Utente:Davide Bolis/Santa Marcellina

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Biografia

Le fonti principali della vita di Marcellina si attestano nelle lettere e in due opere del Fratello Ambrogio: il De virginibus, un'opera dedicata alla sorella a esaltazione della verginità consacrata e il libro I del De excessu fratris. Inoltre la biografia di Ambrogio scritta da Paolino di Milano[1].Nacque a Roma o Treviri (Gallia)[2] tra il 327 e il 330[3][4] sotto Costantino il Grande. Primogenita di due importanti famiglie senatorie romane, la Aureliana, da parte materna e la Simmaco, da parte paterna, illustri per consolati e prefetture sin dai tempi di Diocleziano. Sorella maggiore di San Satiro e Sant'Ambrogio, Marcellina, rimasta ben presto orfana di padre e poco dopo della madre, collaborò dapprima e sostituì poi la madre nell'educazione dei due fratelli minori. Tanto il padre della santa, virtuoso e nobile amico di quell'Anicio Probo[5] che meritò l'elogio di Prudenzio[6], quanto la Madre, detta nelle antiche Laudi, santissima e piissima, crearono per i propri figli un ambiente profondamente cristiano e intellettuale di prim'ordine, dimorando in uno splendido palazzo nel Centro dell'Urbe e in una villa di campagna.

Trascorse parte della sua vita a Roma dove, nel 353, in piena giovinezza, la notte di Natale o dell'Epifania del Signore, si consacrò per sempre a Dio, ricevendo il velo verginale nella basilica vaticana dalle mani di papa Liberio[7]. Con la sua consacrazione verginale non si appartò in una contemplazione silenziosa costante, ma si fece anche maestra di altre anime tra le quali la romana Candida, la milanese Manlia Dedalia, Ambrosia e Indicia. A queste e a tante altre Marcellina insegnerà pure lo zelo della carità, precedendole e accompagnandole nelle frequenti visite ai poveri e presso gli infermi. Il suo fascino si estenderà dalle vergini alle pie matrone[8] e alle vedove.

Pur vivendo a Roma, rimase in contatto con il fratello vescovo, che in particolare nei momenti più trepidi e delicati della sua missione pastorale le scrisse per tenerla aggiornata sui fatti. Ci sono pervenute tre lettere, indirizzate da Ambrogio alla sorella, due collocabili nel 386 e l'altra nel 388, ciascuna dedicata a un episodio specifico:

  • alla lotta con la corte imperiale di Milano[9], contro l'imperatrice Giustina[10] che aveva richiesto una basilica per gli ariani, fa riferimento alla lettera 76 scritta nella primavera del 386;
  • al rinvenimento delle reliquie dei martiri Protaso e Gervaso, la lettera 77, posteriore di due o tre mesi;
  • alla controversia per la sinagoga di Callinico[11], la lettera fuori collezione 1 dell'anno 388.

Marcellina ricevette una visita di Ambrogio dopo l'ordinazione a vescovo di Milano (7 dicembre 374).

Le iscrizioni di santa Marcellina nella Basilica ambrosiana

Iscrizione dettata da San Simpliciano[12] per la tomba della Santa. L'iscrizione originale è andata distrutta nel 1722, quando il cardinale Odescalchi diede alla santa una nuova sistemazione nella cripta. Iscrizione predisposta nel 1720 dal cardinale Odescalchi,
in occasione dei lavori eseguiti nella cripta.
Iscrizione posta nell'abside della cappella
di Santa Marcellina, costruita dal Cagnola nel 1812
dove le spoglie della santa furono trasferite il 17 luglio.
Iscrizione posta sul luogo della primitiva sepoltura
della santa in cripta, nel 1875, a ricordo
delle trasformazioni avvenute lungo i secoli.
Iscrizione
MARCELLINA, TUOS CUM VITA RESOLVERET ARTUS, SPREVISTI

PATRIJS CORPUS SOCIARE SEPULCHRIS, DUM PIA FRATERNI SPERAS
CONSORTIA SOMNI, SANCTORUMQUE CUPIS CHARA REQUIESCERE
TERRA.
NIL LONGINQUA DOMUS CASTO DECERPSIT AMORI: AFFECTUS NEC
MORTE PERIT. NAM MUNERE LETHI RURSUS JUNCTA SOROR
FRATERNAE REDDERIS UMBRAE; QUAMVIS
MAGNA PIO SUSPIRET ROMA DOLORE; TERTIA QUOD SACRI
PATITUR JAM DAMNA SEPULCHRI, NEC TAMEN ANGUSTAM SEDEM
QUIS DIXERIT AULAE.
CORPORIS HAEC DOMUS EST. NAM TE, PIA VIRGO, SUPERNUM
ACCIPIT IMPERIUM PLACIDAE POST NUMERA MORTIS, AETERNAE
CHRISTUS PRETIUM TIBI DESTINAT AULAE, PRAEMIA DANS CASTIS
INTACTAE MATRIS HONOREM.
TE MEDIUS, JULI, TRANSCENDIT, FERVIDE CURSUS: ET TE, VIRGO,

