Template:Pagina principale/LiturgiaRA/Solennità Trinità B
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- Lettura - Es 33, 18-23; 34, 5-7a : Mosè contempla la gloria di Dio.L'autore del libro sa che tra Mosè e Dio c'era, per un dono gratuito, una singolare intimità ("a faccia a faccia"), tanto che Mosè osò chiedere di vedere addirittura il "volto" di Dio. Ma capì che nemmeno a lui era possibile: lo poteva vedere solo di spalle - è un'immagine efficace - e conoscere qualcosa della sua natura e del suo agire nella storia.
- Salmo - Sal 62, 2-3. 4-5. 6-8 - Rit.: Ti ho cercato, Signore, per contemplare la tua gloria.
- Epistola - Rm 8, 1-9b : Lo Spirito di Dio, che dà vita in Gesù Cristo, ci ha liberati dalla legge del peccato.Il volto di Dio si rispecchia in Gesù Cristo e da qui san Paolo risale appunto a Dio; ma non tanto per affermare il mistero trinitario, quanto l'azione del Padre, del Figlio e dello Spirito nella redenzione dell'uomo. Noi eravamo "carne", cioè fragili e sudditi della potenza del peccato e della morte e quindi spinti a una vita senza amore e vera pace. Ma il Dio uno e trino ha "condannato", cioè sconfitto, non i peccatori, ma il peccato, infondendo nei credenti una forte speranza di vita nuova.
- Vangelo - Gv 15, 24-27 : Vi manderò lo Spirito che procede dal Padre.Da brani come questo gli antichi concili hanno attinto e descritto il mistero del Dio unico eppure comunione di tre persone. È anche un Dio che agisce in mezzo agli uomini, si appella alla loro libertà e ha bisogno della loro cooperazione: di singoli e di comunità.