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  • Lettura - Is 54, 5-10 : Ti riprenderò con immenso amore, dice il Signore che ti usa misericordia.
    Israele in esilio a Babilonia (586 - 538 a.C.) si sente come una donna ripudiata dal suo sposo e Signore; Ma il profeta, dopo aver annunciato il ritorno in patria e la ripresa di nuova vita (mediante il re persiano Ciro e un misterioso Servo di Dio e uomo dei dolori), proclama coraggiosamente che Dio è uno sposo fedele e appassionato: dopo un breve periodo di abbandono, riprenderà per sempre l'alleanza con la sua sposa. Crederci non era facile, non lo è mai (quante ombre nella storia di Israele e di tutti!) ma la Parola rimane in eterno.
  • Salmo - Sal 129, 1-5. 7 - Rit.: L'anima mia spera nella tua parola.
  • Vangelo - Lc 18, 9-14 : Il pubblicano e il fariseo.
    Ancora un gioco di contrasti: da una parte una preghiera apparentemente bella e ben iniziata, ma poi carica di orgoglio e disprezzo per un peccatore; dall'altra quella si un pubblicano (esattore di tasse, spesso disonesto e servo del potere). La parabola non dice tutto: serve solo a raccomandare ancora una volta l'importanza fondamentale della fede umile davanti a Dio, da qualsiasi cuore provenga. Dio lo riconosce giusto e lo esalta; la logica umana e spesso diversa.