Sede titolare di Panio

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Panio
Sede vescovile titolare
Dioecesis Panitana
Patriarcato di Costantinopoli
[[Immagine:|290px|Sede titolare di Panio]]
Vescovo titolare: sede vacante
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea della Sede titolare di Eraclea di Europa
Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Turchia
Regione:
Località: Panio
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Panio
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
40°55′00″N 27°28′08″E / 40.916667, 27.468889 bandiera Turchia
Mappa di localizzazione New: Turchia
Panio
Panio

La Sede titolare di Panio (latino: Dioecesis Panitana) è una diocesi soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Panio, identificabile con Barbaros sulla costa nord-occidentale del mar di Marmara in Turchia,[1] è un'antica sede vescovile della provincia romana di Europa nella diocesi civile di Tracia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea della Sede titolare di Eraclea di Europa.

La diocesi è documentata in tutte le Notitiae Episcopatuum del patriarcato fino al XV secolo. Nelle prime Notitiae e fino al IX secolo, Panio occupa il primo posto tra le suffraganee di Eraclea di Europa; in seguito la sede scende al terzo posto, rango che occuperà fino alla definitiva occupazione ottomana nel Quattrocento.[2]

Sono diversi i vescovi conosciuti di questa antica sede episcopale. Il primo noto è Andrea, che prese parte al concilio di Costantinopoli riunito nel 536 dal patriarca Mena per condannare Severo di Antiochia e i suoi sostenitori, l'ex patriarca Antimo, il monaco siriano Zoora e Pietro di Apamea. Regino fu tra i padri del terzo concilio di Costantinopoli celebrato tra il 680 e gli inizi del 681,[3] mentre Giovanni era presente al concilio niceno del 787.[4] Strategio partecipò al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli.[5]

Le scoperte dei sigilli vescovili hanno restituito i nomi di nove vescovi, vissuti tra IX e XII secolo. Inoltre l'iscrizione riportata su un cippo datato tra IX e X secolo, riporta il nome del vescovo Teodoro, che durante il suo episcopato intraprese dei lavori di restaurazione.[6] A questi vescovi va aggiunto Ignazio che partecipò al concilio indetto dal patriarca Callisto I nel 1351 per affrontare le controversie teologiche che videro coinvolti Barlaam di Seminara, Gregorio Acindino e Gregorio Palamas.[7]

Dopo la conquista ottomana, secondo Michel Le Quien la diocesi fu elevata al rango di arcidiocesi con il nome di "Fanario e Neochorio" (Phanarion et Neochorion), di cui sono documentati alcuni prelati dal XVI al XVIII secolo.[8]

Dal 1933 Panio è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica;[9] la sede è vacante dal 17 ottobre 2024.

Cronotassi

Vescovi greci

Vescovi titolari

Note
  1. Andreas Külzer, Ostthrakien (Eurōpē). Tabula Imperii Byzantini 12, Vienna, 2008 (Appendice: Ostthrakien, thematische Karte).
  2. Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, indice p. 507, voce Panion.
  3. Rheginos, PmbZ 6406.
  4. Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 30.
  5. Strategios, PmbZ 27388.
  6. Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire, nº 350 (questa numerazione fa riferimento alla suddivisione dei paragrafi nell'edizione online).
  7. Le Quien, Oriens christianus, vol. I, col. 1120.
  8. Le Quien, Oriens christianus, vol. I, coll. 1121-1122.
  9. Ai titolari di questa sede potrebbero essere attribuiti i vescovi riportati da Eubel alla sede Panadensis o Panidensis, identificata dall'autore con Banados in Tracia, suffraganea di Costantinopoli (cfr. Hierarchia catholica, vol. 1 , p. 387; vol. 2, p. 211; vol. 3, p. 268); secondo Eubel (cfr. nota vol. 1) questa sede est alia ac Paneadensis (Paneas) suffr. Tyrensis (in Fenicia). Tuttavia, nel vol. 5 (p. 305) e nel vol. 6 (p. 326), la sede Panadensis è identificata con quella della Fenicia. Anche Le Quien (Oriens christianus, vol. III, coll. 965-968) attribuisce alcuni vescovi Panidensis alla sede di Tracia.
  10. Akindynos bishop of Panidos, Online Catalogue of Byzantine Seals, Dumbarton Oaks Research Library and Collection. Akindynos, PmbZ 164.
  11. Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, p. 160. Michael, PmbZ 25378.
  12. Paulos, PmbZ 26393.
  13. John bishop of Panidos , Online Catalogue of Byzantine Seals, Dumbarton Oaks Research Library and Collection.
  14. Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire, nº 355.
  15. Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire, nº 356.
  16. Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire, nº 357.
  17. Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire, nº 358.
  18. Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire, nº 359.
  19. Vescovo ausiliare di Sandomierz.
  20. Esarca di Miskolc.
Bibliografia
Collegamenti esterni