Università di Salamanca
Università di Salamanca | |
Ubicazione | |
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Nazione | Spagna |
Comune | Salamanca |
Dati generali | |
Nome latino | Universitas Studii Salamanticensis |
Tipo | Pubblica |
Fondazione | 1218 |
Fondatore | Alfonso IX di León |
Rettore | Ricardo Rivero Ortega |
Studenti | 31.834 (2015) |
Affiliazioni | EUA, CG |
Coordinate geografiche | |
Spagna | |
L'Università di Salamanca (in spagnolo Universidad de Salamanca), fondata nel 1218 da Alfonso IX di Leóngerme, è la più antica di Spagna, dopo quello di Palencia, fondato tra il 1208 e il 1214, che tuttavia non esiste più. È una delle più antiche in Europa insieme a quelle di Bologna, Parigi, Oxford, Cambridge, Arezzo, Padova e Napoli. Fu la prima istituzione educativa europea a ottenere il titolo propriamente detto di Università, con regio decreto di Alfonso X il Saggio datato 9 novembre 1252, poi ratificato dalla Licentia Ubique Docendi di papa Alessandro IV nell'anno 1255.
Storia
Come nella maggior parte delle università medievali europee all'origine vi era una scuola cattedrale la cui esistenza documentata risale almeno al 1174, quando il nome del suo maestro appare in documenti relativi a un accordo tra la diocesi di Salamanca e quella di Ciudad Rodrigo, firmati davanti all'arcivescovo di Santiago[1]. Da questo si deduce che la creazione della carica di magister delle scuole della cattedrale risale al XII secolo, sia nel regno di Ferdinando II di León, sia in quello del suo predecessore Alfonso VII.
Nell'anno 1218 Alfonso IX di León istituì lo Studium Generale (Studio Generale) con il nome di Studii Salmantini. Questo titolo attesta l'ampliamento delle materie di insegnamento, l'accesso agli studi aperto a tutti e la validità dei titoli conseguiti.
L'Università di Salamanca nacque come studio eminentemente legale, in linea con l'Università di Bologna e in contrasto con le università di Oxford e Parigi, più focalizzate sulla teologia e le arti.
Nel 1254, il re Alfonso X il Saggio dotò l'università di statuti che definivano il suo sistema di finanziamento, l'istituzione di dodici cattedre con le discipline di diritto canonico, civile, medicina, logica, grammatica e musica[2] e la carica di bibliotecario. L'Università di Salamanca divenne così la prima in Europa ad avere una biblioteca pubblica.
L'università era finanziata con i fondi che provenivano dalle tercias reales o tercias decimales, fondi che la Chiesa versava alla Corona di Castiglia e corrispondenti a due noni delle decime ecclesiastiche. Poiché la decima era una tassa sulla produzione agricola, la situazione economica dell'università era fortemente influenzata dalle crisi agrarie che si verificavano regolarmente. L'orientamento giuridico degli studi è confermato dal fatto che i professori di materie legate al diritto erano meglio remunerati dei professori delle altre discipline. L'approvazione finale arrivò nel 1255 con la bolla di papa Alessandro IV concedendo la Licentia Ubique Docendi, che riconosceva la validità dei diplomi rilasciati dall'Università di Salamanca in tutto il mondo. Tra il 1381 e il 1386 si iniziarono anche i corsi di teologia.
Ci vollero almeno due secoli affinché l'istituzione potesse disporre di edifici propri dove svolgere l'attività didattica, fino a quel momento le lezioni si tenevano nel chiostro della chiesa principale cittadina, in case affittate dal comune e nella chiesa di San Benito. Il cardinale aragonese Pedro de Luna, convinto sostenitore dell'istituzione, a partire dall'anno 1411, spinse per l'acquisto dei primi terreni e la costruzione delle Escuelas Mayores (edificio storico dell'università). All'inizio del 1500 vennero costruiti gli edifici delle Escuelas Menores.
Questa Università fu cornice della discussione in merito alla fattibilità del progetto di Cristoforo Colombo e alle conseguenze che sarebbero potute sorgere dalle ipotesi dello stesso Colombo. Una volta scoperta l'America fu luogo di discussione rispetto alla possibilità di riconoscere gli indigeni come soggetti di diritto, argomento rivoluzionario per l'epoca; per la prima volta furono analizzati i processi economici, si sviluppò la scienza del Diritto e fu epicentro umanista anche se minore dell'Università di Alcalà, così come la fonte principale alla quale attinse la monarchia spagnola per creare e mantenere il suo Stato.
Il momento topico di questa istituzione può essere riconosciuto nel periodo di convivenza di alcuni dei suoi membri più brillanti, conosciuto come la Scuola di Salamanca.
La Scuola di Salamanca
Nonostante il carattere giuridico dell'Università dalla fine del XV secolo fu anche incorporata nel movimento umanista, anche se relativamente oscurata in questo campo dall'allora neonata Università di Alcalá. In questo periodo alcuni dei suoi membri più brillanti furono professori a Salamanca in quella che divenne nota come la Scuola di Salamanca. I membri della Scuola rinnovarono la teologia, posero le basi del diritto dei popoli moderni, del diritto internazionale e della scienza economica moderna e parteciparono attivamente al Concilio di Trento. I matematici di questa scuola studiarono la riforma del calendario, commissionata da papa Gregorio XIII e proposero la soluzione che fu successivamente implementata. Salamanca ebbe a quel tempo quelle che probabilmente furono le prime studentesse universitarie del mondo: Beatriz Galindo e Luisa de Medrano. La Medrano ne fu anche docente divenendo, anche in questo, la prima donna a occupare una simile carica[3].
Onorificenze
Premio Principe delle Asturie per la cooperazione internazionale | |
— 1986 |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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