Suore della Carità del Cardinale Sancha
Suore della Carità del Cardinale Sancha | ||
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Istituto di vita consacrata | ||
Altri nomi (ES) Hermanas de la Caridad del Cardenal Sancha | ||
Fondatore | Ciriaco María Sancha y Hervás | |
Data fondazione | 5 agosto 1869 | |
Luogo fondazione | Santiago de Cuba | |
sigla | H.C.C.S. | |
Regola | Regola di San Benedetto | |
Approvato da | Pio XII | |
Data di approvazione | 23 dicembre 1953 | |
Scopo | istruzione ed educazione cristiana della gioventù e assistenza agli anziani. | |
Costituzioni | del fondatore sulla base della Regola di San Benedetto | |
Collegamenti esterni | ||
Sito ufficiale |
Le Suore della Carità del Cardinale Sancha (in spagnolo Hermanas de la Caridad del Cardenal Sancha) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla H.C.C.S.[1]
Cenni storici
La congregazione fu fondata il 5 agosto 1869 a Santiago de Cuba da Ciriaco María Sancha y Hervás (1833-1909), canonico penitenziere della cattedrale, con quattro sue giovani figlie spirituali; le sue costituzioni vennero elaborate da Sancha sulla base della regola di san Benedetto.[2]
La nomina a vescovo del fondatore e il suo trasferimento in Spagna causarono gravi difficoltà alle religiose; nel 1877 la loro casa madre a Santiago fu soppressa e nel 1961, con l'avvento al potere di Fidel Castro, le suore vennero espulse da Cuba e dovettero trasferire la loro casa generalizia a Santo Domingo.[3]
Le suore della Carità ricevettero il pontificio decreto di lode il 23 dicembre 1953.[3]
Il 17 ottobre 2009 il fondatore fu proclamato beato a Toledo dall'arcivescovo Angelo Amato.[4]
Attività e diffusione
Le religiose si dedicano principalmente all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù e all'assistenza agli anziani.
Le suore sono presenti in Spagna, in Italia e nelle Americhe (Colombia, Cuba, Perù, Porto Rico, Stati Uniti, Venezuela);[5] la sede generalizia è a Santo Domingo.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 307 religiose in 57 case.[1]
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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