Sede titolare di Acque Tibilitane

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Acque Tibilitane
Sede vescovile titolare
Dioecesis Aquensis Thibilitanae
Chiesa latina
[[Immagine:{{{immagine}}}|290px|Sede titolare di Acque Tibilitane]]
Vescovo titolare: Vincent Frederick Mwakhwawa
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Algeria
Regione:
Località: Acque Tibilitane
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Acque Tibilitane
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
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Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
36°27′41″N 7°15′49″E / 36.4613, 7.2637 bandiera Algeria
Mappa di localizzazione New: Algeria
Acque Tibilitane
Acque Tibilitane

La Sede titolare di Acque Tibilitane (in latino: Dioecesis Aquensis Thibilitanae) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Acque Tibilitane, identificabile con Hamman-Meskhoutine nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono noti due vescovi di questa sede. Secondo Ottato, il vescovo Marino fu uno dei lapsi, che abiurò la fede cristiana durante la persecuzione di Diocleziano nel 303 bruciando pubblicamente i libri sacri. Nel Concilio di Cirta (305), stando alla testimonianza di Agostino nell'opera Contro Cresconio,[1] il primate di Numidia Secondo di Tigisi chiese conto a Marino del suo operato, e questi si difese minimizzando i suoi torti durante la persecuzione di due anni prima; questo gli valse la reintegrazione nella comunione ecclesiale e la possibilità di prendere parte a pieno titolo alla riunione episcopale. Il vescovo Marino deve essere quasi certamente da identificare con Marianus ab Aquis Tibilitanis, menzionato nel Libellus adversus Fulgentium Donatistam, attribuito erroneamente ad Agostino, che attorno al 311/312 fu tra i vescovi dissidenti che deposero Ceciliano di Cartagine e scelsero al suo posto Maggiorino.[2]

Il secondo vescovo noto è Preietto (Praeiectus) di cui parla Agostino nel De civitate Dei,[3] che avrebbe portato a Acque Tibilitane, in un periodo imprecisato tra il 416 e il 426/427, le reliquie di santo Stefano protomartire; in occasione di questa traslazione avvenne il miracolo della guarigione di una cieca.[4]

DAl 1933 Acque Tibilitane sopravvive come sede vescovile titolare.

Cronotassi dei vescovi

  • Marino † (menzionato nel 305)
  • Proiectus † (? - prima del 411 deceduto)

Cronotassi dei vescovi titolari

Note
  1. Libro III, 27, 30.
  2. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 702-703, Marinus 1.
  3. Vedi De civitate Dei, XXII, 8, 11.
  4. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 899, Praeiectus.
Bibliografia
Collegamenti esterni