Diocesi di Ciudad Rodrigo

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Diocesi di Ciudad Rodrigo
Dioecesis Civitatensis
Chiesa latina

Catedral de Ciudad Rodrigo. Vista general con Portada de las Cadenas en primer plano.jpg
vescovo José Luis Retana Gozalo
Sede Ciudad Rodrigo

sede vacante
Ciudad Rodrigo

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Valladolid
Regione ecclesiastica {{{regione}}}
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Stemma
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Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Spagna
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario José María Rodríguez-Veleiro Rodríguez
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Cecilio Raúl Berzosa Martínez
Parrocchie 120 (7 vicariati )
Sacerdoti

53 di cui 53 secolari
620 battezzati per sacerdote

75 religiose
33.846 abitanti in 4.264 km²
32.900 battezzati (97,2% del totale)
Eretta 13 febbraio 1161
Rito romano
Cattedrale Santa Maria
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni Sant'Isidoro di Siviglia
Indirizzo
Diez de Taravilla 15, 37500 Ciudad Rodrigo [Salamanca], España
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2022 (gc ch )

Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La Diocesi di Ciudad Rodrigo (in latino: Dioecesis Civitatensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Valladolid. Nel 2021 contava 32.900 battezzati su 33.846 abitanti. È retta dal vescovo José Luis Retana Gozalo.

Il patrono della diocesi è sant'Isidoro di Siviglia.

Territorio

La diocesi comprende 83 comuni nella parte sud-occidentale della provincia di Salamanca. Confina con le diocesi di Salamanca, di Coria-Cáceres e di Guarda (in Portogallo).

Sede vescovile è Ciudad Rodrigo, dove si trova la cattedrale di Santa Maria.

Il territorio si estende su 4.264 km² ed è suddiviso in 120 parrocchie raggruppate in 7 arcipresbiterati (arciprestazgos): Abadengo, Agueda, Argañán, La Ribera, Ciudad Rodrigo, Campo Charro e Yeltes.

Storia

In epoca romana, l'attuale Ciudad Rodrigo ebbe nomi diversi, essendo conosciuta dalle fonti antiche con i nomi di Miróbriga Wettonum, poi di Augustóbriga ed infine di Civitas Augusta. Secondo una tradizione relativamente recente[1], Augustóbriga sarebbe stata in epoca romana sede di una diocesi che in seguito, dopo l'invasione visigotica, fu trasferita a Caliabria. Storici recenti[2] ritengono che non esiste alcuna prova dell'esistenza di una diocesi ad Augustóbriga in epoca romana.

Nel 1102 Ciudad Rodrigo fu riconquistata definitivamente dagli eserciti cristiani. Con il re Ferdinando II di León, si iniziò a pensare di istituirvi una nuova diocesi. A questo progetto si opposero i vescovi di Salamanca, da cui la sede di Ciudad Rodrigo avrebbe ricavato il suo territorio. Tuttavia il re continuò nel suo intento, ed il 13 febbraio 1161 istituì la diocesi di Ciudad Rodrigo, rendendola suffraganea dell'arcidiocesi di Santiago di Compostela.[3] Risale al 1165 la prima menzione di una donazione regia alla diocesi; nel febbraio 1168 è documentato l'inizio della costruzione della cattedrale.[4]

Il primo vescovo, Domingo, appare solo più tardi. È documentato per la prima volta in un privilegio del 10 luglio 1168, dove si firma come Ego Dominicus electus Civitatis Roderici; in tutti i documenti successivi, fino alla sua morte, si firma invece come Caliabriensis episcopus. Secondo alcuni storici (per esempio José Ignacio Martín Benito[5] e Fidel Fita Colomé[6]) l'assegnazione del titolo dell'antica diocesi di Caliabria fu un modo per giustificare, di fronte agli oppositori, l'esistenza della diocesi, che appariva così non come una nuova realtà ecclesiastica, ma semplicemente come restaurazione della diocesi visigotica.

L'approvazione e la conferma definitiva dell'erezione della nuova diocesi fu concessa da papa Alessandro III con la bolla Ex litteris del 25 maggio 1175[7], con la quale il pontefice riconobbe anche l'elezione del secondo vescovo, Pedro de Ponte, e tutti i suoi possedimenti. Lo stesso papa riconobbe implicitamente la suffraganeità di Santiago di Compostela in una bolla del 1178.

I confini della nuova diocesi furono stabiliti e definiti in epoche successive. Quelli con la diocesi di Salamanca furono stabiliti nel 1173 tramite un accordo tra i rispettivi capitoli canonicali e confermati da Ferdinando II nel mese di dicembre 1173. Il confine con la diocesi di Coria a sud fu fissato con due accordi nel 1191 e nel 1233. Infine, i confini occidentali inizialmente andavano ben oltre l'attuale confine tra Spagna e Portogallo; furono stabiliti in via definitiva solo nel 1297 e ancora nel 1481.[8]

Durante lo scisma d'Occidente tra il XIV e il XV secolo la diocesi ebbe fino a tre vescovi diversi, uno legittimo di obbedienza romana, e gli altri due illegittimi, uno di obbedienza avignonese e l'altro indipendente.

