Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DP 12 domenica B
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
- Lettura - Ger 25, 1-13 : Geremia preannuncia i settant'anni di cattività babilonese.Nella lunga storia dei profeti d'Israele spicca Geremia, vissuto intorno al 600 a.C. Come gli altri profeti, anche lui è uomo appassionato di Dio e del suo popolo, benché quest'ultimo gli sia stato ostile. Anche questa pagina lo testimonia. Ma non manca la speranza, anche se, per allora, era da attendere dopo un periodo di circa settant'anni: quello dell'esilio in Caldea, a Babilonia, terminato nel 538 a.C.
- Salmo - Sal 136, 1-5 - Rit.: Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.
- Epistola - Rm 11, 25-32 : La chiamata di Dio è irrevocabile.Paolo continua la sua lettera della storia del popolo ebraico. Al suo tempo gran parte di questo era fuori dalla Chiesa per ostinata incredulità. Ma non era l'ultima parola: fuori Israele per favorire l'ingresso delle genti, finché anche tutto Israele potrà (ri)entrarvi. Israele rimane infatti "popolo di Dio" e destinatario, come tutti, della Sua misericordia. Per tanti secoli Chiesa ed Ebrei furono nemici, oggi invece vige maggiore ascolto e rispetto reciproco.
- Vangelo - Mt 10, 5b-15 : I Dodici, inviati alle pecore perdute d'Israele.Nel suo capitolo 10 san Matteo raccoglie diversi detti di Gesù rivolti ai suoi discepoli mandati per una prima missione (da vivere anche dopo). Vi spicca la preoccupazione di portare il vangelo innanzitutto a Israele. Il metodo: libertà da pastoie mondane, urgenza sia pur prudente, impegno generoso per operare pace e bene verso tutti, benché con la prospettiva di un severo giudizio per gli ostinati increduli.