Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DM 1 domenica A

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  • Lettura - Is 65, 13-19 : I miei servi saranno chiamati con un altro nome. Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra.
    La storia umana presenta drammi dolorosi come l'uccisione di Giovanni Battista e fatti di luce, momenti di sconforto e ore di incredibile speranza, gente malvagia e «servi di Dio» meravigliosi benché nascosti. Era così anche nel popolo di Dio in crescita dopo le rovine dell'esilio in Babilonia (finito nel 358 a.C.) e ancora ai tempi di Gesù. Su questa realtà complessa irrompe la parola di Dio: giudizio e speranza per allora e per sempre.
  • Salmo - Sal 32, 1-3. 12-15. 20-22 - Rit.: Nel Signore gioisce il nostro cuore.
  • Epistola - Ef 5, 6-14 : Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà. Ora siete luce, comportatevi come figli della luce.
    Anche nella Chiesa di Efeso qualcuno immaginava il dialogo come confusione col mondo pagano circostante; così la luce proveniente da Cristo morto e risorto restava spenta, a rischio per la stessa Chiesa e per il «tenebroso» mondo pagano. Poteva servire meglio a quel mondo qualche rimprovero capace di «svegliarlo». Come era avvenuto nel battesimo cristiano: a un forte invito a svegliarsi dal proprio sonno spirituale successe una nascita e una illuminazione per la vita.
  • Vangelo - Lc 9, 7-11 : Dopo l'uccisione di Giovanni, Erode tetrarca è posto di fronte al mistero di Gesù.
    Dopo la prima missione evangelizzatrice dei discepoli di Gesù, Erode Antipa sembra svegliato nella sua coscienza di criminale. Il Battista, pur morto, gli parla ancora; il nuovo misterioso profeta Gesù lo intriga ed egli stesso vorrebbe vederlo; ma con animo da «volpe»? Lo incontrerà solo durante la Passione. Per ora Gesù gli parla mediante discepoli e folle. Non era una luce sufficiente?