Il 25 novembre 1769 il vescovo Cayetano Antonio Cuadrillero y Mota istituì il seminario diocesano, dedicato a san Gaetano da Thiene.

Il Concordato del 1851 stabilì la soppressione della diocesi e la sua unione con quella di Salamanca.[9] Benché nessuna bolla pontificia abbia mai confermato questa unione, de facto i vescovi di Salamanca furono nominati amministratori di Ciudad Rodrigo dal 1867 al 1885. In quest'anno fu raggiunto un compromesso con la trasformazione dell'antica diocesi in amministrazione apostolica, indipendente dai vescovi di Salamanca e retta da amministratori apostolici residenti con un titolo di vescovi in partibus infidelium. Questa situazione perdurò fino al 1950, quando l'ultimo amministratore, Jesús Enciso Viana, fu nominato vescovo di Ciudad Rodrigo, ristabilendo così a tutti gli effetti la diocesi.

Nel frattempo, il 4 luglio 1857 era entrata a far parte della nuova provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Valladolid.

Nel 1958, facendo seguito al concordato del 1953 che stabiliva di far coincidere i limiti delle diocesi con quelli delle province civili, la diocesi di Ciudad Rodrigo ha ceduto alla diocesi di Coria-Cáceres l'arcipresbiterato di Sierra de Gata, ed ha acquisito una serie di parrocchie dalla diocesi di Salamanca.[10]

Dal 15 novembre 2021 è unita in persona episcopi alla diocesi di Salamanca.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 33.846 persone contava 32.900 battezzati, corrispondenti al 97,2% del totale.


Note
  1. Mateo Hernández Vegas, op. cit., pp. 1-5.
  2. Vedi Pérez, op. cit., col. 1010.
  3. Testo del privilegio reale, Catholicorum regum, in: Mateo Hernández Vegas, op. cit., pp. 14-15.
  4. Pérez, op. cit., col. 1010.
  5. Testo citato tra le fonti bibliografiche.
  6. El papa Alejandro III y la diócesis de Ciudad Rodrigo (años 1173-1175), in Boletín de la Real Academia de la Historia, Tomo 62 (1913), p. 142.
  7. Testo della bolla pontificia in: Mateo Hernández Vegas, op. cit., pp. 22-23.
  8. Per queste informazioni, cfr. Pérez, op. cit., coll. 1011.1012. Anche Mateo Hernández Vegas, op. cit., pp. 111-114.
  9. Angelo Mercati (a cura di), Raccolta di concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le Autorità Civili, Roma, 1919, pp. 772-773.
  10. Decreto Quum sollemnibus, in AAS 51 (1959), pp. 38-40.
  11. La sede risulta essere vacante l'11 novembre 1211 e il 7 novembre 1213. Pérez, op. cit., col. 1014.
  12. Il 10 aprile 1227 la sede risulta essere vacante.
  13. Alla morte di Pedro III, la diocesi visse uno scisma per l'elezione di due vescovi, Antonio e Miguel. Il metropolita confermò Antonio e ordinò la sua consacrazione. Il partito sostenitore di Miguel fece ricorso a Roma, accusando Antonio di usurpazione della sede. Papa Onorio IV, il 17 giugno 1286, istituì un processo per valutare la posizione di Antonio; alla fine il papa cassò l'elezione di Antonio, che rinunciò all'episcopato. Nel frattempo morì Miguel e il suo partito elesse Velasco Pérez, ma questa elezione fu annullata da papa Bonifacio VIII, che confermò invece, il 20 agosto 1297, quella di Antonio, che così poté prendere definitivamente possesso della sua sede.
  14. Date estreme riportate da Gams. Pérez (op. cit., col. 1015) ipotizza che Alfonso I e Alfonso II possano in realtà essere lo stesso vescovo.
  15. Menzionato da Eubel, ma ignoto alle altre fonti bibliografiche citate.
  16. Lista episcopale desunta dai documenti dell'archivio diocesano.
  17. Alla morte di Pedro Manuel Ramírez, il governo spagnolo nominò vescovo nell'ottobre 1835 Pedro Alcantara Jimenez, che non fu mai confermato dalla Santa Sede; morì il 21 febbraio 1843.
  18. Dal 15 giugno 2018 al 16 gennaio 2019 fu amministratore apostolico sede plena Francisco Gil Hellín, arcivescovo emerito di Burgos.
  19. Dal 16 gennaio 2019 all'8 gennaio 2022, giorno della presa di possesso di José Luis Retana Gozalo, fu amministratore apostolico sede vacante Jesús García Burillo, vescovo emerito di Avila.
Bibliografia


Collegamenti esterni