TUUS TRANSVEXIT AD AETHERA SPONSUS.
Iscrizione
D • O • M

CORPVS MARCELLINAE VIRGINIS

SORORIS SS. AMBROSII ET SATYRI

SUB EXITUM SAECULI IV

IN HOC HYPOGAEO

AMBROSIANAE IMP. BASILICAE

A S. SIMPLICIANO AD ORIENTEM CONDITUM
RESTITVTO NUNC IN PRAENOBILEM FORMAM

EODEM FANO VETVSTATE CONFECTO

ET ALTARI EDIFICATO GRANDI AERE SVO
PIENTISSIMVS CARD ARCHIEPISCOPVS
BENEDICTVS ODESCALCVS
SOLEMNI SVPPLICATIONE CIRCVMLATVM
IN EIVSDEM ARAE.
MENSA PAVLO PROPIVS INFVLATI FRATRIS TVMVLVM COL‐
LOCABAT

ANNO MDCCXX
Iscrizione
SACRVM

VIRGINI SANCTAE
MARCELLINAE DEO DEVOTAE
AMBROSI MAGNI SORORI
FRATERNAE VIRTVTIS AEMVLAE
GABRIVS MARIA NAVA PONTIFEX BRIXIANORVM QVOD IN VOTIS
SVMMORVM ANTISTITVM FVERAT
PIA CIVIVM MVNIFICENTIA SVFFRAGANTE
RELIQVIA SVIRAGINIS PRAESTANTISSIMAE
E VETERI TVMVLO RITE COLLECTAS
ANNIVERSARIO DIE XVI KAL
AVG AN M. DCCC XII
POMPA PER VRBEM INSTITVTA
IN TEMPLVM AVGVSTVM TRANSTVLIT
CVIVS IPSE SACRA PRAEPOSITVS ADMINISTRABAT
ATQUE IN CELLA HONORI EIVS EXORNATA

ALTARI DEDICATO COLLOCAVIT
Iscrizione
HEIC VBI MARCELLINA VIRGO GERMANA

SOROR AMBROSJ ANTIST

IVXTA VOTVM DEPOSITA A B. SIMPLICIANO A CCCXCVII AD PEDES

AMBROSJ AD LATVS SATYRI FRATRIS STETIT ALTARI SVPER

TVMVLVM AVCTA

AD ANNVM VSQ. MDCCXXII

POSTMODVM EO FATISCENTE SVBLATA

A FEDERICO CARDIN. ARCHIEP. ERBA ODESCALCHI

NOBILIOREMQ. ARCAM IN BASIL.

ADEPTA A. MDCCCXII

POSITVM SIGNVM A. MDCC'CLXXV

NE MEMORIA PEREAT ET EXEMPLUM

FRATERNAE SOCIETATIS SANCTORUM
Note
  1. Paolino di Milano (370 ca. - 428-429), diacono e biografo latino. Scrisse le biografie di sant'Ambrogio.
  2. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore luogonascita
  3. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore annonascita
  4. Poco dopo l'editto di libertà di Milano, che pose termine alle persecuzioni e diede modo alla Chiesa di Cristo di uscire dalle catacombe.
  5. Flavio Anicio Petronio Probo, fu un politico dell'Impero romano d'Occidente.
  6. Aurelio Prudenzio Clemente poeta e politico romano cristiano.
  7. Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore consacrazione
  8. Nell'antica Roma, la donna maritata, di origine libera, nobile e di onestà e riserbo femminili.
  9. Aveva la sede presso il palazzo imperiale romano di Milano costruito dall'imperatore Massimiano, con la funzione di residenza ufficiale dell'imperatore, della sua corte e delle sue guardie, nonché la funzione di sede amministrativa principale dell'Impero romano d'Occidente con capitale Mediolanum (286-402).
  10. Giustina, imperatrice romana, seconda moglie dell'imperatore romano Valentiniano I e la madre del futuro imperatore Valentiniano II, oltre che di Galla, Grata e Giusta. Per molti anni Giustina, di fede ariana, ebbe vari scontri con Aurelio Ambrogio.
  11. Nel 388, dopo che un gruppo di cristiani aveva incendiato la sinagoga della città di Callinico, l'imperatore Teodosio decise di punire i responsabili e di obbligare il vescovo, accusato di complicità, a ricostruire il tempio a suo spese. Ambrogio, informato della vicenda, si scagliò contro questo provvedimento, minacciando di sospendere l'attività religiosa, tanto da indurre l'imperatore a revocare le misure. Lett. 40 e 41
  12. Simpliciano di Milano (Beverate di Brivio, 320 ca. – Milano, 401 ca.), fu arcivescovo di Milano dal 397 fino alla sua morte, succedendo nella cattedra episcopale a sant'Ambrogio
Bibliografia
  • Cesare Pasini, Ambrogio di Milano - Azione e pensiero di un vescovo, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi), 1996, pp. 65-74
  • Ennio Bernasconi, Angelo Paredi,Bernardo Citterio, Luigi Dossi, Ferdinando Reggiori, Nel XVI centenario della velatio di S. Marcellina, Suore Marcelline (a cura di), Edizioni Marcelline, Milano, 2013
Voci correlate
Collegamenti esterni