morte: i Sacramenti, con speciale attenzione per l'Unzione degli infermi[13] e soprattutto per l'Eucaristia[14].

Edizioni

Note
  1. Pagg. 13-24.
  2. Pagg. 25-40.
  3. Pagg. 41-67.
  4. Pagg. 69-79.
  5. Pagg. 83-96.
  6. Pagg. 97-120.
  7. Pagg. 121-147.
  8. Pagg. 148-159.
  9. Pagg. 163-202.
  10. Pagg. 203-225.
  11. Pagg. 227-262.
  12. Pagg. 265 - 310
  13. Pagg. 341 - 352
  14. Pagg. 353 - 408.
Voci correlate
Collegamenti esterni
  • Scheda sul sito ufficiale dell'autore, con copertine e recensioni